Politiche del tempo: l’esempio virtuoso della Città metropolitana di Milano conquista l’Europa

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Nel 2023 oltre l’85% del personale ha aderito allo smart working. I tempi del lavoro e del privato si conciliano per una migliore qualità della vita

(mi-lorenteggio.com) Milano, 18 ottobre 2023 – Nelle politiche del tempo la Città metropolitana di Milano riveste un ruolo da protagonista in Europa. Anche quest’anno, l’ente di area vasta ha preso parte all’evento “Time Use Week” (16- 20 ottobre 2023), nell’ambito del progetto Cerv Time4all, a Barcellona.

La Città metropolitana di Milano, nello specifico, ha portato il suo contributo martedì 17 ottobre, nell’assemblea generale incentrata sul tema “Trasformare il tempo da una prospettiva di prossimità”.

Anche quest’anno riflettori accesi sull’attività del Dipartimento Risorse Umane e organizzazione a favore della conciliazione dei tempi, secondo due prospettive: accrescere la consapevolezza e promuovere incentivi.

La Città metropolitana ha rappresentato l’adesione alle politiche di inclusione e sostenibilità con l’illustrazione delle azioni intraprese in tema di gestione del tempo, digitalizzazione e semplificazione, per assicurare l’esercizio del diritto al tempo dei cittadini e delle cittadine, a partire dal modello organizzativo di smart working e fino al modello di mobilità dolce con il biciplan Cambio.

 Una migliore organizzazione del tempo, lavorativo e privato, per una qualità della vita più alta e un benessere generale destinato a crescere nel tempo. In particolare, è stata portato all’attenzione dell’assemblea, l’importante lavoro svolto per lo smart working e l’e-work, “istituzionalizzati” nel  Pola (Piano organizzativo lavoro agile),nel Piao (Piano integrato di attività e organizzazione), nel piano delle Performance e in quello delle Azioni positive. Nel 2023, su 796 dipendenti, 679 sono smartworkers (85,3%).

Il progetto

 L’ente di area vasta è tra i numerosi partner di “Time4All”, progetto riconosciuto dal programma CERV (Citizens, Equality, Rights and Values) della Commissione europea per la diffusione delle politiche sui tempi nelle municipalità comunitarie.

L’obiettivo comune a partner italiani ed europei (oltre alla Città metropolitana, infatti, sono coinvolte venti organizzazioni unite dalla Rete dei tempi, che rappresentano municipalità, metropoli e regioni d’Italia, Francia, Austria, Germania, Belgio e Grecia) è sviluppare innovative politiche sui tempi e garantire il diritto al tempo per tutte le cittadine e i cittadini.

Il principio di partenza condiviso è che una migliore organizzazione del tempo migliora il benessere, l’uguaglianza, la produttività e la sostenibilità, aumentando la partecipazione e la consapevolezza civica. Promuovere una nuova organizzazione del tempo, quindi, significa per le istituzioni rispondere ad una esigenza diffusa della cittadinanza, di una vita più sostenibile.

La dimensione locale e metropolitana è stata ritenuta come quella ideale per attuare questo progetto, perché è proprio in queste aree che le persone vivono le loro routine quotidiane, e sì può, di conseguenza, fare la differenza e agire concretamente.  

Redazione

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