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Proverbio: A chi ben crede, Dio provvede

La full lineup di HYPERLOCAL, il 21 e 22 settembre a MILANO la III edizione dedicata alle scene culturali di 7 comunità e quartieri internazionali

(mi-lorenteggio.com) Milano, 3 settembre 2024 – La terza edizione di Hyperlocal Festival torna il 21 e il 22 di settembre in via Sile 8, con due giorni di performance artistiche e musicali dedicate ai quartieri e alle loro scene, completamente gratuite. Quest’anno sette scene e comunità storiche ed emergenti europee si esibiranno negli spazi del Festival: la Grime di Bow E3 (Londra), la Batida di Quinta do Mocho (Lisbona), il Dembow della Comunidad del quartiere Umberto I (La Spezia), la sound system culture e il carnevale di St.Paul and Easton (Bristol), la Breakcore di Brixton (Londra) e le sue ramificazioni – tra cui quella del quartiere San Vitale (Bologna) –, i the Afrogreek di Kypseli (Atene) e un focus speciale sulle Live Arts, nel loro punto di arrivo a partire dalla scena sviluppatasi a Bologna e in Emilia-Romagna dagli anni Settanta con le sue molteplici diramazioni geografiche. 

Assieme alle scene storiche si esibiranno artiste e artisti legate ai quartieri precedentemente ospitati al Festival, e un programma pubblico di talk che andrà ad approfondire vicende, storie e persone delle scene coinvolte. Anche quest’anno non mancheranno l’area food e il market dei giovani designer e creativi delle città e dei quartieri ospiti. 

Un portale verso altri mondi: la terza edizione di Hyperlocal Festival porta per due giorni a Milano le pratiche sonore, performative e comunitarie di sette scene artistiche e musicali, sette quartieri internazionali, sette comunità. 

Con la terza edizione del Festival, che avverrà quest’anno di nuovo in via Sile 8 nel quartiere di Corvetto il 21 e il 22 di settembre, porterà l’orizzonte progettuale a un livello di scala più ampio, andando a considerare e raccontare come le scene artistiche e culturali localizzate in quartieri e territori circoscritti si siano sviluppate all’interno di una rete di attori (produttori, progettisti, pubblico e istituzioni) globale. 

Al centro della terza edizione di Hyperlocal Festival ci sono sette scene: sette luoghi, sette comunità e sette fenomeni culturali che hanno prodotto generi e stili capaci di spostare l’asticella del gusto, dello stile e della cultura. 

Grime – Bow (London) 
Wot U Call It? La grime dagli eastern ends londinesi, Bow E3. 

A vent’anni dalla sua nascita la grime è viva e in stato di salute, irriducibile nella nicchia e ancora capace di sfondare in maniera ciclica la barriera del mainstream. Quest’anno Hyperlocal celebra la forma più identitaria di rap UK, genere nato e sviluppatosi a Bow, eastern ends di Londra. 

Talk moderata da Tommaso Monteanni con DaMetalMessiah e Slimzee 

DJSET + MCING
Slimzee feat. Riko Dan 

Batida – Quinta do Mocho (Lisbona) 
Dal Kuduro alla Batida: l’evoluzione dell’identità musicale e culturale della diaspora dei paesi africani di lingua portoghese nel quartiere Quinta do Mocho a Lisbona. 

Sono quasi vent’anni che da Quinta do Mocho, a Lisbona, è nato un sottogenere di musica elettronica: la Batida. una mescola frenetica tra il kuduro, genere angolano divenuto simbolo del paese post guerra d’indipendenza degli anni Settanta, tarraxinha, funaná, zouk e le sperimentazioni su software craccati in computer a basso costo agli inizi degli anni Duemila. Anch’essa frutto dell’incontro tra la diaspora angolana in Portogallo e lo sviluppo di inizio millennio della musica elettronica, la Batida rivendica una voce e uno spazio alla comunità afrodiscendente di lingua portoghese, tra periferie, generi tradizionali e diaspore. 

DJSET
DJ Marfox (aftershow)
Principe DJ N Fox 

La Comunidad – Umberto I (La Spezia)
La Comunidad: la comunità della Repubblica Dominicana più grande d’Europa. 

La Car Sound System Culture è una scena originatasi nelle comunità diasporiche, ma che nella cultura dominicana spicca per bassi profondi, dissenso sonoro e competizione. Così la Comunidad organizza i suoi raduni: tra altoparlanti fissati su automobili come artiglieria leggera. 

