(Mi-lorenteggio.com) Milano, 24 agosto 2023 “Nonostante le rassicurazioni e il tentativo continuo di scaricare sulle città le scelte di rivedere le tariffe, dal 1 settembre scatteranno gli aumenti previsti dalla Giunta Fontana a luglio, ben il 4.01% in più. Ma andasse tutto bene: il servizio arranca sempre più con treni saltati, mancanza di aria condizionata, bonus continui perché non viene raggiunta la soglia minima di un trasporto dignitoso. Siamo oltre l’immaginabile”, commenta così Simone Negri, consigliere regionale del Pd e capogruppo in V Commissione Mobilità, la comunicazione di Trenord, riportata sul sito della partecipata, in cui viene confermato l’aumento.
“Un’amara novità per migliaia di passeggeri – aggiunge Negri –. Colpiti indiscriminatamente biglietti singoli e abbonamenti dei pendolari, in modo da scoraggiare definitivamente anche chi, alla luce degli aumenti dei carburanti, potesse pensare di prendere il treno”.
Non solo, aggiunge il dem: “L’algoritmo impiegato per la revisione delle tariffe tiene conto complessivamente della qualità del servizio: più alcune performance di Trenord sono positive, più l’aumento del biglietto è marcato. E così, anche chi quotidianamente viaggia su linee decisamente poco performanti, oltre alla componente legata all’inflazione si farà carico di aumenti legati al buon servizio registrato in altri contesti dal servizio ferroviario regionale”.
È il caso della Milano-Mortara dove anche nei giorni scorsi “sono saltati 7 treni e altri hanno accumulato ritardi con più di 50 minuti, ritardi resi più pesanti dall’assenza dell’aria condizionata. Come ben scarsa ricompensa, gli sciagurati abbonati di questa linea, a causa del mancato raggiungimento degli standard minimi, da 14 mesi consecutivi prendono il bonus del 30 per cento. Eppure, siccome altrove, nel disastrato servizio regionale, qualche linea va abbastanza bene, la quota di aumento dovuta a queste performance si riverbererà anche sui vituperati pendolari della peggiore tratta lombarda. Un vero atto di giustizia da parte di Lega e alleati, non c’è che dire”, conclude, ironico, Negri.
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