(mi-lorenteggio.com) Milano, 18 luglio 2023 – Tutela del paesaggio ed inclusione sociale protagonisti del progetto “Indaco della Muzzetta, l’armonia dei campi alle comunità”, presentato lunedì 17 luglio a Palazzo Isimbardi. Un ambizioso lavoro di valorizzazione del territorio, che punta a contrastare il degrado e l’abbandono delle aree rurali con l’avvio di una coltivazione agroecologica, offrendo, contestualmente, opportunità di formazione lavorativa a giovani e categorie fragili. Il tutto grazie ad una importante partnership pubblico-privato: il progetto è finanziato da Fondazione Cariplo e vede l’Associazione AmbienteAcqua APS col ruolo di capofila, mentre come partner il Parco Agricolo Sud Milano (che fa capo alla Città metropolitana di Milano), l’Università degli Studi di Milano, i Comuni di Rodano e Settala, ApiLombardia e la cooperativa Ripari.
Il progetto (dal valore complessivo di 326.688,16 euro di cui 226.120 euro erogati da Fondazione Cariplo, tramite il bando Ruralis) ha come termine il 2025 e nasce dall’idea di voler valorizzare uno degli ambiti più agricoli dell’est di Milano. Il titolo “Indaco della Muzzetta” incarna, infatti, due elementi centrali. In primis indica l’ambito su cui si intende intervenire, quello tutelato delle Sorgenti della Muzzetta, uno tra i siti naturali più importanti del Parco Agricolo Sud Milano. Un luogo in cui è importante proteggere e valorizzare il paesaggio e gli ecosistemi. Quindi, pone l’accento sull’indaco, colore molto antico che riesce a comunicare una sensazione di armonia e di rilassamento. Il filone ambientale e quello sociale sono il cuore del progetto, che mira a contribuire e contrastare il degrado degli ecosistemi rurali, lavorando nella direzione di trovare e costruire un’armonia tra le pratiche agricole e la biodiversità. Con il lavoro della cooperativa Ripari si intende promuovere l’inserimento lavorativo dei giovani, ingaggiando la comunità a tutti i livelli, rendendo i campi un luogo di aggregazione e interazione sociale grazie alla multifunzionalità che l’agricoltura può fornire.
AmbienteAcqua APS gestirà le azioni incentrate sull’agricoltura che si svilupperanno sia su terreni dei Comuni partner sia su terreni di proprietà di Sun Chemical group e dell’Azienda Agricola Cascina Castello, messi a disposizione del progetto. Più di un ettaro sarà coltivato attraverso le pratiche dell’agroecologia, diventando un’isola di biodiversità diffusa in cui la coltivazione di piante tintorie, aromatiche e officinali permetterà non solo di avviare una produzione agricola inedita ma fornirà supporto agli ecosistemi locali in termini di rifugio e diversità. Tutte le piante che saranno coltivate forniranno un ulteriore sviluppo della multifunzionalità dell’agricoltura legata al territorio, alla tradizione culturale, alla didattica ambientale e all’artigianato artistico, soprattutto con la lavorazione in loco. Inoltre, la coltivazione di queste piante consentirà la conservazione di un patrimonio culturale comprensivo di storia, usi, tradizioni che costituiscono un pool di risorse potenzialmente utilizzabili per molti scopi (alimentazione, medicina, cosmetica, manufatti, ecc.,) in grado di sostenere numerose attività nei settori industriali, cosmetico-farmaceutici, manufatturieri ed agroalimentari.
Le isole di biodiversità create non saranno solo utilizzate quali coltivazioni ma anche in supporto alla sperimentazione per l’avvio di un’attività di apicoltura insieme al partner ApiLombardia. L’avvio di tale attività sarà graduale e finalizzato a formare le categorie nonché a sperimentare l’idoneità del territorio. Tutte le produzioni agricole avviate e mantenute saranno poi lavorate al fine di trasformarle nel prodotto finale destinato all’uso e alla distribuzione.
L’Università degli Studi di Milano supporterà AmbienteAcqua nello sviluppo di protocolli di estrazione di pigmenti tintori naturali, come valida alternativa a quelli sintetici sia per questioni di salute che per le tematiche ambientali, oltre ad offrire nuove possibilità di sviluppo alle aziende agricole che le producono ed essere interessanti nell’ambito della multifunzionalità. Sarà così che verranno prodotti l’indaco della Muzzetta, ma anche altri pigmenti tintori. Inoltre, l’Università contribuirà valutando il profilo fitochimico delle piante officinali e aromatiche, oltre a fornire indicazioni rispetto alla loro trasformazione.
Si potranno così classificare le varie cultivar in funzione della qualità per l’estrazione di oli essenziali e delle produzioni che il territorio permetterà di ottenere. Tutti potranno prendere parte a questo processo attraverso gli eventi organizzati e le attività di educazione ambientale con le scuole cimentandosi nella coltivazione dei campi e nella trasformazione dei prodotti nei Punti Parco di Casa Gola a Rodano e Cascina Castello a Settala, luoghi-simbolo caratteristici del territorio rurale della Muzzetta, al fine di valorizzare l’agricoltura e le tradizioni agricole sia materiali che immateriali con un approccio strettamente locale. Un’opportunità reale, sia per la conservazione dell’ambiente che per l’inclusione delle persone, che possa poi essere facilmente esportata anche in altri Comuni dell’area.
