(Mi-lorenteggio.com) Trento 25 settembre 2023 – Con l’arrivo della bella stagione anche i funghi cominciano a popolare i nostri boschi. Nell’idea comune, andare alla ricerca di questi prelibati prodotti della natura si figura come un’attività tranquilla e senza particolari rischi. Eppure non bisogna dimenticare che nella maggior parte dei casi ci si trova su terreni impervi di collina e montagna. Per questo, anche mentre si passeggia nei boschi con gli occhi concentrati al suolo è importante prestare la massima attenzione. Non solo nel raccogliere le specie commestibili di funghi ma anche a come ci si muove con i piedi e a dove si sta andando.
In particolare ci sono alcuni elementi da tenere in considerazione:
– la lunghezza del percorso dal parcheggio/abitazione al bosco: teniamo sempre ben presente lo sforzo fisico richiesto per raggiungere il bosco e per tornare indietro;
– il tipo di accesso al bosco: dobbiamo percorrere una comoda mulattiera o un sentiero impervio?
– l’orografia del terreno: il bosco dove vogliamo addentrarci si sviluppa dolcemente o presenta pendii scoscesi, balzi di rocce, canali e corsi d’acqua?
– lo stato del terreno: il suolo è asciutto o le condizioni atmosferiche lo hanno reso umido e scivoloso?
– il tipo di ambiente: si tratta di un bosco inselvatichito dove c’è il rischio di perdere l’orientamento o è percorso da mulattiere e sentieri battuti?
Una volta accertate le condizioni ambientali è importante dotarsi dell’equipaggiamento più appropriato. Insieme al classico cestino per funghi non dimenticarsi mai di portare uno zaino dove poter riporre abbigliamento di scorta nel caso la temperatura si abbassi o ci si bagni, cibo e acqua, una torcia, una carta topografica e un kit di pronto soccorso. La prudenza non è mai troppa!
Partire sempre con un buon scarpone da montagna ai piedi e i pantaloni lunghi. Un abbigliamento dai colori visibili può aiutare in caso di difficoltà e un bastone può facilitarti nel mantenere l’equilibrio.
Quando si va per boschi o in montagna è sempre meglio essere in compagnia che soli! Questo perché non è detto si possa fare affidamento sul proprio cellulare poiché non è raro trovare zone dove non c’è campo e, in caso di incidente grave, potremmo non riuscire a usarlo. In ogni caso è fondamentale comunicare a familiari o amici l’orario presunto di rientro, dove si intende andare e il percorso che si vuole seguire, specificando bene la zona con più particolari possibili (numero del sentiero, malghe o rifugi nelle vicinanze…)
Se si perde l’orientamento nel bosco, il Soccorso Alpino – Servizio Provinciale Trentino consiglia di evitare di girovagare ma di provare a ritornare sui propri passi. In caso di bisogno chiamare il Numero Unico per le Emergenze 112.