(mi-lorenteggio.com) Milano, 7 novembre 2023 – “La decisione del Comune di Milano di inserire la riapertura dei Navigli nel piano triennale delle opere pubbliche – ha dichiarato Roberto Biscardini presidente dell’Associazione Riaprire i Navigli – rimette sul tavolo un progetto che sembrava inspiegabilmente accantonato.
In proposito è bene ricordare che dopo il referendum del 2011 l’amministrazione comunale prese allora alcune decisioni significative per la sua realizzazione. Come l’inserimento del progetto nel PGT – Piano del Governo del Territorio del 2012, lo studio di fattibilità commissionato al Politecnico dal sindaco Pisapia e il progetto integrale degli otto chilometri dalla Cassina de Pomm alla Darsena commissionato dal sindaco Sala a MM. Purtroppo ciò che emerge, anche dal documento allegato al piano triennale delle opere pubbliche, riguarda le troppe alternative per la realizzazione della cosiddetta “condotta” che dovrebbe convogliare le acque da nord a sud della città. Opera per la verità assolutamente indipendente dal progetto di riapertura dei Navigli e talmente complessa e incerta da renderla discutibile. Questa idea emersa in un secondo momento rispetto al progetto della riapertura dei Navigli è stata di fatto la causa principale dei ritardi che abbiamo conosciuto in questi anni. Il progetto originario, indipendentemente da questa condotta, prevedeva peraltro la separazione delle acque del Seveso da quelle del Naviglio Martesana, che corrono insieme sotto via Melchiorre Gioia per contenere gli effetti dannosi delle continue esondazioni del Seveso.”