Rho. Attenzione alla processionaria: rimossi e bruciati i nidi presenti in città

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(Mi-lorenteggio.com) Rho, 3 aprile 2024 – Come ogni anno, nell’ultima settimana del mese di gennaio, l’Ufficio Verde pubblico ha provveduto alla rimozione dei nidi di processionaria presenti sui rami dei Pini neri radicati in filare lungo corso Europa, a partire dal punto vendita Viridea fino alla caserma dei Vigili del Fuoco, distruggendoli poi attraverso il fuoco.

La diffusione di questo parassita è purtroppo in aumento, nonostante tutti gli sforzi e i conseguenti costi per contenerlo. E’ giunta ora una segnalazione che documenta la presenza di larve ormai scese dal tronco di un esemplare di Pino domestico in un’altra località: l’Ufficio continuerà a monitorare la situazione per tenere tutto sotto controllo e programmare nuovi interventi.

Il Servizio Fitosanitario di Regione Lombardia indica le procedure da seguire:

“L’intervento principale, dove questo risulta possibile, consiste nell’asportazione e successiva distruzione dei nidi invernali, da effettuarsi tra ottobre e la fine di febbraio. Con questa operazione vengono uccise le larve prima del loro incrisalidamento nel terreno e contemporaneamente viene evitata la dispersione nell’ambiente dei peli urticanti contenuti nei nidi stessi. Interventi diretti contro le larve possono essere effettuati con prodotti a base di Bacillus thuringiensis var. kurstaki o di Spinosad. Per quanto riguarda il Bacillus thuringiensis, si tratta di un prodotto microbiologico attivo contro le larve di numerose specie di lepidotteri e altamente selettivo nei confronti degli organismi non bersaglio; agisce solo per ingestione da parte delle larve giovani (1° – 2° stadio di sviluppo) in piena attività di nutrizione. Vista la ridotta persistenza, in caso di forte infestazione è consigliabile ripetere il trattamento dopo 7-10 giorni. Lo Spinosad è un principio attivo di derivazione naturale, ricavato da tossine prodotte da batterio Saccharopolispora spinosa, che agisce sul sistema nervoso degli insetti dannosi senza interferire in modo troppo pesante sugli organismi utili. Anche in questo caso la massima efficacia si ha intervenendo sulle larve giovani (1° – 2° stadio di sviluppo).

Per interventi relativamente più tardivi, su piante singole e, in ogni caso, in ambito molto limitato (assolutamente da evitare in ambiente forestale), possono essere impiegati anche formulati commerciali a base di Tau-fluvalinate, Lambda-cialotrina o Etofenprox. È sempre obbligatorio controllare prima del trattamento che il formulato commerciale che verrà utilizzato riporti in etichetta la registrazione per l’avversità e il tipo di coltura, nonché dovranno essere adottate tutte le adeguate precauzioni per evitare la dispersione degli insetticidi all’esterno degli appezzamenti trattati e il contatto con gli stessi da parte persone ed animali.

Contro questo insetto risultano anche attuabili, esclusivamente da parte di ditte specializzate, interventi di tipo endoterapico effettuati iniettando nel tronco delle piante prodotti insetticidi ad azione sistemica, che hanno il vantaggio di non disperdere nell’ambiente i prodotti potenzialmente pericolosi utilizzati per i trattamenti fitosanitari”.

PRECAUZIONI IGIENICO SANITARIE

Il contatto da parte di persone ed animali con i peli urticanti delle larve di processionaria può causare l’insorgenza di disturbi che possono variare da pruriti cutanei più o meno intensi a manifestazioni allergiche anche molto gravi, che richiedono quanto prima l’accompagnamento delle persone interessate presso una struttura ospedaliera:

comparsa di arrossamenti con sensazioni di prurito anche molto forte;

irritazione e arrossamento delle congiuntive oculari;

difficoltà respiratorie con, nei casi più gravi, broncospasmi;

  • infiammazione delle mucose delle prime parti dell’apparato digerente (bocca, gola, esofago), con ipersalivazione e bruciori;

nei casi allergici più gravi, shock anafilattico.

Per evitare il contatto con i peli urticanti dell’insetto è bene adottare le seguenti precauzioni:

non avvicinarsi e non sostare sotto le piante infestate senza adeguati dispositivi di protezione individuale (guanti, stivali, occhiali protettivi, tuta, ecc.), soprattutto in giornate ventose;

non distruggere ma asportare i nidi quanto più integri possibile, al fine di evitare la dispersione nell’ambiente dei peli urticanti in essi contenuti;

al momento della migrazione primaverile delle larve dagli alberi al terreno non cercare di raccogliere le stesse senza protezioni idonee e con mezzi di fortuna;

in caso di contatto accidentale con larve o nidi, è comunque necessario lavare a temperatura elevata (60°C) gli indumenti e fare tempestivamente una doccia, evitando di grattarsi.

Per ulteriori informazioni è possibile contattare il Servizio Fitosanitario Regionale tramite l’indirizzo e-mail infofito@regione.lombardia.it.

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