(mi-lorenteggio.com) Milano, 14 settembre 2024 – 140 anni fa a Somma Lombardo (VA) venivano inaugurati la Diga di Panperduto e il Canale Villoresi, opere idrauliche progettate dall’Ingegner Eugenio Villoresi che hanno cambiato la morfologia e il paesaggio dei territori tra Ticino e Adda e hanno costituito un punto di svolta fondamentale per l’economia agricola dell’alta pianura lombarda, trasformandola da un territorio arido in una pianura fertile e produttiva.
Si tratta, per l’epoca e ancor oggi, di un’opera immensa, radicale, coraggiosa, frutto di una visione lucida e di un pensiero lungimirante: un investimento per le generazioni future.
Concepito con l’obiettivo primario di irrigare a scorrimento la pianura asciutta a Nord di Milano, il Canale Villoresi ha portato benefici irrigui in tutta l’area del Basso Pavese, alimentando i fontanili e i colatori che oggi contraddistinguono l’ambiente naturale e il paesaggio della bassa pianura.
Al Consorzio di Bonifica Est Ticino Villoresi (ETVilloresi) spettano oggi il compito e la sfida di salvaguardare questo patrimonio, la sua funzionalità e la ricchezza produttiva e ambientale che ha generato, facendo i conti con un’urbanizzazione ancora in espansione e con le sempre più frequenti e severe crisi idriche legate ai cambiamenti climatici.
Per affrontare tutto ciò e rendere il reticolo irriguo resiliente a mutate condizioni ambientali e territoriali, il Consorzio ha individuato gli interventi prioritari sul Canale Villoresi e sul sistema dei Navigli che mirano a ridurre le perdite, a introdurre un sistema di regolazione delle acque che consenta le turnazioni irrigue in caso di carenza idrica e a rendere più flessibile la gestione della rete connettendo tra loro i bacini idrici più ricchi d’acqua con quelli più carenti.
Per celebrare l’anniversario dei 140 anni il Consorzio ha voluto organizzare un momento di incontro e di confronto tra rappresentanti politico-istituzionali e specialisti per riflettere sul futuro del reticolo irriguo lombardo, evidenziando le opportunità di crescita che ancora può offrire e l’importante contrasto ai cambiamenti climatici che esso può svolgere.
La discussione si svolgerà a partire dagli esiti dell’analisi costi benefici condotta dall’Università Bocconi di Milano su di un progetto del Consorzio per la manutenzione evolutiva e l’adeguamento tecnologico di un tratto del Canale Villoresi. In particolare, saranno approfonditi con esperti di settore i molteplici benefici che tale intervento, se attuato, potrebbe comportare a vantaggio non solo della produzione agricola, ma anche della conservazione delle riserve idriche sotterranee, della produzione di energia green, della conservazione del territorio e dell’ambiente naturale.
Particolare attenzione sarà riservata alle opportunità derivanti dalla riqualificazione e conservazione del reticolo irriguo ai fini dello sviluppo di un turismo consapevole e sostenibile, legato alla mobilità dolce e alla fruibilità del patrimonio storico e culturale che si è sviluppato nei secoli lungo le vie d’acqua.
Tutti benefici, questi, rivolti alla collettività, che sottolineano l’importanza di attivare politiche di investimento statali e regionali sinergiche tra i vari settori – agricoltura, energia, turismo ambiente e beni culturali – focalizzando l’attenzione degli amministratori sulle opportunità di una programmazione pluriennale di investimenti pubblici da affiancare a investimenti privati per conservare le molteplici funzioni del reticolo irriguo.
Le cifre necessarie per gli interventi prioritari sono significative, paragonabili a quelle per la costruzione di una nuova strada di livello locale (intorno ai 100 milioni di euro). La posta in gioco non è soltanto il mantenimento della produzione agricola e del suo indotto, ma anche la produzione di energia idroelettrica, la salvaguardia dell’ambiente naturale, la conservazione delle riserve idriche sotterranee, lo sviluppo del turismo, il recupero del patrimonio storico e culturale.
Il Consorzio si è attivato finanziando la progettazione di interventi prioritari per circa 100 milioni di euro ed è impegnato costantemente nella ricerca di risorse sia pubbliche che private per la sopravvivenza dei canali e delle opere idrauliche a esse connesse al fine di consegnare alle generazioni future la grande eredità che Eugenio Villoresi ha lasciato sul territorio lombardo.
