una donna coraggiosa che ha deciso di togliere il velo di ipocrisia della comunità internazionale nei confronti delle donne afgane.
(mi-lorenteggio.com) Milano, 29 agosto 2024. Caterina Caselli è una donna coraggiosa a cui tutta la comunità politica dovrebbe dimostrare sostegno e stima. La recente legge afgana sulla “propagazione della virtù e la prevenzione de vizio” non è solo una legge indegna ma è un crimine contro l’umanità.
Alle donne non solo è fatto divieto di coprire il loro corpo e di non uscire da casa senza un accompagnatore maschile che sia membro della loro famiglia, ma è stata negata loro la possibilità di far sentire la loro voce in pubblico. Non solo il canto, ma qualunque forma di espressione verbale. Sono state tolte loro dignità e umanità. Ho presentato alla Commissione Europea un’interrogazione urgente per porre la problematica e per richiedere una valutazione sull’esito delle politiche europee a sostegno delle donne afgane. La UE infatti, pur a seguito delle recenti disposizioni che impedivano alle donne di frequentare le università e di lavorare presso le ONG, ha recentemente sbloccato risorse e finanziamenti per 140 milioni di Euro con obiettivi umanitari, tra cui il supporto all’emancipazione femminile. È evidente come queste politiche non abbiano funzionato e come non sia più tollerabile limitarsi a reprimende stampa e a sole dichiarazioni di condanna. Tuttavia l’Afghanistan e il regime talebano non sono così isolati nel panorama internazionale. Vi sono Stati che li supportano ed a cui la UE versa regolarmente risorse in progetti di cooperazione, o con i quali ha cordiali rapporti politici. Questa legge vergognosa deve costituire per l’Europa un punto di non ritorno. Cosa intende fare la Commissione Europea oltre alle pur condivisibili ma inutili manifestazioni di condanna? Quale tipo di azione politica internazionale intende intraprendere nei confronti dei talebani e nei confronti dei sostenitori di questi ultimi per porre fine a questo regime e a questa cultura indegna?