Talk moderato da Simone Bertuzzi con Blaze Drumz e i Musicologos Italia. 

PERFORMANCE
Musicologos Italia 
Blaze Drumz 
Samuel Costa

Live Arts – Bologna (Emilia-Romagna) 
Una storia mai raccontata: il cammino delle Live Arts dalle sue origini in Emilia-Romagna. 

Una ricerca che si è consolidata all’interno di festival e luoghi che hanno saputo catalizzare le esperienze più interessanti, ponendo le basi per la scena attuale delle Live Arts in Italia. 

Talk moderato da Fabio Acca con Silvia Fanti (Romagna), Umberto Angelini (Milano) e Michele di Stefano (Roma) 

PERFORMANCE
Parini Secondo – Cesena/Romagna – HIT OUT 
Gaia Ginevra Giorgi – Milano – HAUNT
Industria Indipendente – Roma – Superorganismo Live- MERENDE
Sara Manente – Bruxelles – MOLDING
Kinkaleri + Jacopo Benassi – Prato/La Spezia – ONCE MORE

The AfroGreeks – Kypseli (Atene) 

the AfroGreeks: l’autoproclamazione delle comunità afro-discendenti del quartiere di Kypseli ad Atene attraverso linguaggi espressivi.

Il quartiere di Kypseli ad Atene ha una lunga e rilevante storia di diaspore e migrazioni. Qui, nel corso degli anni, si è sedimentata una larga comunità di afrodiscendenti greci (afrogreeks) che ha messo in gioco pratiche espressive e sonore ibride, spesso intese a intraprendere un percorso di autodeterminazione. Per la comunità afrogreek ci saranno il collettivo omonimo the AfroGreeks, che si esprime attraverso una vasta serie di video, interviste, interazioni sociali, ricerche ed eventi, rivolte a riscrivere la storia tra territorio greco e discendenza, e Negros Tou Moria, artista che ibrida le sonorità liriche e tradizionali greche a trap, rap e R&B.

Talk moderata da Angeliki Tzortzazaki con Demelza Elpida Ijeoma Okoji, Eugene Mbappe Mikano, Irene Adwoa Annan Sackey e Jessica Onyinyechi Anosike.

PERFORMANCE 
Demelza Elpida Ijeoma Okoji
Eugene Mbappe Mikano
Irene Adwoa Annan Sackey 
Jessica Onyinyechi Anosike

LIVE 
Negros Tou Moria 

Breakcore – Brixton (London) and San Vitale (Bologna) 
Breakcore e le sue derivazioni: ragga da Brixton o “alla Bolognese” in San Vitale? 

Hardcore, jungle, gabber e rave culture. Queste sono le radici e le componenti del Breakcore, che nasce a Londra ma che si dirama in diversi punti del mondo dove assume diverse connotazioni territoriali. Quest’anno Hyperlocal invita DJ Scud e DJ Balli, rispettivamente Ambush records e Sonic Belligeranza, in rappresentanza del breakcore “ragga” e di quello «alla bolognese». 

Talk moderata da Francesco Birsa (Haunter Records) con DJ Balli (Sonic Belligeranza) e DJ Scud (Ambush records). 

DJ SET 
DJ Balli 
DJ Scud 

Sound System Culture – Easton/St Pauls (Bristol)
Dalla sound system culture al carnevale di Easton and St Pauls: come le frequenze sub-bass hanno plasmato il suono di una città. 

Come l’esplosione della dub ci insegna, la diaspora caraibica in Inghilterra è la matrice della nascita e diffusione di una quantità di generi e ibridazioni nella cultura pop. A Bristol, questo incontro tra culture, avviene principalmente nei quartieri di Easton and St Pauls, grazie al carnevale delle comunità caraibiche. 

Talk moderata da Shawn Reynaldo con Pinch

DJ SET 
Pinch b2b Yushh
BristolNormcore: Odd Shy Guy + Rose Again 
Katatonick Silentio
LIVE 
Ossia (aftershow)
SOUND SYSTEM 
Bass Unity 

Oltre alle scene e ai quartieri presenti, Hyperlocal Festival 2024 avrà un fitto palinsesto di live, performance e radio con un market dedicato di designer e creativi delle città ospiti e un’area food distribuite come le edizioni passate negli spazi di Via Sile 8: nella Corte, sul Tetto, all’esterno e quest’anno anche in strada. 

