MILANO PRIDE: KLAUS DAVI, ‘DOMANI CI SARÒ, NON MI FACCIO INTIMIDIRE DA ANTISEMITISMO DILAGANTE’

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(MI-lorenteggio.com) Milano, 28 giugno 2024. «Domani al Pride ci andrò con la Kippah colorata arcobaleno LGBT che mi ha regalato Raffaele Sabbadini, Presidente di Keshet Italia, il gruppo ebraico LGBTQAI+, e con la bandiera simbolo delle associazioni ebraiche in tutto il mondo con su impressa la Stella di David. Sarò a fianco del carro dell’associazione “Certi Diritti”. Non mi faccio intimidire dall’antisemitismo dilagante di parte della sinistra (non tutta, va specificato). Se l’Arcigay ama così tanto i nostri stessi assassini è un problema loro. Forse avrebbero bisogno di uno psicologo».

Lo ha dichiarato il giornalista Klaus Davi che ieri ha partecipato alla conferenza stampa di “Certi Diritti” a Palazzo Marino attaccando le organizzazioni gay che nelle loro piattaforme parlano di genocidio ad opera degli israeliani. «Rispetto al massimo la scelta di Keshet, del consigliere comunale Daniele Nahum e del senatore Ivan Scalfarotto di non partecipare ma io non sono fatto per gli aventini.

Sono uno che ama andare nella fossa dei leoni come ho dimostrato a San Luca in Calabria, a Ponticelli (Napoli Est) e recentemente presso la comunità islamica di Viale Jenner. Mi prenderò sputi e insulti? Ormai – ha proseguito Davi – ci sono abituato.

Alice Redaelli, Presidente di CIG Arcigay Milano, auspica il cessate il fuoco? Ma perché non si va a dichiarare lesbica a Gaza invece di fare la splendida a Milano? È facile teorizzare il genocidio standosene comodamente a Milano, dottoressa Redaelli. Perché non va a manifestare con le bandiere rainbow a Gaza City? Sono solo ignoranti e in malafede», ha concluso Klaus Davi.

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