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PESTE SUINA. ASSESSORE BEDUSCHI: AL VIA SULLA A4 I LAVORI PER BARRIERA ANTI CINGHIALI

IN CONTINUITÀ CON IL TRATTO AUTOSTRADALE, SERVIRÀ A PROTEGGERE DALLA DIFFUSIONE DEL VIRUS VERSO I TERRITORI ALPINI

(mi-lorenteggio.com) Milano, 11 luglio 2024 – Sono iniziati nel territorio del Comune di Bernate Ticino (MI) i lavori per la realizzazione di una barriera di contenimento al passaggio dei cinghiali, nell’ambito delle iniziative di contrasto alla PSA-Peste Suina Africana. Lo annuncia l’assessore all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste Alessandro Beduschi.

“I lavori – dichiara l’assessore Beduschi – dureranno circa venti giorni e serviranno a costruire una barriera di circa un chilometro e mezzo, per evitare il passaggio dei cinghiali e l’eventuale diffusione della malattia nei territori alpini e anche verso paesi terzi come la Svizzera. La continuità di questa protezione verrà assicurata anche attraverso il tratto ovest, con un’iniziativa simile a carico della Regione Piemonte”.

La barriera fisica di biocontenimento è stata individuata nel territorio della Città Metropolitana di Milano, ed è costituita dal tratto lombardo dell’autostrada A4, che deve essere rinforzato attraverso la chiusura di eventuali aperture e varchi, ove possibile, e integrata con una nuova recinzione ove necessario, prioritariamente nel comune di Bernate Ticino.

“Oltre a questo primo intervento finanziato con oltre 140.000 euro da Regione Lombardia, tramite ATS Città Metropolitana e coordinato dal Dipartimento Veterinario, in stretta collaborazione con la UO Veterinaria – prosegue – sono in corso le procedure per la realizzazione di opere simili nelle zone di restrizione, lungo la A1 e la A51, nei territori lodigiano e cremonese, questa volta a protezione della zona padana, dove si concentra il più alto numero di allevamenti suini”.

“Accanto a questa iniziativa – conclude l’assessore – procedono tutte le altre azioni per contrastare il diffondersi della malattia, a partire dalle attività di contenimento dei cinghiali e dalle attività di sorveglianza passiva, in tutto il territorio regionale, ma con particolare attenzione alla provincia di Cremona.

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