TURISMO IN CRESCITA – MILANO TIENE AGGANCIATO IL PAESE AL MONDO INTERNAZIONALE

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Il caso-emblema: a Milano uno dei 7 superalberghi del mondo

2024, IN ITALIA TURISMO RECORD

Superato ogni precedente per presenze, entrate e occupazione. Italia al quinto posto nel mondo, ma urge un maggiore coordinamento tra Stato e Regioni

di Benito Sicchiero

Secondo la rivista Forbes – il magazine più famoso al mondo  – a Milano, in Galleria Vittorio Emanuele, si colloca uno dei sette hotel a 7 stelle del globo. Premessa d’obbligo: anche se non esiste una classifica ufficiale per questa tipologia di alberghi superlusso, la citazione è emblematica della preferenza del turismo internazionale  più abbiente per il capoluogo lombardo e, più in generale, per l’Italia. Commenta il presidente di Assoedilizia Achille Colombo Clerici: “Milano ormai esercita un grande fascino sul piano della competitività internazionale e della attrattività non solo turistica. Dobbiamo prendere atto che la nostra metropoli ha l’onere e la responsabilità di tenere agganciato l’intero Paese all’ultra dinamico sistema sociale, culturale ed economico internazionale,  costituendone ormai uno dei maggiori terminali ?”.  

Ma non solo i Paperoni d’oltreconfine  accedono  al Bel Paese.  Secondo i dati dell’Organizzazione mondiale del turismo delle Nazioni Unite, lo scorso anno l’Italia è stata visitata da oltre 50 milioni di viaggiatori collocandosi al quinto posto nel mondo dopo Francia, Spagna, Stati Uniti, Cina.

E qui arriva la riflessione. Nonostante il nostro Paese sia al vertice per il suo  inestimabile patrimonio artistico, culturale e paesaggistico, per la buona cucina, nonostante  offra una ricchezza di arte e architettura unica, è ‘soltanto’ al quinto posto in classifica. A prescindere dai colossi Usa e Cina, i nostri più diretti competitor sono Francia e Spagna.  Ciò dipende anche da una promozione all’estero parcelizzata (partizione delle competenze tra Stato e Regioni, spesso in competizione, e di una miriade di istituzioni locali), che limita l’efficacia di una azione nazionale coordinata e dei relativi investimenti. Non è stata ancora superata l’Italia dei campanili.

Qualche dato sul rapporto turismo-economia secondo Istat. Le stime relative all’anno 2023 registrano i valori più elevati osservati da sempre dalle rilevazioni sul turismo: tra italiani e stranieri, oltre 134 milioni di arrivi e 451 milioni di presenze negli esercizi ricettivi presenti sul territorio nazionale. · Tra il 2019 e il 2023 gli arrivi nelle strutture ricettive italiane crescono di 3 milioni di unità (+2,3% rispetto al 2019), mentre le presenze turistiche crescono di 14,5 milioni (+3,3%). · Sono circa 16 milioni gli arrivi in più rispetto al 2022 (+13,4%) e oltre 39 milioni le presenze (+9,5%). · Dopo il periodo pandemico (2020-2022), la componente estera della clientela torna a prevalere su quella domestica: nel 2023 il 52,4% delle presenze turistiche sono riferite a clienti non residenti in Italia. · Gli arrivi e le presenze nel settore extra-alberghiero crescono del 16,9% e dell’11,0% rispetto al 2022, e presentano incrementi maggiori di quelli del settore alberghiero (+11,5% e +8,1%). · Lazio e Lombardia sono le regioni che crescono maggiormente rispetto al 2022, visto il sostenuto incremento delle presenze turistiche delle città di Roma e Milano.

Il settore turistico porterà 223 miliardi di euro nell’economia italiana secondo l’Economic Impact Research stilato dal World Travel & Tourism Council. Una cifra che supera quella, già estremamente positiva, del 2023 quando l’impatto del comparto si era attestato sui 215 miliardi di euro (+8.4% anno su anno). Numeri che si riflettono anche a livello occupazionale aumentati di 185mila unità anno su anno toccando quota 2.97 milioni in tutto il Paese, ovvero una persona su otto è impiegata nel settore. La mancanza di personale, riscontrata dopo il Covid, non si può certamente dire risolta ma lentamente stiamo notando un ritorno alla normalità con un numero crescente di giovani e donne occupati. Positivi i dati anche per quanto riguarda la spesa dei visitatori internazionali che supera gli anni precedenti con 51.4 miliardi di euro (+20% rispetto al 2022) con una previsione di crescita che toccherà quota56.7 miliardi.  Anche il turismo domestico gode di ottima salute: nel 2023 i visitatori nazionali hanno speso più di 117.5 miliardi (+2.6%), cifra che nell’anno in corso andrà ulteriormente ad aumentare fino a119 miliardi.

Gli afflussi per il 2024. Gli analisti si aspettano  una crescita, con 1,5 milioni di turisti e 3 milioni di pernottamenti in più rispetto all’estate 2023, con un incremento dei viaggiatori stranieri, +5%. Nonostante il momento incerto dal punto di vista economico, anche gli italiani (in crescita del 2% rispetto al 2023), seppur con un occhio al portafoglio, non sono disposti a rinunciare alla vacanza. Si assiste però ad un cambiamento dei trend di viaggio in cui i connazionali, pur di risparmiare, sono ricorsi alle prenotazioni anticipate e alla formula del buy now pay later, hanno accorciato il periodo di soggiorno optando, un italiano su tre, per i mesi meno cari di giugno e settembre e per strutture più economiche, sposando un approccio al viaggio basato sulla lentezza e la sostenibilità e, se possibile, fuori dalle rotte turistiche affollate.

La crociera risulta il prodotto più venduto in agenzia e gli hotel rimangono la scelta più diffusa per l’alloggio (45%), nonostante si assista ad un incremento dell’interesse per le case in affitto (30%) e per i viaggi in camper (6%). Il mare si conferma la località di vacanza per eccellenza, con una preferenza per le acque di Sardegna, Sicilia, Calabria e Puglia anche se le alte temperature del periodo hanno fatto registrare, in particolare a luglio, un’impennata di richieste per la montagna che segnala un +2% rispetto al 2023.

Crescono sempre più gli italiani che, mossi dal desiderio di sfuggire al gran caldo e volendo concedersi una trasferta oltre confine, hanno scelto la Norvegia, la Svezia e l’Islanda, ormai mete che sfiorano arrivi record con incrementi anche del 22%. Stati Uniti, Giappone e East Africa sono, invece, le destinazione più richieste da chi dispone di un budget maggiore e ha più tempo a disposizione.

L’Italia anche quest’anno rimane in cima alle preferenze degli italiani e si conferma a livello europeo una delle destinazione più attrattive per gli stranieri, in particolare per gli americani ad alto reddito che saranno i veri protagonisti di quest’estate (il 44% contro il 35% del 2023) seguiti da tedeschi, francesi e britannici. Saranno ancora una volta i turisti a stelle e strisce i big spender nelle località iconiche di Capri, Forte dei Marmi, Santa Margherita Ligure-Portofino, Taormina e Porto Cervo rappresentando anche il principale mercato di riferimento nelle città d’arte, prima fra tutte Roma in cui l’occupazione camere sfiora l’85%.

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