LINE UP HYPERLOCAL FESTIVAL 2024 

SABATO 21 SETTEMBRE

Angeliki Tzortzakaki, BABAU, DJ Balli, Blaze Drumz, CLAM: Kuthi Jin + Voronhil, Defe b2b Carole, Francesco Birsa Alessandri, Kinkaleri + Jacopo Benassi, Kiosk Radio: Shoplifter, LATAM FUTURO: La Diferencia + Mamacoca, Martina Rota, Musicologos Italia, Negros Tou Moria, DJ Nigga Fox, Rádio Quântica: Marcolan, Sara Manente, DJ Scud, Simone Bertuzzi/Palm Wine, STEGI.RADIO: DJ NOT I, the AfroGreek

AFTERSHOW – Main Club (Via Carlo Boncompagni, 44) 

DJ Marfox, NMSS, Ossia 

DOMENICA 22 SETTEMBRE

Bass Unity, Box of Tangerine: Atoloi + Entagled Auch, Bristol NormCore: Odd Shy Guy + Rose Again, CESRV, DaMetalMessiah, Fabio Acca, Gaia Ginevra Giorgi, Industria Indipendente: Superorganismo live, Katatonic Silentio, Michele Di Stefano, Noods Radio: Kelan, Olympia & Martina Lauretta, Parini Secondo, Pinch b2b Yushh, ROUGH Radio: DE:MA, Silvia Fanti, Shawn Reynaldo, Slimzee ft. Riko Dan, teamcro, Umberto Angelini

___________________________

HYPERLOCAL 
Hyperlocal è una piattaforma che da quattro anni si occupa di raccontare le comunità locali e le scene culturali e artistiche di riferimento rispetto ai rapporti che intrattengono con quartieri e territori specifici di città italiane e internazionali. 

Hyperlocal Magazine 
Nato 2020 come piattaforma online dedicata al racconto dei quartieri locali, nel 2021 comincia la produzione dell’omonimo Magazine: il primo giornale in affissione, con articoli e guide di approfondimento sulle storie più incisive e fondative del quartiere e centinaia di interviste ai protagonisti che raccontano, in una mostra a cielo aperto di più di cento poster per ogni numero, le comunità attraverso e grazie alle quali si configura un’identità territoriale. Dopo il primo magazine realizzato attorno a NoLo, Hyperlocal ha raccontato i Navigli, P.ta Venezia, Chinatown, Calvairate, Centrale, Bovisa, Bicocca, Sempione, Corvetto e il quartiere Macro a Roma. 

Hyperlocal Club 
Sempre nel 2021 iniziano i Club, un formato serale in collaborazione con Triennale Milano, che nella stagione estiva presenta un palinsesto live focalizzato sui quartieri nei Giardini di Triennale. Con una line up eterogenea che mescola live set e dj set, performance artistiche e momenti di danza, pièce teatrali e lectures, installazioni ambientali e momenti di intrattenimento, i Club Hyperlocal presentano al pubblico le scene culturali attraverso le tendenze estetiche e discorsive più rappresentative dei quartieri. In quattro edizioni dal 2021 a oggi, si sono esibite le scene di NoLo, Navigli, P.ta Venezia, Chinatown, Bovisa, Calvairate, Centrale, Corvetto, Ortica, Sempione, Casoretto e Lambrate, per Roma Pigneto e Trastevere (al Forte Antenne) e il quartiere Belsunce di Marsiglia. 

Nell’ultima edizione del 2024, Hyperlocal Club ha presentato i quartieri di Buahbatu (Bandung) e Centro (Milano), concentrandosi con questi su una nuova modalità di narrazione territoriale e delle sue scene a partire da ambiti tematici distinti, e con la collaborazione di associazioni, fondazioni, istituzioni e curatori locali. Il quartiere Buahbatu di Bandung, cocurato con Luigi Monteanni (Artetetra, ricercatore Soas) e con il supporto di Lyl Radio e Chase, ha portato e raccontato la scena metal, punk e hardcore che dagli anni Settanta è stata simbolo della controcultura indonesiana e sundanese sotto al regime di Suharto: tra talk, live, listening session, performance e hybrid set. Il quartiere Centro di Milano, cocurato con Francesco Fusaro (resident NTS, musicologo e compositore) e con il supporto del Conservatorio G. Verdi di Milano, SZ Sugar, Inner_Spaces, Fondazione Culturale San Fedele e associazione NoMus, ha raccontato ed esibito lo stadio e le sperimentazioni della musica classica e contemporanea, tra talk, nuova liuteria, musica partecipativa, balletto, cori e listening session e la storia della nascita della musica elettronica nella proposta futurista degli intonarumori e delle seguenti scatole sonore (dagli oscillatori di Berio e Maderna all’Acusmonium Sator). 

