(mi-lorenteggio.com) Milano, 24 maggio 2023. “Bertolaso, 100 giorni sono passati e il tempo delle promesse è scaduto”!Questo il richiamo forte e univoco che oltre 40 organizzazioni, associazioni forze politiche e sindacali hanno lanciato questo pomeriggio sotto il palazzo della Regione, lato Via Galvani: un migliaio di persone che, dalle 18 in poi, hanno suonato la sveglia con fischi e spentolate per chiedere l’immediata attuazione di quanto promesso in campagna elettorale e cioè il dimezzamento delle liste d’attesa e un CUP, Centro Unico di Prenotazione, efficiente.
“Le nostre richieste vanno verso un riequilibrio dei rapporti tra pubblico e privato, passaggio obbligato per migliorare le condizioni della sanità a partire dalla riduzione delle liste di attesa”, è quanto detto in apertura della manifestazione da Marco Caldiroli, Presidente nazionale di Medicina Democratica, fra i promotori della iniziativa.
Tanti gli interventi che si sono succeduti, in rappresentanza delle diverse realtà sociali partecipanti, fra cui Margherita Napolitano Cub Sanità, Cavalcanti Comitato Cittadini per il Diritto alla Salute art 32 Milano, e i rappresentanti di CGIL, ARCI, Comitato Milano Sud Ovest, ACLI, Rappresentante Milano in Salute .
“Nei prossimi giorni manderemo all’assessore Bertolaso le nostre proposte sulle liste d’attesa, contenute negli otto punti della piattaforma odierna, a cominciare dalla richiesta di tempi certi per il CUP unico e dall’obbligo a mantenere sempre aperte le agende. Vedremo se Bertolaso fornirà risposte precise o se le sue dichiarazioni dei giorni scorsi erano solo propaganda”, ha dichiarato Vittorio Agnoletto, medico e conduttore della storica trasmissione 37e2 su Radio Popolare, media partner della manifestazione.
Queste in sintesi le proposte al centro della manifestazione:
1) Un vero Centro UNICO di Prenotazione per tutte le prestazioni sanitarie in regime di SSN; 2) Se non disponibile la prestazione il CUP deve indicare un’altra struttura nel territorio della stessa ASST; 3) I privati devono fornire tutte le prestazioni rispettando i medesimi tempi di attesa del pubblico, come previsto dalla normativa; 4) Le agende del sistema di prenotazione devono essere sempre aperte, sia nel pubblico che nel privato; 5) In caso di non rispetto dei tempi, garantire automaticamente la prestazione in intramoenia ( “libera professione”) senza oneri aggiuntivi per le persone; 6) Se la struttura cancella un appuntamento fissato dovrà proporre una nuova data, nei tempi di legge e nella stessa ASST; 7) Controllo sulle strutture sanitarie operanti con il SSN, dati disponibili a tutti. Sanzioni per chi gioca al “rubapaziente”; 8) Risolvere la carenza del personale non con più orari ma con più assunzioni non precarie.
DI MARCO (M5S): «IL CENTRODESTRA NUOCE GRAVEMENTE ALLA SALUTE»
Nicola Di Marco (Capogruppo M5S Lombardia): «Il centrodestra in Lombardia nuoce gravemente alla salute. Come i peggiori vizi, che nel tempo mostrano gli effetti più deleteri, oggi dopo trent’anni di malgoverno in cui ogni azione è stata pensata e messa in atto per distruggere il sistema sanitario pubblico e favorire il privato, la situazione è diventata insostenibile.
Prenotare una visita o un esame è impossibile per via delle infinite liste d’attesa. Le Case di comunità sono scatole vuote, senza personale, servizi e strumenti. Un quadro che mortifica quotidianamente l’eccellente lavoro dei professionisti della nostra sanità, il cui sforzo e la cui dedizione permette di andare oltre ai limiti di un sistema ormai allo sbando. Anarchia, come l’ha definita lo stesso Assessore Bertolaso.
Serve subito una svolta: taglio liste d’attesa rendendo immediatamente operativa l’agenda unica con sanzioni per gli operatori che non condividono slot e informazioni sulle prestazioni disponibili; basta nomine politiche nei ruoli apicali perché servono competenze non amici dei partiti; un’Agenzia della Tutela della Salute unica a livello Lombardo e il monitoraggio sull’utilizzo dei fondi PNRR e conseguente potenziamento dei servizi all’interno delle Case della comunità.
Fontana riconosca pubblicamente questi fallimenti e accolga le richieste di questa piazza» così il Consigliere regionale del Movimento Cinque Stelle, Nicola Di Marco, intervenuto nel corso della manifestazione organizzata da Medicina Democratica sotto il Palazzo di Regione Lombardia in difesa della sanità lombarda.
Redazione