(mi-lorenteggio.com) Roma, 18 novembre 2023 – A Vigonovo, in provincia di Pordenone, numerosi fiori bianchi sono stati portati davanti alla casa di Giulia Cecchettin. Sotto i tre fiocchi rossi messi sul cancello di casa Cecchettin da Elena, la sorella di Giuliaannodati uno dopo l’altro giovedì scorso. Sarebbe dovuto essere un giorno di festa per la laurea in Ingegneria biomedica all’Università di Padova della sorella. Ma la 22enne purtroppo non si è mai presentata a quella sessione, dopo esser scomparsa nel nulla la sera dell’11 novembre a bordo della Fiat Grande Punto nera dell’ex fidanzato 22enne Filippo Turetta. Oggi, intorno alle ore 12.00 il ritrovamento del corpo.
“Ho seguito con apprensione gli aggiornamenti sul caso e, fino alla fine, ho sperato in un epilogo diverso. Il ritrovamento del corpo senza vita di Giulia è una notizia straziante. Ci stringiamo al dolore dei suoi familiari e di tutti i suoi cari. Mi auguro sia fatta presto piena luce su questo dramma inconcepibile. Riposa in pace”. È quanto scrive la presidente del Consiglio Giorgia Meloni in un post sui social, dopo il ritrovamento del cadavere di Giulia Cecchettin.
La segretaria del Pd, Elly Schlein, ha lanciato un appello a Giorgia Meloni. “Almeno sul contrasto a questa mattanza di donne e di ragazze, lasciamo da parte lo scontro politico e proviamo a far fare un passo avanti al Paese”, ha detto, sottolineando che “non basta la repressione se non si fa prevenzione. Approviamo subito in Parlamento una legge che introduca l’educazione al rispetto e all’affettività in tutte le scuole d’Italia”.
Le parole della segretaria del Pd “Ci stringiamo al dolore inimmaginabile della famiglia e degli affetti di Giulia Cecchettin. Un tragico ed efferato femminicidio, una vita strappata con violenza dal suo assassino, che speriamo sia trovato al più presto per risponderne davanti alla giustizia”. Per la segretaria Pd, “perché sia fatta davvero giustizia, per Giulia Cecchettin e per tutte le altre donne uccise dalla violenza maschile, questo non basta. E non bastano il dolore e l’indignazione. Non possiamo continuare ad assistere giorno dopo giorno a questa strage. Ora basta. La cultura tossica del patriarcato e della sopraffazione ha attecchito anche nei più giovani.
Se non ci occuperemo di educazione al rispetto e all’affettività sin dalle scuole non fermeremo mai questa mattanza. E non basterà mai aumentare solo leggi e punizioni che intervengono dopo le violenze già compiute: serve l’educazione, serve la consapevolezza. Se non si agisce già a partire dalle scuole e nella cultura per sradicare l’idea violenta e criminale del controllo e del possesso sul corpo e sulla vita delle donne, sarà sempre troppo tardi. È in gioco uno dei fondamenti della convivenza sociale. E serve un’azione che veda l’impegno concreto di tutte e tutti”.
La replica del ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara: “Apprezzo che l’onorevole Schlein condivida con noi l’idea di educare al rispetto nelle scuole contro la violenza e la cultura maschilista. Già ci stiamo lavorando. Dopo aver consultato associazioni studentesche, associazioni dei genitori, sindacati, ordine degli psicologi la proposta è pronta e verrà nei prossimi giorni presentata ufficialmente” ha detto il ministro.
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