La proposta avanzata a Venezia, durante l’evento “We breast”, promosso dall’Intergruppo parlamentare “Nuove frontiere terapeutiche nei tumori della mammella”, in collaborazione con il Ministero della Cultura e Fondazione The Bridge
Venezia, 6 settembre 2024 – “La mastectomia profilattica e la ricostruzione mammaria siano eseguite in un unico intervento, quando possibile. Oltre a ridurre i tempi di recupero e l’impatto psicologico sulle pazienti, questa soluzione porterebbe a una gestione più efficiente delle risorse sanitarie. Crediamo, inoltre, che sia necessario integrare questa pratica nei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA), per garantire uniformità ed equità nelle cure in tutto il Paese”. Lo ha detto la Presidente di Fondazione The Bridge, Rosaria Iardino, intervenendo a Venezia, in occasione dell’81ª Mostra Internazionale del Cinema, all’evento istituzionale “We breast: malattia – cultura – bellezza”.
All’incontro, promosso dall’Intergruppo parlamentare “Nuove frontiere terapeutiche nei tumori della mammella”, in collaborazione con il Ministero della Cultura e Fondazione The Bridge, hanno preso parte, tra gli altri, Giorgia Latini, Vicepresidente della VII Commissione Cultura, scienza e istruzione della Camera dei Deputati e l’Onorevole Simona Loizzo, promotrice dell’Intergruppo.
Unica soluzione, i vantaggi
“La realizzazione della mastectomia profilattica e dell’intervento ricostruttivo in un’unica soluzione – ha spiegato Iardino – nei casi in cui età, condizioni generali di salute, caratteristiche ed estensione del tumore, dimensioni del seno, stato dei tessuti ed effetto atteso ne suggeriscano l’impiego, eviterebbe la previsione di due interventi chirurgici e ricoveri separati. Inoltre, consentirebbe un risparmio in termini di costi sia diretti, ad esempio in ore lavoro, costi chirurgici e posti letto, che indiretti, quali assenza dal lavoro da parte delle pazienti, famigliari, caregiver, spostamenti, aumentando allo stesso tempo il benessere del paziente. La Fondazione The Bridge – ha ricordato la Presidente – è da sempre impegnata nel promuovere una chirurgia oncologica più innovativa e umana”.
Rimborsi e differenze regionali
Il carcinoma mammario è la neoplasia più frequentemente diagnosticata nelle donne: su 55mila tumori mammari all’anno vengono effettuate circa 13mila mastectomie totali e, in circa il 50% dei casi, viene compiuta una ricostruzione.
Le più moderne tecniche operatorie di ricostruzione mammaria eseguita in un unico tempo operatorio rientrano nei parametri inclusi nella definizione e nel riconoscimento delle Breast Unit, ma “il sistema dei rimborsi per gli ospedali decisi dalle diverse Regioni – ha osservato Iardino – non riconosce alcuna somma per la ricostruzione mammaria in un unico tempo chirurgico e insieme alla mastectomia. Sono diverse, inoltre, sempre a livello regionale, le tariffe ordinarie per le tipologie di DRG (Diagnosis Related Group), ovvero il Raggruppamento omogeneo di diagnosi che permette di classificare tutti i malati dimessi da un ospedale in gruppi omogenei in base alle risorse impegnate per la loro cura”.
Passaggio sul Red Carpet
In serata i relatori intervenuti, i membri dell’Intergruppo parlamentare e alcuni pazienti sfileranno, insieme a testimonial d’eccezione, lungo il Red Carpet del Festival del Cinema di Venezia, indossando una maglietta disegnata appositamente per l’evento “We breast” dallo stilista Antonio Marras, mentre Wella offrirà i prodotti di bellezza e curerà l’acconciatura degli ospiti.
Redazione