Innovazione e tradizione: il doppio volto dell’Italia

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Milano, 3 aprile 2023 – Negli ultimi anni abbiamo visto in Italia una crescita esponenziale di start-up, sovvenzionate anche da finanziamenti stanziati ad hoc per rendere l’Italia più competitiva sul fronte dell’innovazione.

L’esigenza di un Paese più moderno e in linea con gli standard europei è in verità un problema atavico che si è inasprito negli ultimi anni con le varie vicissitudini che ci sono state.

 Si è cercato il più possibile di fornire risposte innovative ai problemi reali con la digitalizzazione dei servizi, che ha toccato la pubblica amministrazione, il settore sanitario, ma anche quello logistico e ristorativo.

Oggi sempre più italiani si ritrovano a fare la spesa tramite app, a prenotare visite mediche online e c’è un occhio di riguardo anche verso le scelte ecosostenibili. Si pensi alle comunità energetiche, che vedono l’aggregazione di più cittadini, imprese ed enti che decidono di costruire impianti fotovoltaici per produrre ma anche condividere energia. Il beneficio è dell’ambiente, ma anche economico per chi ne prende parte.

Insomma, l’Italia guarda al futuro, ma attenzione perché dall’altra parte c’è invece un recupero del passato. Basti pensare alla quantità di giovani che negli ultimi anni hanno deciso di riscoprire gli antichi mestieri.

Il valore della lavorazione artigianale ritorna in auge in molti contesti, da Nord a Sud. Stando ad una indagine effettuata da Espresso Communication per Cameo Italiano tra le figure più richieste nelle imprese italiane ritroviamo sicuramente il conciatore di pelli e il liutaio, che si occupa di restaurare violini e violoncelli. Molto ricercati sono anche ricamatrici e ricamatori a mano, così come l’artigiano che lavora la paglia o il bombonierista.

Si tratta di un ritorno alla manualità, ma anche ad una riscoperta di tecniche tradizionali che hanno ancora tanto da regalare alla nostra società. Nel mezzo, fra tradizione e innovazione, ci sono mestieri che invece preservano lo spirito originario, ma si aggiornano per fornire servizi sempre più specializzati.

È il caso delle imprese funebri, che si sono sapute adeguare alle nuove esigenze dei cittadini. Per esempio, con case sempre più piccole è spesso difficile accogliere nello spazio domestico chi desidera lasciare un saluto al defunto. Ecco allora che sono nate le case funerarie, come quella resa disponibile dalle Pompe funebri Luoni a Legnano. Lo spazio è realizzato proprio per dare ai cari del defunto l’opportunità di rendergli omaggio in un luogo tranquillo.

Insomma, questo è proprio l’esempio lampante di come l’Italia riesca a guardare al futuro rimanendo, però, ancorata ai suoi valori fondanti che, a dispetto di tutto quanto può e deve ancora migliorare, si basano spesso su solidarietà e condivisione.

L. M.

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