(mi-lorenteggio.com) Milano, 24 settembre 2024 – La rete dei Market solidali a Milano targati Fondazione Progetto Arca si amplia oggi con la nuova apertura del locale di via Sammartini 126, il quarto della città e hinterland dopo viale Bodio, Baggio e Rozzano. “Quello dei Market solidali è un servizio che va oltre il sostegno alimentare” conferma il presidente Alberto Sinigallia, “è un luogo di ripartenza dove le persone e le famiglie in difficoltà trovano una risposta rapida e concreta a un bisogno materiale e inoltre accedono ai servizi territoriali, avviano relazioni e attivano risorse per uscire dal momento di difficoltà”.
Piccoli supermercati dove le famiglie indigenti fanno la spesa gratis, i Market solidali propongono prodotti alimentari, beni per l’igiene della persona e della casa, materiali per la prima infanzia e per la scuola. Nuovo è anche l’allestimento interno del corner di abbigliamento, dove le famiglie possono scegliere abiti e accessori.
Il nuovo Market di via Sammartini è dedicato al sostegno di 150 famiglie, per un totale di 400 persone – tra adulti e minori – ogni mese. Nel complesso dei 4 Market solidali di Milano, sono oltre 1.000 le famiglie aiutate. Nel resto d’Italia i Market sostenuti da Progetto Arca sono a Roma, Napoli, Bari, Ragusa e Faenza.
Il Market solidale di via Sammartini sorge in uno spazio di Grandi Stazioni Rail messo a disposizione dall’Amministrazione Comunale, completamente ristrutturato e arredato due anni fa da Fondazione Fiera Milano – al fianco di Progetto Arca nella realizzazione di tutti i Market solidali milanesi – e progettato per essere versatile: è nato infatti come centro emergenziale a carattere sociale per la prima accoglienza e assistenza dei profughi ucraini, con l’idea di riconvertirsi a seconda delle necessità. Il Market solidale si inserisce in questo contesto in risposta alle crescenti richieste del territorio con un servizio che, insieme, fornisce un sostegno concreto e mette la persona al centro.
Sammartini è storicamente una via dedicata all’accoglienza. Negli ultimi 10 anni Progetto Arca ha aperto qui l’hub di transito dei migranti, riconvertito poi nell’Hub 126 con spazi dedicati ai profughi ucraini e alle persone senza dimora; inoltre hanno sede qui la Casa del volontariato e il magazzino della fondazione. Sorge in questa via anche il Centro Sammartini, polo di accesso comunale per tutti i servizi dedicati alle persone senza dimora.
“Il modello messo in campo dai Market solidali è utile ed efficace perché non risponde solo all’esigenza materiale delle famiglie in difficoltà, ma fornisce agli adulti un supporto educativo concreto per uscire dalla condizione di bisogno” spiega l’assessore al Welfare e Salute del Comune di Milano Lamberto Bertolé. “In questo caso, si inserisce in un contesto, quello di via Sammartini e, in particolare, del civico 126, in cui sono stati e rimangono attivi diversi servizi: in quello stesso spazio, ad esempio, sono stati distribuiti oltre 19mila kit di prima necessità forniti dal Comune alle persone senza dimora e altri beni materiali acquistati in seguito a colloqui individuali da parte di operatori sociali specializzati nell’individuazione del bisogno e nella costruzione di percorsi personalizzati verso l’autonomia. Un supporto che ha rappresentato un aiuto concreto per quasi 1200 persone al mese nell’ultimo anno”.
“Da sempre vicina al proprio territorio, Fondazione Fiera Milano affianca alla propria centenaria vocazione fieristica ed economica la capacità di fare rete con i soggetti che operano in prima linea di fronte alle emergenze sociali e umanitarie” dichiara Oscar Cassa, Responsabile Area Tecnica di Fondazione Fiera Milano. “In virtù di ciò non potevamo esimerci dal rispondere affermativamente alle proposte che in questi anni ci sono arrivate dagli amici di Fondazione Progetto Arca. È nata così una collaborazione che ci ha visti e ci vedrà impegnati nei confronti di chi si trova in condizioni di vulnerabilità, restituendo al territorio risorse e strumenti utili a migliorare la condizione delle persone più fragili”.
Ridare dignità alla persona è l’obiettivo dei Market solidali, grazie ai quali si supera il concetto di assistenzialismo con il kit preconfezionato di cibo, lasciando la possibilità alle persone di scegliere e imparare a fare una spesa equilibrata. Nella composizione della spesa, le famiglie sono accompagnate dai volontari che le guidano lungo le corsie e gli scaffali per scegliere cibi e prodotti in linea con le esigenze di tutti i componenti del nucleo, e per evitare gli sprechi.
