LODI. INTENSIFICAZIONE DEI SERVIZI DI PREVENZIONE E REPRESSIONE DEI REATI

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(mi-lorenteggio.com) Lodi, 2 agosto 2024 – Si evidenziano diverse attività svolte nei giorni scorsi dalla Questura di Lodi che, in particolare nel periodo estivo, ha intensificato l’attività di controllo del territorio e quella finalizzate al contrasto dello spaccio di stupefacenti e dell’immigrazione clandestina, nonché al contrasto alla violenza di genere, attenzionando in particolare le zone più a rischio della città, quali la stazione ferroviaria e le zone fluviali.

Due gg. fa una volante dell’UPGSP, impegnata nell’attività di controllo del territorio, procedeva all’identificazione di alcuni ragazzi nei pressi della stazione ferroviaria. Gli stessi, tutti giovani nordafricani, si mostravano particolarmente insofferenti al controllo, a seguito del quale venivano trovati in possesso di circa 40 grammi di hashish. Uno dei soggetti, già denunciato nel recente passato per fatti analoghi, nascondeva alcune dosi in formato singolo, mentre l’altro, privo di pregiudizi penali, teneva la restante quantità in un unico panetto. Quest’ultimo provava altresì ad eludere il controllo gettando a terra la sostanza, ma veniva sorpreso dagli operanti. Alla luce di quanto verificato, la sostanza veniva sequestrata ed entrambi i soggetti venivano deferiti alla Procura della Repubblica di Lodi per detenzione ai fini della cessione di sostanza stupefacente oltre ad essere muniti del foglio di via obbligatorio da questo capoluogo.

In data 30.7 u.s. personale di questa Squadra Mobile ha invece proceduto all’arresto di un cittadino rumeno in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica di Lodi.
Il provvedimento veniva emesso a seguito della sentenza definitiva pronunciata dal Tribunale di Lodi lo scorso aprile per il reato di omicidio stradale (art. 589 bis c.p.), a seguito di un sinistro stradale avvenuto in questo capoluogo oltre 2 anni fa, per il quale l’arrestato dovrà scontare la pena della reclusione di anni 5 e mesi 10. Il condannato è stato rintracciato presso l’abitazione di residenza in Lodi, ed è stato affidato in custodia alla locale Casa Circondariale.

Sempre personale della Squadra Mobile nella giornata del 29 luglio u.s. ha tratto in arresto un uomo lodigiano di 62 anni per aver violato il divieto di avvicinamento all’ex convivente. Il Tribunale di Lodi aveva emesso, a gennaio 2024, il provvedimento del divieto di avvicinamento alla persona offesa a meno di 150 metri. L’uomo in più occasioni si era avvicinato all’ex convivente, madre dei suoi due figli, non venendo mai fermato nelle immediate vicinanze dei luoghi a lui vietati. Nella giornata dello scorso lunedì, personale di quest’Ufficio, ha rintracciato l’uomo a 50 metri dall’abitazione della sua ex compagna, fermandolo e accompagnandolo così presso gli Uffici della Questura per l’arresto in flagranza di reato previsto in materia di “Codice Rosso e violenze di genere”. Sottoposto al giudizio per ‘direttissima’ all’uomo è stata applicata la misura del divieto di dimora nel comune di Lodi, provvedimento che mira ad assicurare le esigenze di tutela della ex compagna e dei loro figli minori, in attesa del processo che si svolgerà il prossimo mese di settembre. La donna, infatti, lo scorso mese di ottobre 2023, aveva denunciato l’ex compagno per maltrattamenti in famiglia a seguito di continue vessazioni, insulti e liti furibonde. Viene pertanto emesso nei confronti del maltrattante il provvedimento dell’allontanamento dalla casa familiare ed il divieto di avvicinamento ai luoghi abitualmente frequentati dalla ex compagna, provvedimento esteso poi, nel mese di maggio, agli esercizi commerciali limitrofi all’appartamento di residenza della donna e dei suoi due figli. L’uomo è stato denunciato per aver continuato a porre in essere comportamenti imprevedibili e lesivi dell’integrità psicofisica dei figli, continuando a rivolgere minacce alla ex compagna. Si precisa che il procedimento versa nella fase delle indagini preliminari e che, nei confronti dell’indagato, sussiste la presunzione di non colpevolezza fino alla condanna definitiva.

Nell’ambito del contrasto all’immigrazione clandestina, nel pomeriggio di ieri personale dell’Ufficio Immigrazione della Questura di Lodi ha dato esecuzione ad un accompagnamento diretto alla frontiera aerea di “Milano Malpensa” di un cittadino egiziano, presente sul territorio nazionale dal 2020. Tale misura è stata adottata in esecuzione del provvedimento di espulsione del Prefetto di Lodi datato 23.11.2023. Il cittadino egiziano rimpatriato si era reso responsabile durante la permanenza sul territorio nazionale di reati di natura predatoria.

In data 30 u.s., dopo un approfondito accertamento in ambito nazionale ed europeo, personale di questo Ufficio Immigrazione ha rintracciato in questo territorio una cittadina nigeriana, colpita da mandato di arresto europeo (M.A.E) emesso dalle autorità della Grecia, per il reato di “tratta di esseri umani”. Si evidenzia, che la donna dimorava stabilmente in provincia di Lodi utilizzando per le incombenze burocratiche un “Alias”, ossia un nominativo falso, sconosciuto alle autorità. A seguito di approfondimenti investigativi e di accertamenti mediante comparazione delle impronte digitali, la stessa è stata associata presso la sezione femminile della casa Circondariale di Milano Bollate a disposizione dell’Autorità Giudiziaria competente e della nazione richiedente il provvedimento.

Redazione

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