Abbiatense, Castanese, Magentino. Al via un progetto di educazione ambientale nelle scuole

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(mi-lorenteggio.co) Albairate, 30 settembre 2024 – Dal mese di ottobre prenderà il via un progetto di educazione ambientale per l’anno scolastico 2024 – 2025 sull’inquinamento del pianeta, in particolare su quello causato dal mondo dell’industria tessile. È un’iniziativa volta a coinvolgere migliaia di studenti delle scuole di ogni ordine e grado dei Comuni del Sud Ovest Milanese soci di Consorzio dei Navigli S.p.A., società che si occupa di gestione integrata dei rifiuti, educazione ambientale e promozione turistica del territorio che si estende a ridosso del Naviglio Grande.

Il progetto vedrà impegnati gli studenti delle scuole partecipanti in lezioni teoriche e pratiche. – spiega Christian Migliorati, direttore dell’azienda – L’obiettivo del percorso è di sviluppare il senso di responsabilità di bambini e ragazzi sul tema dell’inquinamento con particolare attenzione all’inquinamento causato dal mondo dell’industria tessile.

In gran parte la causa è riconducibile alla cosiddetta “fast fashion”, settore dell’industria dell’abbigliamento che produce collezioni nuove in tempi brevissimi (più di 50 collezioni all’anno) mediante l’utilizzo di materiali inquinanti e di scarsa qualità».

Il risultato di tutto questo è la produzione di circa 480.000 tonnellate di rifiuti (tra scarti industriali e abiti), l’emissione di 5 miliardi di tonnellate di CO2, l’utilizzo di circa 79.000 miliardi di litri di acqua ogni anno.

Inoltre, questo settore produttivo è responsabile del 35% delle microplastiche, derivanti dal lavaggio di capi sintetici, che finiscono nei mari e negli oceani. In un rapporto del 2022 del National Institute of Standards and Technology (NIST) emerge che l’utilizzo dei prodotti chimici utilizzati nella filiera della moda è la seconda causa globale di inquinamento delle acque.

«Si tratta di dati importanti che non possono essere ignorati. – afferma Carlo Ferrè, presidente di Consorzio dei Navigli S.p.A. – In questi anni abbiamo sostenuto diversi progetti di educazione ambientale nelle scuole del territorio per fare prendere coscienza alle nuove generazioni di queste problematiche e innescare processi virtuosi volti a invertire il trend a vantaggio dell’ambiente e della qualità della vita.

Nel corso dell’ultimo anno scolastico abbiamo erogato circa 1.200 ore di formazione, totalmente gratuite per gli istituti scolastici.

L’inquinamento provocato dall’industria tessile è di grande attualità. Gli abiti sono al quarto posto per consumo di risorse e in media, ogni cittadino, butta via 11 kg di vestiti all’anno, tra scarpe e altri prodotti in tessuto».

Il direttore Migliorati aggiunge: «In Italia, dal 1° gennaio 2022, è scattato l’obbligo della raccolta differenziata dei rifiuti tessili, anticipando la normativa europea 2018/851 che prevede l’attivazione della raccolta separata di questo tipo di rifiuto a partire dal 1° gennaio 2025. Pertanto, Consorzio dei Navigli S.p.A. ha avviato l’inserimento della raccolta del rifiuto tessile attraverso l’installazione di appositi cassoni con relativa cartellonistica all’interno delle piattaforme ecologiche dei Comuni Soci».

Il progetto di educazione ambientale nelle scuole del territorio permetterà agli studenti partecipanti di avere una visione “globale” delle cause e delle conseguenze che, le azioni quotidiane dei cittadini e le modalità di gestione delle aziende hanno sul pianeta e su tutti gli altri esseri viventi, stimolandoli a sviluppare una riflessione personale sui propri stili di vita.

In ogni scuola, personale adeguatamente formato, terrà tre incontri che prevedono: lezioni teoriche e pratiche, proiezione di video, illustrazione di dati; laboratori per creare, ad esempio, burattini con il materiale di scarto del tessile; un’uscita didattica alle piattaforme ecologiche comunali. Particolare rilevanza verrà data alla presenta dei cassonetti destinati alla raccolta dei rifiuti tessili e alla raccolta degli indumenti.

Redazione

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