V Giornata della Ricerca 2023 dell’ASST Gaetano Pini-CTO

0
1411

(mi-lorenteggio.com) Milano, 18 novembre 2023 – Si è tenuta, venerdì 17 novembre la “V Giornata della Ricerca 2023”, promossa dal Prof. Pietro S. Randelli alla guida della Direzione del Comitato Tecnico Scientifico dell’ASST Gaetano Pini-CTO. L’appuntamento annuale giunto alla quinta edizione, rappresenta un momento importante di condivisione e confronto tra i professionisti coinvolti, rappresentanti accademici, IRCCS e la Direzione Strategica sui risultati raggiunti e le linee future di investimento e indirizzo della ricerca.

In apertura dei lavori il Direttore Generale dell’ASST G. Pini-CTO, Dott.ssa Paola Lattuada ha ripercorso le tappe fondamentali di un percorso di investimento in ricerca, avviato già da diversi anni: “Voglio fare un grande ringraziamento a tutte le persone e i professionisti che sono qui presenti e che sono costantemente impegnati in questa sfida di promozione della ricerca a tutti i livelli in ambito clinico-gestionale, su cui da sempre abbiamo scelto di investire con risorse umane e materiali. L’impegno di portare avanti studi e protocolli di ricerca i cui risultati, possano avere da una parte ricadute applicative sul miglioramento della cura e della qualità di vita dei pazienti, dall’altra proiettando questa ASST quale riferimento di crescita e innovazione delle discipline specialistiche per studenti e giovani ricercatori nella rete territoriale e internazionale”.

Un impegno che è stato elogiato dal “Preside” della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Milano, Prof. Aldo Bruno Giannì, all’apertura della Giornata.

“Per me è un onore esser qui oggi in questa Azienda Sanitaria che nelle scelte di governance investe risorse, ma anche tempo ed energia, per valorizzare la ricerca, il che è tutt’altro che scontato. Permettetemi di ricordare che l’obbiettivo finale della ricerca, sia per la Facoltà di Medicina che presiedo, sia per una grande ASST come questa, è quello trovare le motivazioni culturali, scientifiche, etiche e professionali che giustificano l’impiego di risorse destinate alla tutela della salute per sostenere un’attività che potrà portare dei benefici ai pazienti ed al sistema.

La scelta dei pazienti di farsi curare in questo ospedale, piuttosto che altrove, dipende anche dalla consapevolezza che oltre all’assistenza i professionisti di questa realtà si occupano anche di ricerca”.

E’ stato poi il prof. Pietro Simone Randelli a illustrare il ruolo dell’ASST Gaetano Pini-CTO quale ospedale di insegnamento e hub formativo nel contesto del fabbisogno del SSR, ricordando anche i tanti recenti gli investimenti del Pini nelle nuove strutture del pronto soccorso, nei reparti di degenza recentemente inaugurati e nelle innovative aree di sterilizzazione e di rianimazione.

“Desidero innanzitutto ringraziare la Direzione, in particolare la dott.ssa Lattuada, per l’impulso che ha dato a questa ASST, che sta vivendo anni di grande energia e di forza di fare, come dimostra anche la grande partecipazione ad eventi come questa Giornata, che si svolge all’interno di un’Aula magna che è stata completamente rinnovata, come anche tanti altri spazi dell’ospedale.

Sono i numeri a dire che questa ASST rappresenta un’eccellenza unica nel suo genere per il Sistema Regionale Lombardo, non solo per l’assistenza ma anche per la didattica e la ricerca. Ci sono ricerche fondamentali che vengono portate avanti, e le cifre ci fanno ben sperare per il futuro: nel 2022 vi sono state 183 pubblicazioni, 76 studi in corso, 10.788 pazienti arruolati, 40 nuovi studi e abbiamo raggiunto 1.251 punti di IF (Impact Factor) totale, se consideriamo che per diventare IRCCS (Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico) servono 500 punti IF, in base ai criteri stabiliti dal Ministero della Salute, possiamo dire che ci sono tutte le condizioni per raggiungere il nostro obiettivo”.

