(mi-lorenteggio.com) Corsico, 22 gennaio 2024 – 20 gennaio scorso nelle province di Milano, Foggia e Lecco, i carabinieri della Compagnia di Corsico, coadiuvati dagli altri reparti dell’Arma territorialmente competenti, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Milano, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di dieci soggetti tra i 21 ed i 58 anni, ritenuti responsabili, a vario titolo, del reato di associazione a delinquere finalizzata al furto, ricettazione e riciclaggio di autovetture.
I provvedimenti sono il risultato delle indagini avviate il 18 luglio 2023 dalle stazioni carabinieri di Cornaredo e Settimo Milanese a seguito del furto di una Ford Kuga, utilizzando come ‘vettura d’appoggio’ una Jeep Rengade.
Gli accertamenti investigativi svolti, tra l’altro, attraverso l’ausilio di numerose attività tecniche nonché mirati servizi di osservazione, controllo e pedinamento, hanno consentito di accertare l’esistenza di un sodalizio criminale di cui facevano parte alcuni soggetti gravitanti nell’hinterland milanese e in trasferta da Cerignola, autori complessivamente di 63 furti e 46 episodi di ricettazione/riciclaggio di veicoli oltre ad altri reati di varia natura.
Le risultanze d’indagine acquisite hanno consentito di delineare i tratti specifici dell’associazione monitorata ed i vari ruoli di ciascun appartenente.
Nello specifico una parte di questi si occupavano di ricevere “gli ordini” dei veicoli, individuarli, realizzare materialmente il furto e procedere poi alla loro bonifica mediante l’asportazione del sistema di rilevamento gps e disattivazione degli allarmi. Un ulteriore gruppo, gli ‘staffettisti’, si occupava di trasportare su strada le auto rubate dall’hinterland milanese a Cerignola, per il loro affidamento ai richiedenti già individuati prima dell’esecuzione del “furto su commissione”.
Ulteriori approfondimenti hanno permesso di accertare che parte degli autori dei furti provenienti dal Cerignolano alloggiavano in un hotel milanese che non registrava il loro soggiorno, così da rendere difficoltosa la loro individuazione.
Nel corso dell’indagine sono stati arrestati in flagranza di reato tre soggetti, mentre ulteriori sei persone sono state denunciate per attività illecite connesse.
Sono state inoltre sequestrate varie attrezzature utilizzate per realizzare le condotte delittuose. Nove degli arrestati sono stati condotti in carcere, di cui uno già ristretto per altra causa, mentre un altro è stato sottoposto alla misura coercitiva degli arresti domiciliari presso la propria abitazione.