Dal Policlinico di Milano nasce un nuovo linguaggio simbolico libero, aperto e consapevole della lingua italiana (LAC)

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Al via la prima sperimentazione sul campo

(mi-lorenteggio.com) Milano, 19 aprile 2024 – I libri sono la più grande tecnologia di sempre, perché sono capaci di trasmettere il sapere e le emozioni in modo facile, versatile e immediato. Per alcune persone, però, affrontare un libro o un testo potrebbe essere una sfida troppo grande: bambini piccoli, persone di altri Paesi o con disturbi del neurosviluppo. Proprio per superare questi ostacoli gli specialisti del Policlinico di Milano da tempo hanno sviluppato un modello di traduzione fedele dei testi in simboli, capace di rendere i libri accessibili davvero a chiunque, e ora stanno sviluppando un nuovo sistema simbolico originale per farlo. La prima sperimentazione del nuovo sistema simbolico LAC (“Libero, Aperto e Consapevole”) è partita il 16 aprile al Museo Archivio Reale Mutua di Torino, dove i visitatori potranno leggere le didascalie delle opere sia in normale testo sia “tradotte” con i simboli di LAC.

   “La lettura, così come ascoltare qualcuno che legga ad alta voce – spiega Antonella Costantino, direttrice della Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza al Policlinico di Milano – sono fondamentali per lo sviluppo cognitivo del bambino. Purtroppo alcune disabilità possono impedire ai bambini di beneficiarne, perché per loro i testi ‘tradizionali’ potrebbero non essere pienamente accessibili. L’idea della trasformazione in simboli nasce da qui: abbiamo creato un sistema per tradurre i testi in modo standard, aperto e accessibile, così da consentire alle persone con difficoltà di poter leggere un libro o un testo, o comprenderne la lettura ad alta voce. E’ un modo non solo per restituire alle persone con disabilità un’autonomia e la possibilità di interagire direttamente con la conoscenza, ma anche per rendere più accessibile il piacere della lettura a tutti i bambini”.

  Dietro la realizzazione del nuovo sistema simbolico LAC c’è un grande lavoro collettivo: neuropsichiatri, psicologi, logopedisti ed educatori del Policlinico di Milano, ma anche operatori del Centro Studi Inbook e della rete Biblioteche Inbook, insegnanti, bambini e  famiglie, con il supporto di linguisti e grafici e di un apposito Comitato Scientifico.

LAC è il primo linguaggio simbolico pensato appositamente per la lingua italiana e per le sue specifiche caratteristiche, attento alla coerenza grafica e con regole intuitive. I simboli sono sempre composti  da un elemento grafico e da uno alfabetico, per agevolare la comprensione, e accompagnati da qualificatori che aiutano a chiarire i significati complessi. 

   “Lo scopo ultimo è quello di impiegare questo sistema non solo per i libri e i testi, ma in tutti i contesti della vita – conclude Antonella Costantino – dai parchi, alle biblioteche, ai musei, alla segnaletica dei luoghi pubblici. Facendo diventare un’esigenza concreta in un vero e proprio moltiplicatore di salute, per tutta la popolazione infantile e non solo”.
 

Il sistema simbolico LAC, attualmente in versione Beta per la prova sul campo, sarà poi reso disponibile con licenza Creative Commons, che ne permetta l’uso libero e gratuito per tutte le applicazioni non commerciali. Un modo di comunicare inclusivo con 7.000 simboli che verranno rilasciati entro pochi mesi a cui seguiranno 20mila simboli e software dedicati. Il primo esperimento simbolico per la lingua italiana con un ampio vocabolario che permmete la composizione di frasi. Il progetto è stato reso possibile grazie al supporto di Runforemma e RealeFoundation.

Redazione

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