A Peio, alle pendici del monte Vióz, le celebrazioni del 60° pellegrinaggio degli Alpini sull’Adamello – FOTO E VIDEO

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(mi-lorenteggio.com) Peio, 29 luglio 2024 – Passato, presente e futuro: c’era tutto questo ad animare il 60° pellegrinaggio degli Alpini sull’Adamello che oggi viene consegnato agli archivi dopo giorni intensi di partecipazione ed iniziative.

Il Pellegrinaggio 2024 è dedicato alle  donne portatrici del Vioz e dell’Adamello, per riconoscere il fondamentale supporto che queste donne hanno portato alla prima linea negli anni durissimi della Grande Guerra. Quelle donne hanno supportato i soldati al fronte, hanno collaborato alla realizzazione di trincee e baracche in quota. 

La Presidenza del Consiglio provinciale – scrive in una nota il presidente del Consiglio Claudio Soini – ha concesso il patrocinio all’evento, così come il logo della Commissione provinciale pari opportunità fra donna e uomo.

Sabato 27 luglio a Pejo 3000, si è celebrata la Santa Messa in suffragio dei caduti di tutte le guerre. 

Un momento per ricordare i caduti della prima guerra mondiale, austriaci e italiani, ma anche una cerimonia ufficiale per le 150 reclute, alpini e alpine di tutta Italia, che hanno appena concluso i 3 mesi di addestramento ad Aosta.

“Quel che abbiamo fatto significa passare un testimone, consegnare loro una professionalità e un bagaglio di tradizioni di cui siamo estremamente fieri”, ha detto il comandante del Alpini il generale Michele Risi.

Nel pomeriggio è stata deposta una corona ai caduti nel cimitero di San Rocco.

Domenica 28 il gran finale a Cogolo di Pejo dove si è svolta prevista la sfilata, seguita dai discorsi delle autorità.

Alla manifestazione – in Val di Peio – ha preso parte anche il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, che ha portato il saluto delle istituzioni ringraziando gli Alpini per aver voluto dedicare l’iniziativa alle donne che, durante la guerra, portano viveri e conforto ai soldati.
Alla cerimonia erano presenti numerosi sindaci, in particolare dal Trentino e dalla Val Camonica, oltre che l’onorevole Sara Ferrari e l’assessore regionale Carlo Daldoss.

“Siamo qui per ricordare anzitutto le tragedie e le sofferenze patite negli anni della guerra e lo facciamo – ha detto Fugatti – da un territorio che dovuto subire nella sua lunga storia anche momenti di lacerazione. Oggi ricordiamo la pace e onoriamo la memoria dei caduti, tanto di una parte quanto dell’altra, cogliendo il messaggio di attualità che gli Alpini ci offrono pensando quest’anno al ruolo che le donne hanno avuto in quei momenti tragici”.
Fugatti ha voluto ringraziare anche il presidente Favero, sempre presente alle iniziative promosse sul nostro territorio e, per il suo tramite il  presidente dell’Associazione Nazionale Alpini del Trentino, Paolo Frizzi e tutti gli Alpini accorsi numerosi anche quest’anno con le loro famiglie. “Le istituzioni vi devono molto – ha concluso – ed è giusto dedicarvi tutte le nostre attenzioni, anche su temi impegnativi qual è quello del ricambio generazionale, per preservare anche in futuro il patrimonio di valori e la risorsa solidale di cui gli Alpini sono un grande esempio”

Vittorio Aggio

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