In occasione della Giornata internazionale della Donna torna l’iniziativa promossa dalla Consulta Cultura
(mi-lorenteggio.com) Usmate Velate, 29 febbraio 2024. Un segnalibro con le parole della scrittrice Alda Merini – a cui la Biblioteca Civica di Usmate Velate è intitolata con senso di gratitudine e riconoscenza – in regalo in occasione dell’8 marzo, Giornata Internazionale della Donna. Un piccolo gesto per rimarcare, e tenere sempre a portata di mano, il valore universale della Donna e sottolineare l’importanza del tema della parità di genere.
L’Assessorato alla Cultura del Comune di Usmate Velate, in collaborazione con la Consulta Cultura, alla luce dello straordinario successo riscontrato nel 2023, ripropone una iniziativa dall’alta valenza simbolica che sarà ospitata presso la Biblioteca Civica. Tutti gli utenti, uomini e donne, che si recheranno in Biblioteca per un prestito, un ritiro o per la consultazione di un documento, in questi giorni avranno così la possibilità di ritirare un segnalibro in cui spiccano le parole di Alda Merini: «Sorridi donna, sorridi sempre alla vita anche se lei non ti sorride. Sorridi agli amori finiti, sorridi ai tuoi dolori, sorridi comunque. Il tuo sorriso sarà luce per il tuo cammino, faro per naviganti sperduti. Il tuo sorriso sarà un bacio di mamma, un battito d’ali, un raggio di sole per tutti».
Al fianco del segnalibro, in Biblioteca Civica in concomitanza con l’8 marzo avrà luogo una installazione dell’artista locale Gino Casiraghi che, attraverso libri e oggetti artistici racconterà il mondo della donna.
“Come lo scorso anno, in occasione della Giornata internazionale dedicata alla donna, presso la nostra Biblioteca Civica sarà possibile ritirare un dono che contribuisce a stimolare una riflessione sul ruolo della donna nella società e nel mondo – affermano Lisa Mandelli, Sindaco di Usmate Velate e Mario Sacchi, assessore con delega alla Cultura – Quest’anno abbiamo raddoppiato il numero di segnalibro a disposizione dell’utenza, passando da 200 a 400, così da dare riscontro alle persone che ne faranno richiesta. Si tratta di un simbolo che diviene strumento di riflessione attraverso il quale soffermarsi sui diritti, spesso non rispettati, del mondo femminile”.