Hyperlocal Talk 
Hyperlocal Talk, dove storie e realtà si raccontano al pubblico, arrivato alla seconda edizione in Triennale Milano (durante ArchWeek) e alla terza edizione in Hyperlocal Festival, racconta realtà, comunità e storie che hanno cambiato o possono contribuire a rivedere l’idea di località in territori e quartieri specifici, coinvolgendo ricercatori, storici e protagonisti che hanno vissuto o possono interpretare tali fenomeni alla luce della contemporaneità. Se nel 2023 le conversazioni si sono svolte attorno a gruppi d’accentramento culturali (dalla comunità delle riviste, alla poesia, fino allo sport), alla nascita della Dubstep a Croydon, al ponte sonoro di scene post club tra Milano e il Sud America di Dona Valentina, o al Pigneto come quartiere d’elezione musical con Pescheria e Tropicantesimo, durante Hyperlocal Talk 2024 in Triennale Milano i talk hanno riguardato quartieri e territori specifici, raccontando di come questi si siano configurati all’interno di un bandolo di rapporti che mescola luoghi e immaginari distanti tra loro in un’unica località, quali: la vicenda storica dello Zimba – il primo locale di word music a Milano, nonché primo luogo della comunità diasporica etiope ed eritrea; la storia di come l’estetica di Fiorucci raggiunse, negli anni Novanta, la Second Summer of Love e l’Acid Generation britannica (con un intervento dell’artista Mark Leckey, autore dell’opera culto Fiorucci made me hardcore); la realtà della Comunidad di La Spezia, la più vasta comunità d’Europa della Repubblica Dominicana, e di come i movimenti diasporici si siano sedimentati nei centri urbani e in particolare in specifici quartieri, qui Umberto I, scaturendo condizioni di produzione culturali peculiari e di rilievo per la stessa comunità transnazionale. 

Hyperlocal Festival 2021-2023
Dal 2022 Hyperlocal dà vita a un Festival di due giorni in via Sile 8, nel quartiere Corvetto, la cui programmazione conta diverse scene locali distribuite nelle città europee. L’idea al fondo del Festival, seguendo l’orizzonte editoriale comune a tutta la piattaforma di Hyperlocal, è quella di esplorare ed esplicitare i legami, le aspirazioni e i riferimenti estetici e sonori di movimenti e scene locali su un piano globale. Con una sostanziosa line up internazionale, un programma di performance e installazioni artistiche, un public program di talks d’approfondimento, e aree food e market con realtà riscontrate nei quartieri e tra le scene invitate, Hyperlocal Festival ha portato a Milano scene culturali e artistiche di Milano, Roma, Bologna, Napoli, Torino, Londra, Monaco e Marsiglia. 

Se la prima edizione del Festival nel 2022 ha portato i quartieri di Casoretto, Centrale, Chinatown, Corvetto, Lambrate, Navigli, Nolo, Ortica, Porta Romana, Porta Venezia, San Siro, Quadraro, Pigneto, Macro, Bolognina, Santo Stefano, Zona Universitaria, Porto e Maxvorstadt (Monaco), la seconda edizione del Festival nel 2023 ha esteso la ricerca, il racconto e la connessione tra i quartieri anche alle maggiori città italiane e ad alcune internazionali. Concentrandosi sulle filiere creative e sulle “scene artistiche e culturali” (le rappresentanze espressive ed estetiche più rilevanti), Hyperlocal ha racchiuso in un fitto palinsesto realtà e figure di spicco, anche a livello internazionale, capaci di raccontare un’identità locale attraverso i fenomeni culturali nati e sviluppatisi in seno a territori specifici e circoscritti quali sono i quartieri oltre i suoi stessi confini distrettuali, cittadini, regionali e nazionali. Ognuna di queste, siano la storica nascita della Dubstep nel quartiere londinese di Croydon con Loefah, la creazione di un ponte sonoro nel post-clubbing tra la Milano delle seconde generazioni latinoamericane di NoLo e svariate scene del Sud America di Doña Valentina, il post-rave weird di Canebière-Cours Juliene con i Metaphore Collectif, la fondazione musicale notturna di Pescheria, con Tropicantesimo, al Pigneto di Roma, l’Hyperpop partenopeo al Vomero, rappresenta una dimensione minima di un laboratorio di stili di vita, una maniera dello stare insieme capace di generare tensioni, modelli e codici di respiro internazionale, ma a partire da un luogo specifico: una scena. 

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