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lunedì, Settembre 30, 2024

Proverbio: A chi ben crede, Dio provvede

PD Milano. Manifestazione di domani, 1 ottobre, contro l’escalation militare

1 ottobre: a Milano una piazza per la pace. Un passo non più rinviabile.

Piazza San Babila. Ore 18.00.

(mi-lorenteggio.com) Milano, 30 settembre 2024 -Riceviamo e pubblichiamo:
“Continuano la guerra in Ucraina, il massacro di Gaza, il fronte in Cisgiordania e ora il Libano.

Abbiamo bisogno come l’aria di grandi mobilitazioni per la Pace.

Abbiamo bisogno di dire con orgoglio parole forti.

Per condannare con fermezza gli Stati invasori, il terrorismo, i governi che chiamano “azioni per la sicurezza” i crimini di guerra.

A pochi giorni dal 7 ottobre diciamo parole nette: si liberino gli ostaggi, cessino immediatamente il massacro a Gaza e le azioni del Governo Netanyahu contro il diritto internazionale anche in Cisgiordania e ora in Libano, si fermino missili e terrorismo contro Israele.

Cambiamo lo sguardo. Diamo priorità alle ragioni dell’umanità, dei civili massacrati e resi profughi o prigionieri, alla convivenza tra i popoli, al rispetto del diritto internazionale e al valore della vita di tutte e tutti.

Condanniamo senza ambiguità ogni rigurgito di antisemitismo e islamofobia, ricordiamo tutte le vittime civili del terrorismo e della guerra.

Per noi la lotta alla guerra, alla discriminazioni e per la giustizia sono una cosa sola.

Non abbiamo bisogno di cortei o commemorazioni dove trovano spazio fondamentalismi religiosi o deliri antisemiti che condanniamo senza alcuna esitazione.

Ancora una volta un grande grazie e un abbraccio collettivo a Liliana Segre, una donna straordinaria.

Il Governo di Israele deve rispettare il diritto internazionale: smettere immediatamente i massacri di civili, le politiche di occupazione e rispettare gli obblighi prescritti dalle risoluzioni ONU.

Riconosciamo senza ambiguità il diritto di Israele di esistere in pace.

Ci battiamo per il riconoscimento dello Stato di Palestina. Senza distinzioni, siamo contro i fondamentalisti religiosi e nazionalisti e al fianco dei costruttori di pace che lottano e patiscono in entrambi i popoli.

Due popoli, due Stati. Liberi, sicuri e in pace.

La pace guardi al futuro e il futuro guardi alla pace.

Tante cose ci dividono, ma questa piazza dimostra come possiamo far prevalere le cose che ci uniscono. Tra tutte, l’urgenza della Pace e il ritorno dell’Umanità“.

Redazione

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