Alcune Linee di Ricerca:

Biotecnologie nella cura delle patologie muscolo-scheletriche degenerative.
Personalizzazione della chirurgia protesica e ricostruttiva in ortopedia.
Medicina di precisione nelle malattie infiammatorie (IMID) di interesse reumatologico: frombench to bedside and bak.
Malattia di Parkinson nei diversi stadi per una diagnosi precoce e differenziale.

A seguire l’atteso intervento del Prof. Filippo De Braud, Direttore del Dipartimento di Oncologia ed Onco Ematologia della Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori e Ordinario di Oncologia Medica dell’Università degli Studi di Milano, ha evidenziato il valore della ricerca e il ruolo dell’ IRCCS Oncologico ad assicurarsi il primato sulla % di performance totale nella ricerca corrente del Ministero della Salute. “Università e IRCCS hanno in comune l’obiettivo di integrazione tra Assistenza-Ricerca e Formazione. La formazione in IRCCS dovrebbe garantire una migliore qualità della stessa e dare opportunità a docenti e discenti di poter sviluppare attitudini alla ricerca. Gli IRCCS dovrebbero essere strumento di ricerca gestionale per identificare e sviluppare nuovi modelli e regole che valorizzino sia le capacità di reperire i fondi “terzi” per la ricerca. Sostenere la creazione di norme contrattuali per un miglioramento del percorso di carriera per le clinical research nurse o study nurse, l’infermiere di ricerca che svolge attività in contesti clinici, focalizzandosi sull’assistenza ai pazienti arruolati in protocolli sperimentali, il sostegno dovrebbe estendersi anche alle figure professionali che appartengono alle infrastrutture per la ricerca.”

La sessione successiva “Progetti di ricerca: stato dell’arte e uno sguardo al futuro – PNRR” moderata dal Prof. Randelli e dal Prof. Roberto CaporaliDirettore del Dipartimento di Reumatologia e Scienze Mediche, ha visto la presentazione di numerosi studi in corso con risultati ottenuti e ricadute applicative nel contesto clinico assistenziale con lo sguardo rivolto alle prospettive future.

Ad introdurre la Tavola Rotonda: L’organizzazione come strumento per promuovere e sviluppare la ricerca valorizzando i professionisti è stata la relazione sui modelli organizzativi e ricerca multidisciplinare del Direttore Aziendale delle Professioni Sanitarie Dr. Giovanni Muttillo che ha presentato il recente studio “Dallo Stress Test COVID-19 alla campagna di vaccinazione” le 10 raccomandazioni del modello organizzativo Patient Engagement.

I tre relatori intervenuti nella Tavola Rotonda Dr.ssa Cristina Bonetti del Dipartimento dei Servizi, Dr.ssa Nicoletta Del Papa del Dipartimento di Reumatologia e Scienze mediche e il Dr. Paolo Ferrua del Dipartimento di Ortopedia/Traumatologia e Chirurgie Specialistiche, hanno quindi stimolato la riflessione sul perché promuovere e implementare la ricerca nell’ASST:

Promuovere la collaborazione multidisciplinare fra le figure professionali coinvolte nel mondo ortopedico del G. Pini ( ortopedici, reumatologici fisiatri radiologi, infermieri, … .
Identificare e operare secondo le Best Practice.
Individuare strategie e approcci multidisciplinari mirati all’ottimizzazione delle risorse cliniche, strumentali e professionali con il miglioramento della qualità assistenziale.

La Dr.ssa Lattuada a conclusione dei lavori, ha ringraziato per i tanti stimoli e contributi di elevato valore scientifico che hanno caratterizzato la V Giornata della Ricerca e delle prospettive di sviluppo che fanno decisamente ben sperare per il futuro.

Redazione

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui