Ancora una volta la Festa dell’Unità si conferma appuntamento fondamentale sui temi centrali delle nostre città e del Paese.
(mi-lorenteggio.com) Milano, 16 settembre 2024 – Oltre 15.000 presenze, più di 100 eventi e un impegno straordinario di oltre 100 volontari: la Festa dell’Unità di Milano Metropolitana si è conclusa con un bilancio straordinario, confermandosi come un appuntamento fondamentale per il confronto sui temi centrali delle nostre città e del Paese.
Per dieci giorni, l’Arci Corvetto è stata il cuore pulsante del dibattito politico, culturale e sociale, grazie alla partecipazione di 258 relatori, equamente divisi tra donne e uomini: tutte le forze di opposizione al Governo Meloni e Fontana, forze civiche e sociali, attivisti, scrittori, studiosi e giornalisti. Milano rivendica il ruolo di protagonista nel confronto e nella discussione pubblica, non solo nella dimensione metropolitana, ma anche in quella nazionale.
Così Alessandro Capelli, segretario PD Milano metropolitana:
“Una sfida vinta, il successo dell’iniziativa dimostra che siamo sulla strada giusta per un Partito Democratico sempre più forte e credibile, perno di una coalizione politica, sociale e civica forte e inclusiva.
Come Partito Demoratico vogliamo insistere sul cambiare la politica e renderla più accogliente: esattamente come abbiamo fatto in questi dieci giorni, creando spazi e luoghi dove tutte e tutti si sentano a casa.
Eventi, incontri e tavoli di lavoro per continuare il percorso di costruzione dal basso per una coalizione solida e partecipata, proseguendo il percorso iniziato il 6 aprile scorso all’evento “Per te – idee per unire.
Al fianco della segretaria Elly Schlein, abbiamo mostrato una visione comune per le battaglie dell’autunno, a partire dall’importante questione della cittadinanza per bambine e bambini che sono nati o cresciuti in Italia. I passi avanti compiuti durante la Festa hanno gettato le basi per affrontare con determinazione le sfide future.
La Festa dell’Unità Metropolitana di Milano ha dimostrato ancora una volta che la buona politica e la partecipazione attiva sono gli ingredienti essenziali per costruire una società più giusta e inclusiva”.
Redazione