Coldiretti interprovinciale: troppe speculazioni in atto
(mi-lorenteggio.com) Milano, 21 giugno 2023 – Anche i risicoltori della Coldiretti di Milano, Lodi e Monza Brianza disertano la Borsa Merci in segno di protesta contro il tonfo delle quotazioni del risone provocato dalla strumentale assenza di richiesta da parte dell’industria. Lo rende noto la Coldiretti mentre gli agricoltori nel capoluogo lombardo e a Pavia abbandonano le sale delle contrattazioni, nel denunciare che negli ultimi due mesi si stanno registrando continue riduzioni di prezzo, con cali medi intorno al 30% per le principali varietà di riso.
Il risultato – continua la Coldiretti interprovinciale – è che gli agricoltori prendono meno di un euro al chilo, mentre allo scaffale le famiglie lombarde continuano a pagare fino a oltre 5 euro al chilo. Siamo di fronte a manovre speculative – afferma la Coldiretti – con il tentativo dell’industria di strumentalizzare l’andamento di mercato, che però non può giustificare un crollo così vertiginoso e repentino dei prezzi riconosciuti agli agricoltori, ancora in difficoltà per gli effetti della siccità dello scorso anno e del boom dei costi di produzione.
“Non ho partecipato alla contrattazione insieme agli altri colleghi – conferma Emilio Cardazzi, risicoltore di Basiglio (MI) oltre che rappresentante di settore alla Granaria di Milano – per denunciare una situazione in cui le riserie più grandi non comprano affatto o in quantità minime. Il problema non riguarda solo i risi cosiddetti superfini ma in maniera preoccupante anche i tondi. L’industria giustifica la richiesta di calo di prezzi nascondendosi dietro il crollo dei consumi, ma poi assistiamo a massicce importazioni di prodotto”.
Infatti, più di un 1 pacco di riso su 4 venduto in Italia arriva dall’estero – precisa la Coldiretti– con le varietà nazionali come Arborio e Carnaroli, ma non solo, che rischiano di essere cannibalizzate dai risi stranieri per effetto di importazioni praticamente raddoppiate nel 2022 (+82%) ma più che triplicate dalla Cambogia, quintuplicate dal Vietnam e addirittura aumentate di 50 volte dalla Birmania (Myanmar) dove la giunta militare ha soppresso la democrazia e fatto strage del popolo Rohingya. Tutti Paesi dove fra l’altro – ricorda la Coldiretti – nelle coltivazioni viene usato il triciclazolo un potente pesticida vietato invece nell’Unione Europea.
Occorre lavorare – conclude la Coldiretti di Milano, Lodi e Monza Brianza – sugli accordi tra imprese agricole ed industriali con precisi obiettivi qualitativi e quantitativi e prezzi che garantiscano un’equa distribuzione del valore e diano una prospettiva alla filiera produttiva, evitando scossoni forti e improvvisi che mettono a rischio la stabilità dell’intero comparto.