La spesa è anche l’occasione per ascoltare le famiglie, per orientarle ai servizi sul territorio (come il supporto documentale, l’assistenza legale, l’aiuto compiti) e quindi avviarle a un percorso educativo di cittadinanza consapevole e al recupero dell’autonomia. “In questo contesto di Market solidale inteso come strumento di inclusione e riavvio della propria vita, immancabile è la figura dell’educatore finanziario, che fornisce indicazioni per la gestione del patrimonio e una cultura del risparmio” chiosa il presidente Sinigallia.
I prodotti disponibili sugli scaffali provengono dal Banco Alimentare della Lombardia, da donazioni di aziende, da eccedenze di supermercati (soprattutto per quanto riguarda il fresco) e da acquisti diretti da parte di Progetto Arca per i prodotti mancanti che si rendono necessari nel paniere offerto.
Le famiglie, individuate dai servizi sociali, fanno la spesa su appuntamento utilizzando una card con un numero di punti che varia a seconda di indicatori come il reddito e la presenza di minori. L’attribuzione dei punti è uguale per tutti: 300 per il primo componente del nucleo familiare e ulteriori 50 punti per ogni componente; per un minore di 0-3 anni, si aggiungono 200 punti da utilizzare per prodotti per l’infanzia. Ogni prodotto ha un punteggio, per esempio: 1 kg di spaghetti vale 15 punti, una confezione di passata di pomodoro 10, 1 litro di olio 60, una confezione di pannolini per neonati 30.
Il supporto alimentare tramite Market solidale è garantito per il periodo necessario a superare il momento di difficoltà economica, per un massimo di 3 anni.
Anche il nuovo corner di abbigliamento interno al Market risponde alla regola del ridare dignità: si supera anche qui l’idea del kit preconfezionato di abiti che un tempo veniva consegnato alle persone indigenti, offrendo alla persona la possibilità di scegliere i propri vestiti in base alla necessità e al gusto personale. Ogni persona che già accede al Market ha la possibilità di scegliere 3 capi al mese.
L’allestimento del nuovo guardaroba – dove trovare vestiti, scarpe, accessori, e inoltre abiti specifici per colloqui di lavoro e kit scolastici – è reso possibile da H&M Italia: “Grazie a questa collaborazione abbiamo l’opportunità di ridurre il nostro impatto ambientale e di promuovere la circolarità dando una nuova vita agli abiti e agli arredi che doniamo” commenta Francesca L’Abbate, Sustainability Manager H&M Italia. “I valori della nostra azienda si sposano perfettamente con l’impegno della Fondazione nel promuovere l’inclusione sociale e l’integrazione delle persone più fragili. Vogliamo continuare a lavorare attivamente con Progetto Arca per estendere il servizio di guardaroba ai Market solidali di altre città italiane, così che ogni persona possa accedere non solo a beni di prima necessità, ma anche alla dignità e all’autonomia nella scelta del proprio abbigliamento”.
Importante per la messa a punto del Market solidale anche il contributo di Unicredit e di Amazon.
Marco Bortoletti, Regional Manager Lombardia UniCredit commenta: “Forniamo con molto orgoglio il nostro sostegno finanziario e solidale a Progetto Arca, uno dei principali operatori del sociale in Lombardia, che negli anni si è distinta per l’aiuto fornito alle persone che stanno vivendo, loro malgrado, dei periodi di difficoltà e hanno bisogno di un aiuto concreto. Il nostro Gruppo sente forte la responsabilità e la necessità di fare la propria parte e per farlo, da oltre 20 anni abbiamo istituito il Fondo Carta Etica di UniCredit che negli anni ha supportato, nella sola Lombardia, 190 progetti destinando oltre 4 milioni di euro a iniziative a sostegno di progetti di utilità sociale in risposta ai bisogni più urgenti delle comunità”.
Amazon da tempo sostiene la missione e le attività di Progetto Arca con la donazione di prodotti e il coinvolgimento dei suoi dipendenti in attività di volontariato, all’insegna dei valori aziendali di inclusione e attenzione alle esigenze delle comunità locali.
All’interno dello spazio rimane aperto il salone di bellezza con parrucchiere e, all’ingresso, la presenza della Protezione Civile per la prima accoglienza dei profughi ucraini, ancora in arrivo nel nostro Paese (in poco più di due anni – da marzo 2022 fino a luglio 2024 – sono state accolte 9.671 persone, di cui 3.009 minori).
Redazione