“Il Parco Agricolo Sud si inserisce perfettamente in questo progetto – afferma il presidente del Parco, Daniele Del Ben – Il bando Ruralis ha, infatti, lo scopo di sostenere tutte le iniziative volte al recupero del nostro paesaggio rurale e alla valorizzazione dei sistemi agricoli e forestali, fornendo inoltre la possibilità di costruire opportunità di inclusione sociale e lavorativa per persone in condizioni di svantaggio. Insieme a partner pubblici e privati, abbiamo quindi intrapreso questa nuova sfida: avviare una coltivazione agro-ecologica che impedisca il degrado degli ecosistemi rurali e permetta al tempo stesso di valorizzare le nostre tradizioni rurali e la multifunzionalità tipica delle realtà agricole del Parco Agricolo Sud Milano. Parallelamente vorremmo riuscire a formare lavoratori agricoli “capaci” di intervenire in questo nostro territorio, favorendo l’inclusione sociale e il riscatto delle categorie deboli. Quindi un progetto molto stimolante e assolutamente non scontato”.
“Come Associazione, siamo orgogliosi di potervi parlare oggi di questa iniziativa che ci ha permesso di fare rete con le Istituzioni, il mondo profit e altre realtà del terzo settore, strutturando una serie di azioni mirate a risolvere alcune difficoltà del territorio”, afferma Andrea Curcio, Vicepresidente di AmbienteAcqua APS.
“Quello che intendiamo fare noi come partenariato è portare un modello produttivo a filiera corta e innovativo, ma non solo. La nostra cooperativa, Ripari, responsabile dell’asse Formazione del progetto, si sta occupando di svolgere la stessa azione di preparazione del campo che sta svolgendo il capofila sui terreni-prova che abbiamo identificato. Questo significa incontrare e condividere strategie con gli assessori, alle politiche sociali e giovanili, partner del progetto, perché il nostro target sono i NEET, che appunto sono giovani che non accedono volontariamente né a una formazione né un lavoro, mettendosi dunque lungo un percorso di progressiva fragilità. Questo significa operare in sinergia con i servizi sociali. Significa incontrare associazioni, comitati, pro-Loco e con grande fatica costruire una visione comune, che non veda come orizzonte solo la programmazione per il prossimo anno, ma il futuro della Muzzetta all’interno del futuro del mondo”, sostiene Armando Toscano, referente della cooperativa Ripari.
“Per Fondazione Cariplo, il bando Ruralis è uno dei tasselli che compone una strategia che interviene su più fronti per sostenere la transizione ecologica dei sistemi agroalimentari – afferma Matteo Barbato di Fondazione Cariplo – Il bando Ruralis 2022 che permetterà di avviare “Indaco della Muzzetta” nasce da un’opportunità che abbiamo colto nel potenziale degli enti di terzo settore attivi in campo ambientale. Ci auguriamo che la scelta di ingaggiare con consapevolezza diversi attori territoriali caratteristica di questo progetto (dagli enti locali alle realtà di terzo settore) possa contribuire alla buona riuscita del progetto, affinché sia modello e ispirazione non solo per esperienze simili, ma anche per una pianificazione pubblica attenta che può contribuire a rigenerare il territorio e a garantire la vitalità dei paesaggi rurali”.
“Si guarda quindi a un territorio che attraverso le lenti dei modelli degli anni ‘80 e ‘90 è stato considerato un territorio rimasto indietro, un territorio in disuso; ma che con le nuove lenti e i nuovi modelli che si stanno costruendo a livello europeo e mondiale diventa improvvisamente un territorio con un enorme potenziale” continua Armando Toscano.
Un’idea condivisa anche da Roberta Maietti, Sindaca di Rodano, e Claudio Ferretti, Vicesindaco di Settala, che sottolineano l’importanza del progetto per i loro territori che, tramite questa sinergia, possono beneficiare di una nuova occasione che possa attivare politiche del lavoro, tutelando i più fragili e valorizzando il territorio. Infatti, tra i 133 Comuni che fanno parte della Città Metropolitana di Milano, Rodano e Settala sono tra i primi 35 per superficie e tra gli ultimi 20 per densità abitativa. Molto di questo territorio rientra nella tutela del Parco Agricolo Sud Milano, delineando quanto il territorio di tali Comuni sia prettamente agricolo e quanto sia importante creare nuove opportunità e occasioni per evitare che col tempo venga abbandonato e lentamente cementificato.
Il progetto sarà l’occasione per “il passaggio di generazione”, come afferma Giuseppe Signorelli, della Società Agricola Cascina Castello, “oltre che un’occasione per sperimentare un nuovo approccio all’agricoltura, un settore che risente particolarmente dei cambiamenti climatici in corso”.