Messaggio del Presidente Mattarella in occasione della beatificazione di don Giuseppe Rossi

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Roma - Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella durante il discorso di fine anno, oggi 31 dicembre 2019. (Foto di Paolo Giandotti - Ufficio per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica)

(Mi-lorenteggio.com) Roma, 26 maggio 2024 – Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha inviato al Vescovo di Novara, Mons. Franco Giulio Brambilla, il seguente messaggio:
«Con la proclamazione da parte della Chiesa Cattolica di don Giuseppe Rossi a beato, vengono riconosciute le qualità di pastore fedele alla propria comunità e di coerenza della testimonianza cristiana del giovane sacerdote.
La sua dedizione al mandato ricevuto lo pose a rischio della vita, laddove – nel periodo della lotta di Liberazione dell’Italia – intendeva difendere l’esistenza e la dignità delle persone, incarnando valori di verità, giustizia e libertà che troveremo poi trasfusi nella Costituzione della Repubblica.
Parroco in un piccolo comune della Val d’Ossola, venne massacrato dai fascisti in una rappresaglia della Brigata nera “Muti”, nel 1945, a due mesi dalla Liberazione, costretto a scavarsi con le mani la fossa in cui sarebbe stato frettolosamente sepolto. Nessuna pietà accompagnò quell’assassinio: il luogo della sepoltura venne indicato solo giorni dopo da uno dei carnefici.
I valori di solidarietà, di rispetto dei diritti dei più umili ebbero in don Giuseppe Rossi espressione esemplare, con la manifestazione della virtù del dono supremo per la sua gente.
Alla sua figura, così significativa per la comunità civile, rivolgo un pensiero commosso e riconoscente, unendomi a quanti oggi onoreranno il ricordo del giovane parroco di Castiglione d’Ossola, vittima del clima di odio nei confronti della Chiesa e dei sacerdoti da parte del regime fascista».

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