“Il 140esimo di Panperduto e del Canale Villoresi rappresenta per noi l’occasione di celebrare una storia luminosa, progettando al meglio il futuro. I cambiamenti climatici in corso stanno imponendo un deciso cambio di passo, cui dobbiamo rispondere con una nuova progettualità degna del nostro passato” commenta il Presidente di ETVilloresi Alessandro Folli.
Interverranno, tra gli altri, all’evento celebrativo organizzato da ETVilloresi il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Alessandro Morelli, il Presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana, gli Assessori regionali al Territorio e Sistemi verdi Gianluca Comazzi e ai Trasporti e alla Mobilità sostenibile Franco Lucente, il Presidente di Coldiretti Ettore Prandini, il Presidente e il Direttore Generale di ANBI Francesco Vincenzi e Massimo Gargano, il Presidente di ANBI Lombardia Alessandro Rota.
“Le dighe del Panperduto, inaugurate nel 1884, sono un esempio da imitare nel lavoro che il Governo ha intrapreso tempestivamente per affrontare la crisi idrica, attraverso il dl Siccità, una Cabina di regia, la nomina di un Commissario Straordinario Nazionale e il più recente PNIISSI e che andrà portato avanti nel prossimo futuro”: così il Sottosegretario di Stato, con delega al Cipess, Alessandro Morelli, sottolinea quanto l’opera sia un esempio virtuoso da seguire, tanto più in un momento delicato come quello che sta vivendo oggi il paese, dal punto di vista idrico. “Il Piano nazionale di interventi infrastrutturali e per la sicurezza nel settore idrico – spiega il senatore della Lega – apre una pagina nuova, perché afferma un principio di programmazione, individuando le necessità finanziarie sulla base delle proposte presentate dai territori. Al momento è possibile finanziare un piano stralcio di importo massimo pari a 950 mln €. In Lombardia è previsto il finanziamento di opere per 77 milioni. È un importante ritorno alla capacità di pianificazione dello Stato in una materia fondamentale come la gestione dell’acqua. Dobbiamo continuare su questa strada” conclude Morelli.
“Celebrare a distanza di tanto tempo la diga del Panperduto – afferma il Presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana – serve a sottolineare quanto sia stata un progetto visionario per il suo tempo, ed utile ed importante ancora oggi. Questa grande opera di ingegneria idraulica ha favorito lo sviluppo economico e agricolo di questo territorio, della nostra regione. È il simbolo della tenacia e della capacità dell’uomo di modellare il proprio ambiente nel rispetto della natura. Come diciamo oggi, in modo sostenibile. La diga non solo garantisce la gestione delle risorse idriche, ma è diventata anche una meta turistica, dove si fondono passato e presente. In un’epoca in cui le risorse idriche sono sempre più preziose – conclude Fontana -, il Panperduto ci ricorda l’importanza di tutelare l’ambiente e di gestire con saggezza ciò che la natura ci offre”.
“Le recenti ondate di maltempo che hanno colpito la Lombardia – dichiara Gianluca Comazzi, Assessore al Territorio e Sistemi verdi di Regione Lombardia – impongono un’accelerazione nella realizzazione di infrastrutture che mitighino l’impatto del rischio idrogeologico. La diga di Panperduto e il Canale Villoresi, di cui oggi ricordiamo il 140esimo anniversario, sono la testimonianza di quanto queste opere siano importanti per la regolazione delle acque, rispetto alle quali la finalità di salvaguardia del territorio e di benessere dei suoi abitanti stanno assumendo sempre più centralità. A luglio Regione ha stanziato 15,6 milioni di euro per finanziare 42 interventi di messa in sicurezza in dieci province lombarde, a cui si somma la realizzazione di nuove vasche di laminazione e canali scolmatori già in fase di progettazione, parte dei quali saranno ultimati entro il 2025. La difesa del suolo è da sempre uno degli obiettivi strategici di Regione Lombardia: basti pensare che negli ultimi cinque anni le risorse investite in questo ambito ammontano a circa 1 miliardo di euro”.
“La diga del Panperduto è un simbolo illuminante del sistema idroviario lombardo, una risorsa determinante all’insegna di una nuova mobilità dolce e sostenibile. L’obiettivo di Regione Lombardia si chiama ‘intermodalità’, in grado di abbattere distanze e barriere tra le diverse modalità di trasporto. In questo ambito, Regione sostiene da sempre la rete irrigua del territorio, con investimenti ad hoc per la valorizzazione di un patrimonio storico, culturale ed attrattivo fondamentale, per dar vita ad un mondo dei trasporti moderno ed interconnesso” sottolinea l’Assessore ai Trasporti e alla Mobilità sostenibile Franco Lucente.
