Il Presidente Mattarella in videoconferenza al 50° Forum di Cernobbio

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Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel corso del collegamento con il 50° Forum The European House - Ambrosetti a Villa d'Este (foto di Francesco Ammendola - Ufficio per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica)

(mi-lorenteggio.com) Roma, 6 settembre 2024 – Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è intervenuto, in videoconferenza, alla sessione di apertura della 50esima edizione del Forum di Cernobbio, organizzato da The European House – Ambrosetti a Villa d’Este, sul tema “Lo scenario di oggi e di domani per le strategie competitive”.

“Ho fatto cenno alla necessità di non pretendere di affrontare le sfide della contemporaneità con l’atteggiamento di chi pensa di avere già visto tutto e, dunque, ritiene che rivolgere lo sguardo al passato basti per trovarvi ogni soluzione.

Lo sguardo va rivolto al futuro.

Sono grato, quindi, dello sforzo che verrà sviluppato in questi giorni perché i valori propri della identità europea possano trovare cittadinanza nel mondo e contribuire a costruire una realtà rispettosa della dignità di ogni essere umano, a partire dalla pace come valore.

Non bisogna avere paura delle riforme, di guardare avanti, di immaginare un’Europa sempre più perfezionata nella sua architettura e sempre più inclusiva di quei popoli, come quelli dei Balcani occidentali, che aspirano da tempo di partecipare a questa avventura.

Nella pubblica opinione si riaffacciano, sono presenti, spinte che immaginano, senza motivo, un futuro frutto di nostalgie di un passato che ci ha riservato, invece, spesso, tragedie.

Ciascuna generazione viene chiamata a combattere contro fantasmi che sperano nell’oblio per poter riemergere con vesti nuove.

Tocca alle forze della società civile, nella loro interezza, essere consapevoli che difendere il quadro della civiltà in cui vivono, e che contribuiscono a definire, è compito che non soltanto li interessa ma li riguarda.

La storia dell’integrazione europea, a partire dal dopoguerra, dalla Comunità per il carbone e l’acciaio, con la vitalità delle forze culturali, sociali, economiche dei diversi Paesi, sta a testimoniare come un quadro di libertà, giustizia sociale, aspirazione alla pace, esprima valori destinati a prevalere sui disvalori dell’egoismo, della contrapposizione, del razzismo, della violenza, dell’odio, della guerra.

Con fermezza, con determinazione, proseguiamo su questa strada”.

Redazione

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