(Mi-lorenteggio.com).Milano, 29 settembre 2023 – Dal 1° ottobre al 3 dicembre 2023 lo Spazio Officina ospita la mostra L’opera grafica CARMINA BURANA di Giuliano Collina, a cura di Roberto Borghi e Nicoletta Ossanna Cavadini.
L’esposizione si inserisce nel filone degli approfondimenti tematici di artisti contemporanei legati per nascita o per operatività al territorio insubrico, e propone un focus sull’opera grafica di Giuliano Collina (Intra, 1938) intitolata Carmina Burana, ispirata al famoso componimento risalente ai secoli XI e XII e noto al grande pubblico perlopiù per la celebre cantata scenica composta da Carl Orff fra il 1935 e 1936.
Giuliano Collina, artista dai variegati e profondi interessi culturali, ha realizzato nel 2004 una raffinata cartella di dieci incisioni a grande formato ad acquaforte e acquatinta, scaturita dalla suggestione del componimento poetico e interpretato artisticamente con grande spirito creativo.
La mostra presenta, oltre all’intera cartella grafica, le venti matrici che hanno permesso la stampa dell’opera con una raffinata tecnica eseguita nella stamperia d’arte di Paolo Aquilini, nonché i 45 stati preparatori fino al “bon à tirer”. Ognuna delle dieci acqueforti-acquetinte raccolte nella cartella – realizzata dalle edizioni Milly Pozzi Arte Contemporanea – ha per soggetto un poema di cui l’artista individua la scena portante, la figura che si staglia come la più emblematica, la situazione più suggestiva. Di ciascuna incisione l’allestimento espositivo rende visibili le fasi preliminari che conducono all’elaborazione della matrice definitiva grazie alla presenza delle numerose prove di stato, ovvero delle differenti versioni stampate dell’immagine prima che acquisisca il suo assetto conclusivo e venga tirata nel numero di esemplari stabilito. In mostra sono anche esposti dieci grandi disegni riferiti ad ogni tavola, realizzati a matita, china, acquerello e collage su carta.
La mostra permette quindi di assistere allo svolgimento del processo creativo da cui è stata generata ogni acquaforte-acquatinta: viene così alla luce il modo in cui il linguaggio pittorico di Collina, attraverso lievi ma significativi ripensamenti, riconfigura la materia letteraria secondo dei principi anzitutto cromatici. Sono soprattutto i colori a esprimere la visionarietà di certi scenari, i risvolti onirici o sottilmente allucinati di alcuni personaggi, l’incurante esuberanza della natura: le stesse tinte rigogliose, in questo caso giocate sul contrasto con il bianco del foglio o la raffinata neutralità di certi sfondi, che ritroveremo nella successiva produzione pittorica dell’artista lariano.
Tutte le opere della cartella grafica Carmina Burana, le matrici e le prove di stato, oltre che i disegni, sono stati donati all’Archivio del m.a.x. museo dalla collezionista Milly Brunelli Pozzi e dall’artista Giuliano Collina.
Il catalogo presenta un ricco apparato di immagini e saggi di Roberto Borghi, Luca Cerchiari, Nicoletta Ossanna Cavadini, nonché un’intervista all’artista.
Redazione