“La diga del Panperduto e il Canale Villoresi sono un esempio e un lascito importante che nel tempo ha permesso di portare benefici a tutto il territorio. Oggi i repentini e violenti cambiamenti climatici con cui la nostra agricoltura è costretta a confrontarsi, impongono interventi seri e strutturali che permettano di agire con un piano invasi con pompaggi per raccogliere l’acqua piovana e utilizzarla in caso di necessità per uso domestico, industriale e agricolo. Una strategia, proposta da Coldiretti, con progetti cantierabili e operativi per realizzare invasi su tutto il territorio nazionale che mettano in sicurezza i nostri territori, con l’acqua che diventa una fonte di accumulo di energia tra le più sostenibili in assoluto. Inoltre – sottolinea Ettore Prandini, Presidente di Coldiretti – sarà fondamentale anche recuperare, tramite un’opera di manutenzione, gli invasi già presenti sul territorio. Un’azione sistematica – conclude – che deve andare a risolvere soprattutto situazioni di criticità nelle aree dove si trattiene solo un terzo dell’acqua che potrebbe essere stoccata“.
“La diga del Panperduto è frutto di lungimiranza progettuale, la cui importanza è più che mai attuale di fronte alla situazione climatica, che sta caratterizzandosi sull’Italia e che necessita di nuove infrastrutture idrauliche per favorire l’adattamento dei territori e delle comunità, che li abitano. Ammirare il Panperduto obbliga ad un confronto con la nostra condizione attuale, invitando a riflettere sul quadro, nel quale siamo chiamati ad operare fra vincoli di ogni sorta ed una diffusa sindrome di Nimby; l’estremizzazione degli eventi atmosferici deve altresì richiamare tutti a nuove responsabilità nell’interesse generale. La visione disegnata oggi dal Consorzio di bonifica Est Ticino Villoresi ne è buon esempio nel segno di quella multifunzionalità indispensabile a garantire compatibilità fra gli obbiettivi di sostenibilità ambientale, sociale ed economica” commenta il Presidente di ANBI Francesco Vincenzi.
“L’odierna cerimonia, di fronte ad una grande opera fondamentale per lo sviluppo del territorio, è la sede più opportuna per ribadire che, di fronte alla necessità di nuove infrastrutture idrauliche per adeguare i territori alla crisi climatica, chiediamo un confronto non pregiudiziale, nè ideologizzato. In Italia ci sono competenze idrauliche, ad iniziare da quelle presenti nei Consorzi di bonifica ed irrigazione, in grado di individuare le soluzioni migliori per evitare gravi conseguenze all’agricoltura, che produce cibo e garantire la tutela dell’equilibrio ambientale. Stavolta non è prioritariamente un problema di finanziamenti, ma di scelte e per questo c’è bisogno di incrementare, ad ogni livello, la cultura dell’acqua nel nostro Paese” osserva il Direttore Generale di ANBI Massimo Gargano.
Il Presidente regionale dell’Associazione dei Consorzi di bonifica e Irrigazione (ANBI Lombardia), Alessandro Rota, evidenzia come “tradizioni ultracentenarie, competenze tecniche, autogoverno dei consorziati hanno costituito una miscela vincente per continuare a fronteggiare le sfide. Ma questo non è sufficiente: oggi più che mai serve uno sforzo corale, delle istituzioni e della società italiana, per dare concretezza al Piano strategico destinato alle infrastrutture idriche del Paese”. Il presidente di ANBI Lombardia ricorda che i 12 progetti dei consorzi di bonifica lombardi sono tutti ammessi nel Pniissi (Piano nazionale di interventi infrastrutturali e per la sicurezza del settore idrico) con un finanziamento richiesto di 251 milioni di euro, per interventi dedicati all’irrigazione a cui si aggiungono le opre per la regolazione dei laghi. Ora servono – ribadisce Rota – gli stanziamenti necessari per concretizzare la progettazione”.
L’Assessore regionale all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste Alessandro Beduschi, impossibilitato a presenziare all’iniziativa, in occasione di una ricorrenza così significativa ha tenuto a commentare: “La diga del Panperduto e il Canale Villoresi rappresentano un simbolo di lungimiranza e ingegnosità, un’eredità che continua a garantire sviluppo e benessere per il territorio. In un contesto di crescenti sfide climatiche, è fondamentale guardare al futuro con la stessa visione innovativa, promuovendo interventi che sappiano tutelare le risorse idriche e sostenere l’agricoltura lombarda. Regione Lombardia rinnova quindi il suo impegno per far sì che questa capacità di gestione delle acque unica al mondo possa continuare a generare benefici per le generazioni future“.