ENTRA NEL VIVO LA MOSTRA “LO SGUARDO DELLA BORGHESIA”: OPEINING IL 13 MAGGIO A SPAZIO FASE DI ALZANO LOMBARDO

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(mi-lorenteggio.com) Alzano Lombardo, 3 maggio 2023 – Appuntamento dal 13 maggio al 7 giugno a Spazio FASE ad Alzano Lombardo (Bg) per una mostra d’arte dedicata ai ritratti e ai paesaggi realizzati dai pittori Giacomo Bosis ed Ernesto Piacentini. Le opere, provenienti da collezioni pubbliche e private, ma soprattutto dall’inedita collezione di Villa Belvedere, mettono l’accento sul ruolo della borghesia industriale a cavallo tra dei due secoli e sull’amore della famiglia Pesenti per il territorio. L’importante iniziativa è parte del progetto di rilancio di Alzano Lombardo, frutto del lavoro congiunto tra la Fondazione Giusi Pesenti Calvi – ETS, l’associazione di promozione culturale e ricreativa Pro Loco Alzano Lombardo e la Cooperativa Aeper.

È Spazio FASE (ex Cartiere Paolo Pigna) ad Alzano Lombardo (Bg) la location identificata dalla Fondazione Giusi Pesenti Calvi per ospitare “Lo sguardo della borghesia”, tra le numerose iniziative che scandiscono il progetto di promozione artistica e culturale “Tra corsi d’acqua, cattedrali di cemento e storie di carta. Alla scoperta dei tesori di famiglia”. L’esposizione, visitabile dal 13 maggio al 7 giugno, si connota come un viaggio tra ritratti e paesaggi realizzati dal pittore alzanese Giacomo Bosis, importante e celebre ritrattista dell’alta borghesia lombarda, e di Ernesto Piacentini, nato a Vaprio d’Adda ma alzanese di adozione, oltre alla presenza di altri importanti artisti dell’epoca. Le opere, provenienti dalla inedita collezione di Villa Belvedere – attuale sede della Fondazione Giusi Pesenti Calvi – e da altre collezioni pubbliche e private, danno voce agli interessi, al gusto e allo stile della nuova borghesia, di cui mettono in luce anche le ambizioni autocelebrative.

La mostra, che conta oltre quaranta opere ed è curata dallo storico dell’arte Sergio Rebora, si propone di presentare in chiave inedita la famiglia Pesenti, sottolineandone, oltre al ruolo svolto in chiave nazionale e locale sul piano industriale, economico e sociale, anche la passione per l’arte, l’architettura e la cultura, che si aggiungono all’impegno nel promuovere il bello come forma di appropriazione del territorio, dei suoi protagonisti, della sua storia e dei suoi ambienti. Una dichiarazione d’amore che vive nella suggestione dei dipinti, restaurati e custoditi come gioielli. Per la prima volta verranno riuniti i ritratti della famiglia, insieme a quelli, meno noti, della famiglia Pigna, cui i Pesenti si imparentano con il matrimonio tra Daniele e Giuseppina: una famiglia ritrovata, messa in mostra proprio in uno dei primi reparti a colonne progettati dall’ing. Cesare Pesenti all’alba del Novecento.

La rassegna d’arte è solo uno degli appuntamenti del calendario di “Tra corsi d’acqua, cattedrali di cemento e storie di carta. Alla scoperta dei tesori di famiglia” che, frutto del lavoro congiunto tra la Fondazione Giusi Pesenti Calvi – ETS, l’associazione di promozione culturale e ricreativa Pro Loco Alzano Lombardo e la Cooperativa Aeper, si propone di rilanciare le bellezze artistiche e territoriali di Alzano Lombardo, per favorirne la riappropriazione da parte della comunità. Scandito da 5 azioni, il progetto, oltre a mostre, prevede anche congressi tematici, reading teatrali, concerti e “salotti musicali”, percorsi di scoperta della natura e dei monumenti locali.

“In ognuna di queste iniziative, baricentrico è il ruolo svolto dalla famiglia Pesenti, interprete di una avventura industriale d’eccellenza ed emblema della prestigiosa tradizione del territorio, di cui si è fatta ambasciatrice anche fuori i confini d’Italia. “Lo sguardo della borghesia” vuole essere l’occasione per entrare in contatto diretto con il mondo del tempo, il gusto, gli usi e costumi, il paesaggio e le consuetudini espressi nei dipinti di due maestri che, essendo nati o vissuti ad Alzano, conoscevano i “tratti” dei personaggi locali e dei paesaggi. Ma non solo. Questa mostra, questo sguardo, rappresenta appieno lo spirito del nostro progetto teso a far riscoprire l’eredità culturale e ambientale di Alzano Lombardo, coinvolgendo attivamente la popolazione, a partire da quella più giovane, nella riappropriazione della propria identità e storia, tessendo relazioni e racconti nel tempo e nello spazio che facciano scoprire con occhi nuovi, più curiosi e consapevoli, il territorio, la sua storia, le vocazioni per il futuro”, commenta Mariangela Carlessi, Presidente della Fondazione Giusi Pesenti Calvi.

Anche questa esposizione, come tutti gli altri eventi parte del progetto vincitore del bando “Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023”, promosso da Fondazione Cariplo, Fondazione della Comunità Bergamasca e Fondazione della Comunità Bresciana, può contare sul patrocinio di “Bergamo Brescia 2023” e del Comune di Alzano Lombardo.

3 FONDAZIONI PER UN PROGETTO COMUNE

“Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023” vede il coinvolgimento attivo di Fondazione Cariplo insieme a Fondazione della Comunità Bergamasca e Fondazione della Comunità Bresciana. Le tre Fondazioni, partner istituzionali dell’iniziativa, hanno individuato attraverso un bando dedicato e un Comitato di valutazione congiunto 92 progetti provenienti dalle comunità di Bergamo e Brescia, sostenuti con un contributo complessivo di 3,5 milioni di euro. Si tratta di un ricco palinsesto di iniziative in grado di favorire la partecipazione dei cittadini, con una particolare attenzione alle fasce di popolazione con minori opportunità di fruizione culturale e agli abitanti delle aree del territorio più marginali e geograficamente più distanti dai due comuni capoluogo.

Di “Bergamo Brescia Capitale della Cultura 2023” interessa, più di quello che accade, ciò che resta. Per questo le Fondazioni di comunità non sono ‘sponsor’ di eventi o progetti, ma agiscono in alleanza con le istituzioni locali e del Terzo settore per promuovere – attraverso il metodo della co-progettazione – crescita culturale e sociale, benessere, sviluppo sostenibile e duraturo per le comunità, di cui sono un solido riferimento.

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