Dalla collaborazione tra Parco del Ticino e Università di Pavia, avviato il progetto che elaborerà soluzioni per la fruibilità inclusiva di tratti di sponde del fiume Ticino a Pavia
(mi-lorenteggio.com) Magenta 21 giugno 2023 – E’ stata siglata una convenzione quadro tra il Parco del Ticino e l’Università di Pavia – Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura – per lo svolgimento di attività di ricerca su temi legati al paesaggio, alla sostenibilità delle attività che si svolgono al suo interno e alla fruizione del territorio.
La convenzione, della durata di cinque anni, prevede la stipula di ulteriori accordi per la realizzazione di progetti specifici. Il primo in corso di realizzazione è il progetto “PRECISO -PARCO DEL TICINO INCLUSIVO” e riguarda la valutazione del livello di accessibilità e fruibilità di alcune aree del Parco e lo studio di soluzioni progettuali per la fruibilità ampliata e l’inclusione di alcuni tratti delle sponde del Fiume Ticino nel Comune di Pavia.
I percorsi indagati riguardano il tratto dal Parcheggio VUL al Lido di Pavia e da Piazzale Tevere allo Spiaggione della Sora. Il progetto prevede una fase sul ’ campo’ con rilievi e analisi per valutare il livello di accessibilità e fruibilità delle aree. Saranno analizzati elementi quali il numero e la distanza di posti auto riservati, la pavimentazione dei percorsi, la presenza di scale, di rampe e di sedute, le zone d’ombra, la segnaletica, la presenza di servizi igienici, l’accessibilità alle rive.
Al termine di questa fase di rilevi, già in corso, saranno elaborate linee guida e soluzioni progettuali che rendano inclusivi percorsi e spazi del Parco del Ticino anche a persone con difficoltà motoria. I risultati di progetto saranno disponibili per il prossimo autunno.
“L’iniziativa consolida il rapporto tra il Parco e il mondo accademico, dando vita al primo progetto che interessa la fruibilità dei percorsi naturalistici del Parco, in ragione della vicinanza al centro urbano, anche a persone con disabilità – commenta il consigliere del Parco del Ticino, Fabio Signorelli -. Questo studio ci consentirà di avere una mappatura dei luoghi di fruizione oltre che una serie di proposte per l’utilizzo dei materiali e di progettazione delle caratteristiche dei percorsi finalizzata all’abbattimento delle barriere architettoniche. Un modello che sarà replicabile anche in altre zone del Parco. Ringrazio il professor Alessandro Greco per la collaborazione che mi auguro possa continuare in futuro”.
Il progetto “Preciso -Parco del Ticino inclusivo” fa riferimento alla dichiarazione ONU per i Diritti delle Persone con Disabilità (2006), Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile (2015), Decalogo per l’accessibilità per tutti nelle aree naturali protette (2001), Dichiarazione di Madrid (2002), Dichiarazione di Norcia (2003) e ai riferimenti normativi relativi al superamento e all’eliminazione delle barriere architettoniche e sensoriali.
“Per il gruppo di ricercatori di Architettura Tecnica del DICAr, impegnati in attività sul tema dell’accessibilità e della fruizione ampliata dal 2006 – spiega il professor Alessandro Greco responsabile del Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura, si tratta di una nuova opportunità di lavoro dopo le esperienze a più riprese sul centro storico della città di Pavia e sul Parco della Vernavola (nel 2020). Il tema della fruizione degli spazi aperti è diventato estremamente centrale dopo l’emergenza pandemica e la ricerca di soluzioni che coniughino la conservazione dei valori naturalistici dell’ambiente con le soluzioni per favorire l’inclusione rappresenta una delle sfide più affascinanti anche per realizzare un ambiente sostenibile come ricordato dal Goal 11 dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile del 2015. L’obiettivo è fornire al Parco alcuni principi progettuali inclusivi, che possano essere applicati non solo nelle aree oggetto di ricerca ma anche in altre zone, realizzando una certa omogeneità e riconoscibilità dell’intervento”.
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