Il Sindaco Orlandi e l’assessore Borghetti: “In uno sport per tutti solo maschile, che richiede fatica e costanza, ha inseguito il suo sogno senza ascoltare in chi le diceva che non poteva realizzarlo”
(mi-lorenteggio.com) Rho, 4 marzo 2024 – A soli otto anni, a chi le chiedeva cosa volesse fare da grande, rispose “Voglio fare la corridora”. A 15 anni ha iniziato le sue battaglie e sono arrivati anche le prime medaglie, il podio, gli applausi. Morena Tartagni, classe 1949, oggi si definisce “una donna coraggiosa e determinata, che ha messo sensibilità e amore in tutto quello che è riuscita a ottenere”.
La campionessa di ciclismo è stata ospite questa mattina, 4 marzo 2024, dell’IT Mattei, dove è stata accolta da centinaia di studenti e dalla dirigente scolastica Fulvia Luconi. L’incontro è stato organizzato dall’Assessore allo Sport Alessandra Borghetti, presente accanto al Sindaco Andrea Orlandi e a Gianluca Alzati, autore del libro “Volevo fare la corridora”, in vista della partenza da Rho della classica di ciclismo Milano-Torino prevista il prossimo 13 marzo in piazza San Vittore e della Giornata internazionale della donna che cade l’8 marzo.
Morena Tartagni ha raccontato tutta la sua esperienza sportiva e la fatica di scalzare pregiudizi di un mondo prettamente maschile: “I pregiudizi lasciamoli agli stupidi. Ho vinto un bronzo ai Mondiali a 15 anni nel 1968, nel 1970 e 1971 l’argento. Quando una atleta è salita sul podio e ha portato medaglie allo sport italiano, finendo sulla prima pagina della Gazzetta dello Sport, ci si è accorti che esisteva il ciclismo al femminile. La mia battaglia è stata rivolta a questo: far riconoscere la componente femminile. La stessa Federazione non mi supportava. Un tecnico mi ha anche escluso dalla Nazionale, nonostante le mie vittorie con la maglia azzurra: i limiti erano suoi, non miei. Nel 1971 chiesi un rapporto per la bicicletta diverso per affrontare la discesa finale: la sovietica Anna Konkina vinse usando quel rapporto, quando seppe che me lo avevano negato, si tolse maglia e medaglia d’oro per darle a me. Presto le doneremo al Museo del ciclismo del Ghisallo”.
Alessandra Borghetti, alla luce di tutto questo, ha sottolineato: “Come donne non chiediamo di partire avvantaggiate, ma di avere le stesse opportunità degli uomini. Oggi come allora occorre lottare per garantire a tutte pari opportunità”.
Gianluca Alzati ha raccontato “con colori pastello” la vita di Morena Tartagni, mostrando le foto raccolte nel libro, proponendo un video e il videoclip della canzone “Vieni in fuga con me” da lui scritta e cantata. Tra le immagini “Il profilo della settimana” comparso su Topolino, le foto del podio dei mondiali, tanti scatti insieme a Paola, per 25 anni compagna di Morena, al cui dolce ricordo il volume è dedicato.
“Ascoltando questa storia, si fissano in mente tre parole – ha concluso il Sindaco Andrea Orlandi – La prima è ciclismo: sport di fatica e costanza, che credo sia stato per Morena una lezione di vita anche lontano dalla bicicletta. La seconda è sogno: lei ha investito tutto il suo impegno, non ha ascoltato chi le diceva dei no; spero che ciascuno di voi ragazzi abbia un sogno e lo insegua con tutte le sue energie. La terza è amore: dietro i successi c’è una grande storia d’amore. Un amore vissuto in anni più difficili rispetto ai nostri. Spero che l’insegnamento ricevuto oggi resti nella mente e nel cuore di voi che siete qui: non rinunciare a essere voi stessi, con tutti i vostri sogni”.