(mi-lorenteggio.com) Milano, 17 gennaio 2024 – In occasione del Giorno della Memoria, l’Amministrazione Comunale di Lissone si unisce alle commemorazioni nazionali per ricordare le vittime dell’Olocausto e onorare la memoria di coloro che persero la vita nei campi di concentramento nazisti durante la Seconda guerra mondiale.
Una nuova Pietra d’Inciampo a Lissone che aggiunge un altro importante tassello al progetto monumentale ideato dall’artista tedesco Gunter Demnig per mantenere viva la memoria delle vittime dell’Olocausto e offrire un luogo simbolico di riflessione per la comunità.
La Pietra d’Inciampo quest’anno sarà dedicata ad Ambrogio Avvoi, un deportato politico nel lager di Flossenbürg. Con quest’ultima saranno sei le pietre posizionate in città sulle quali sarà possibile “inciampare nel ricordo”, dopo quella dedicata ad Aldo Fumagalli (Pietra d’Inciampo 2023), a Giulio Colzani (Pietra d’Inciampo 2022), a Gian Franco De Capitani da Vimercate (Pietra d’Inciampo 2021), ad Attilio Mazzi (Pietra d’Inciampo 2020), a Mario Bettega (Pietra d’Inciampo 2019), la prima posata nell’anno della fondazione del Comitato per le Pietre d’Inciampo della Provincia di Monza e Brianza.
La cerimonia ufficiale si terrà venerdì 26 gennaio alle ore 12.00 in via Oslavia 13, luogo dove Ambrogio Avvoi ha vissuto dalla nascita fino al 1940 e dove sarà posata una targa in suo ricordo. Saranno presenti autorità politiche, civili e religiose, i rappresentanti del Comitato per le Pietre d’Inciampo di Monza e Brianza e una delegazione di studenti delle scuole secondarie di secondo grado della città.
Le celebrazioni in occasione del Giorno della Memoria a Lissone includeranno anche altri eventi significativi. Sabato 20 gennaio, alle ore 16.30, presso Villa Magatti si terrà “La Sonata di Auschwitz”, un concerto multimediale curato da ANPI Lissone in collaborazione con l’Associazione culturale Accademia Viscontea. Il concerto vedrà la partecipazione di Maurizio Padovan, violinista e voce narrante.
Inoltre, venerdì 26 gennaio alle ore 10.00, presso Palazzo Terragni è in programma un incontro con Agostina Tagliabue, organizzato dal Liceo F. Enriques di Lissone e dal Liceo Parini di Seregno nell’ambito del Progetto Memoria. Agostina Tagliabue, nipote dei coniugi Tagliabue, facenti parte dei Giusti tra le Nazioni, condividerà la sua testimonianza con gli studenti delle classi III delle scuole secondarie di I grado.
“Invitiamo tutta la comunità a partecipare alle celebrazioni in occasione del Giorno della Memoria e a unirsi nel ricordo delle vittime dell’Olocausto. Questi eventi – commentano il sindaco Laura Borella e l’assessore alla Cultura Carolina Minotti – offrono un’importante opportunità per riflettere sull’importanza della memoria storica e dell’impegno per un futuro di pace e tolleranza, stimolando anche una riflessione nelle nuove generazioni”.
In ultimo, si segnala che martedì 30 gennaio 2024 alle ore 11.00, in via Jenner angolo Via Fleming, dove attualmente vi è soltanto la predisposizione e il cartello commemorativo, si terrà la posa della Pietra d’Inciampo 2023 in memoria di Aldo Fumagalli. La cerimonia dedicata al deportato Fumagalli è stata celebrata lo scorso anno, ma ora sarà possibile posare la pietra consegnata lo scorso novembre dalla Provincia di Monza e della Brianza.
AMBROGIO AVVOI
12 APRILE 1894 – 08 MARZO 1945
Ambrogio Avvoi nasce a Lissone il 12.04.1894, da Ambrogio e Giuseppina Galimberti. Il 5 maggio 1921 si sposa con Alessandrina Bice Dassi e risiede a Lissone in Via Oslavia 13 fino al 1940.
Di professione falegname ebanista, offre ospitalità ad una famiglia di sfollati per i bombardamenti alleati. Partigiano della 150^ Brigata “Diomede”, comunista, cinquantenne, viene arrestato a Monza ai primi di marzo del 1944 e portato in Villa Reale. Il 20 marzo è trasferito a Milano nel carcere di San Vittore. Da qui il 9 giugno viene inviato al campo di Fossoli (MO). Gli viene assegnata la matricola 1585. All’inizio di agosto 1944 è trasferito nel lager di Gries-Bolzano, gestito dalle SS. Il 18 dicembre 1944, durante il trasporto in treno da Bolzano al lager nazista di Flossenbürg, a Vipiteno riesce a fuggire insieme a dieci compagni di sventura (sette sono operai delle industrie di Sesto San Giovanni). Sfortunatamente sono ripresi a Bressanone e rinchiusi nel carcere locale, dove rimangono per qualche giorno, per poi essere nuovamente trasferiti al campo di Bolzano.
Ambrogio Avvoi, con un nuovo trasporto del 20 gennaio 1945 viene portato a Flossenbürg, lager “di frontiera”, situato nel nord-est della Baviera vicino al confine con la regione dei Sudeti, luogo di sterminio attraverso il lavoro. Con il triangolo rosso di deportato politico sulla divisa a strisce bianche e blu, è registrato con numero di matricola 43841. Per il suo tentativo di fuga elaborato con gli occupanti della cella, gli viene riservato un “trattamento particolare”. Muore l’8 marzo 1945.
Redazione