Legionella, non ci sono nuovi casi a Buccinasco

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(mi-lorenteggio.com) Buccinasco, 29 agosto 2024 – I casi di legionella che hanno coinvolto il Comune di Buccinasco sono complessivamente 6. Lo comunica ATS Milano Città Metropolitana che conferma l’impegno dell’Agenzia della Tutela della Salute (ATS) della Città metropolitana di Milano nell’attuazione di indagini epidemiologiche, microbiologiche e ambientali specifiche, oltre a intensificare attività di prevenzione e controllo, per evitare che si verifichino nuovi casi: l’esordio dei sintomi si è verificato nella maggior parte dei casi del territorio tra il 10 giugno e il 9 agosto, data di comparsa dei sintomi dell’ultimo caso identificato. 

È importante sapere che bere l’acqua del rubinetto NON presenta rischi, né a casa né nelle scuole né nei posti di lavoro
ATS nelle scorse settimane ha eseguito controlli e interventi nei luoghi coinvolti e non ha imposto altre prescrizioni altrove. Quindi non ci sono altri obblighi per cittadini e condomini ma si raccomanda di seguire le norme di prevenzione indicate da ATS (e riportate qui sotto). 

“Seguiamo le indicazioni di ATS – dichiara il sindaco Rino Pruiti – in modo rigoroso ma sereno: attualmente non ci sono persone ricoverate in ospedale, né sono stati identificati nuovi casi. Al ritorno dalle ferie estive, facciamo scorrere l’acqua dei rubinetti e facciamo attenzione alla pulizia e alla rimozione delle incrostazioni dei filtri e dei soffioni delle docce. Nessun problema per la ripresa delle attività scolastiche e delle mense: si può distribuire tranquillamente l’acqua del rubinetto con le brocche e nei parchi usare le fontanelle. ATS non ci ha imposto alcuna prescrizione”. 

NORME DI PREVENZIONE LEGIONELLA
La Legionella è un batterio che si trova in ambienti acquatici naturali e artificiali, nei serbatoi d’acqua, nei fiumi, nei sistemi di condizionamento con umidificazione, ecc. La moltiplicazione della Legionella nelle reti idriche è favorita anche dalla presenza di ruggine, incrostazioni o calcare nelle tubature, nei rubinetti e quando l’acqua non scorre ma ristagna nelle stesse, soprattutto alle temperature critiche per la sua proliferazione (20-45 °C). 

Il contagio avviene esclusivamente per INALAZIONE e il batterio non si trasmette
da persona a persona; 
attraverso gli alimenti; 
bevendo e utilizzando l’acqua per alimenti

È IMPORTANTE RISPETTARE ALCUNE NORME PRECAUZIONALI 

In particolare è utile: 

Per amministratori di condomini e di altre strutture collettive 

    • garantire al punto di utilizzo nelle abitazioni, una temperatura dell’acqua calda sanitaria compresa tra 45-48 °C; 
    • effettuare almeno 3-4 volte l’anno, spurghi periodici (se necessario anche disincrostare e disinfettare) ai serbatoi di accumulo dell’acqua calda e fredda sanitaria, e di eventuali rami della rete idrica senza circolazione dell’acqua; 
    • effettuare la manutenzione e pulizia periodica di eventuali addolcitori dell’acqua sanitaria e di filtri in rete. 

Per singoli abitanti 

    • regolare l’erogazione dell’acqua calda sanitaria all’utilizzo, prodotta da boiler e scaldacqua autonomi, a una temperatura compresa tra 45-48 °C; 
    • fare la doccia solo dopo aver fatto scorrere l’acqua calda e fredda, ed essersi momentaneamente allontanati dal punto di emissione dell’acqua ed avere aperto le finestre
    • effettuare almeno mensilmente, la manutenzione dei gruppi idraulici presenti nell’alloggio mediante la sostituzione o disincrostazione e disinfezione dei filtri rompigetto, dei tubi flessibili e soffioni docce
    • effettuare flussaggi periodici facendo scorrere per almeno 5 minuti, a finestre aperte, dalle docce e dai rubinetti (un apparecchio per volta), mantenendosi lontani dal punto di erogazione: prima l’acqua calda alla massima temperatura erogabile temporaneamente; poi l’acqua fredda. Eseguire sempre questa operazione prima dell’utilizzo dell’impianto dopo periodi di inattività (per esempio per apparecchi poco utilizzati o al ritorno dalle vacanze);
    • evitare l’impiego di acqua del rubinetto per riempire gli apparecchi per aerosolterapia o ossigenoterapia; 
    • una volta terminato l’uso della canna per l’irrigazione, provvedere al suo completo svuotamento ed evitare di riporla in una zona che ne favorisca l’esposizione diretta ai raggi solari, al fine di ridurre al minimo la possibilità di un’eventuale proliferazione di colonie di Legionella. 

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