La Città metropolitana di Milano ha conseguito l’obiettivo di finanza pubblica
(mi-lorenteggio.com) Milano, 30 maggio 2024 – Riflettori accesi, nel Consiglio metropolitano di mercoledì 29 maggio, sul rendiconto 2023. Il documento è poi stato sottoposto al parere dei Comuni durante la Conferenza metropolitana di oggi, giovedì 30 maggio, e quindi deliberato definitivamente dal Consiglio metropolitano in videoconferenza.
I risultati di gestione dell’esercizio confermano che il bilancio della Città metropolitana di Milano ha conseguito l’obiettivo di finanza pubblica: non è da considerarsi in condizioni strutturalmente deficitarie e presenta un risultato di competenza non negativo.
Per quanto riguarda il conto del bilancio, si registra un risultato di amministrazione pari a 742,8 milioni di euro, suddivisi in fondi accantonati (circa 340 milioni di euro); fondi vincolati (circa 276 milioni di euro); fondi destinati agli investimenti (circa 69 milioni di euro); fondi disponibili (circa 57,6 milioni di euro).
Il saldo di cassa ammonta a 827,7 milioni di euro.
L’aumento dei fondi destinati agli investimenti (erano circa 65 milioni nel rendiconto 2022) è dovuto ad operazioni di alienazione patrimoniale avvenute negli scorsi anni, i cui incassi sono distribuiti su più anni (la Caserma Vigili del Fuoco di via Messina a Milano, l’ex tesoreria a Milano e l’area attrezzata con impianti sportivi di via Milano a Pioltello, l’alienazione delle quote di partecipazione in ASAM s.p.a.).
L’incremento della parte disponibile dell’avanzo conseguito rispetto al 2022 (+ 23,4 milioni) è stato determinato principalmente da maggiori entrate di carattere straordinario derivanti dal recupero dell’evasione dell’IPT (Imposta provinciale di trascrizione) per 7,7 milioni di euro e da transazione su strumenti finanziari derivati per 10,5 milioni di euro, oltre che da un contenimento delle spese di funzionamento (personale, utenze, acquisto beni e servizi, interessi passivi e imposte) per più di 7 milioni di euro.
Le entrate correnti ammontano a 404,3 milioni di euro.
In particolare, le entrate tributarie totalizzano 231,8 milioni di euro circa e sono ancora al di sotto del periodo pre-Covid, anche se l’andamento delle entrate proprie dell’Ente ha dato segnali positivi nel 2023 soprattutto per quanto riguarda l’Imposta provinciale di trascrizione e il recupero coattivo di questa entrata.
Le entrate extratributarie (al lordo del fondo crediti di dubbia esigibilità) ammontano a 113,9 milioni di euro; quelle più rilevanti riguardano i proventi derivanti dall’attività di controllo e repressione irregolarità e illeciti, pari al 66,6% del totale. In particolare, l’importo accertato per sanzioni al Codice della Strada è di 73 milioni di euro, di cui 23,8 milioni di euro incassati nel 2023.
Le spese correnti si attestano su 312,4 milioni di euro, oltre a 21,5 milioni di spese con esigibilità differita al 2024.
Le più rilevanti si riferiscono ai trasferimenti correnti (44,5%): per la maggior parte riguardano il rimborso allo Stato per il concorso alla finanza pubblica, ben 108,8 milioni di euro, ossia il 46,9% delle Entrate Tributarie dell’Ente. Le spese di personale ammontano a 44,8 milioni di euro, di cui 33,9 milioni per personale dedicate alle funzioni istituzionali e 10,9 milioni per personale dedicato alle funzioni delegate da Regione Lombardia.
Le spese per investimento risultavano impegnate per 182,4 milioni di euro; quelle più rilevanti sono relative a istruzione e diritto allo studio (42,9%) e trasporti e diritto alla mobilità (41,3%).
Le spese impegnate per opere PNRR ammontano a complessivi 39,2 milioni.
Lo stock del debito è di 435,4 milioni di euro, in continua discesa dal 2011; anche nel corso del 2023 non è stato contratto nuovo debito, né è prevista l’assunzione di mutui o prestiti nel prossimo triennio, per cui si prevede di ridurre ulteriormente lo stock a 409 milioni di euro nel 2026.