Politiche dei tempi: la Città metropolitana di Milano protagonista in Europa

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L’ente di area vasta partecipa con le sue buone pratiche a “Time4all”,
progetto europeo per la promozione del diritto al tempo

(mi-lorenteggio.com) Milano, 27 febbraio 2023. La Città metropolitana di Milano partecipa al Progetto europeo per la diffusione delle politiche sui tempi nelle municipalità comunitarie. L’ente di area vasta è, infatti, tra i numerosi partner di “Time4All”, progetto riconosciuto dal programma CERV (Citizens, Equality, Rights and Values) della Commissione europea, che ha preso il via lo scorso 21 febbraio nella sala consiliare di Bergamo, Comune capofila.
L’obiettivo comune a partner italiani ed europei (oltre alla Città metropolitana, infatti, sono
coinvolte venti organizzazioni unite dalla Rete dei tempi, che rappresentano municipalità,
metropoli e regioni d’Italia, Francia, Austria, Germania, Belgio e Grecia) è sviluppare
innovative politiche sui tempi e garantire il diritto al tempo per tutte le cittadine e i
cittadini.

Il principio di partenza condiviso è che una migliore organizzazione del tempo migliora il
benessere, l’uguaglianza, la produttività e la sostenibilità, aumentando la partecipazione e la
consapevolezza civica. Promuovere una nuova organizzazione del tempo, quindi, significa per le istituzioni rispondere ad una esigenza diffusa della cittadinanza, emersa con forza negli
ultimi anni, basata sull’esigenza di una vita più sostenibile e su una nuova relazione tra lavoro
retribuito, attività di cura non pagate e vita privata.
La dimensione locale e metropolitana è stata ritenuta come quella ideale per attuare questo
progetto, perché è proprio in queste aree che le persone vivono le loro routine quotidiane, e ì
può, di conseguenza, fare la differenza e agire concretamente.
Le municipalità europee sono pioniere nel promuovere nuove politiche sulla gestione del
tempo: nel 2008 fu creato il Time Network. Ora il “Time4All” vuole espandere e intensificare la cooperazione e lo scambio di esperienze tra città e aree metropolitane, favorire lo sviluppo di nuove politiche tra le municipalità europee che contribuiscano a costruire una vera e propria narrazione comunitaria, coinvolgendo direttamente i cittadini nella definizione delle politiche stesse. Il progetto, della durata di due anni (2023-2024) punta a coinvolgere 1700 partecipanti, in particolare donne e giovani, le categorie che principalmente subiscono le conseguenze della scarsità di tempo disponibile.
Il prossimo appuntamento del progetto si terrà a Bolzano, Capitale mondiale delle politichedel tempo 2023, nel mese di maggio. In agenda anche eventi annuali, come la Time use Week (16-20 ottobre 2023) a Barcellona, e periodici momenti di scambio di buone pratiche tra organizzazioni, cui seguiranno report e pubblicazioni, oltre a laboratori e campus per i partner.
Il network apre le sue porte anche a nuovi partner internazionali.

Il ruolo della Città metropolitana di Milano
La Città metropolitana di Milano, da diversi anni, attua importanti pratiche di conciliazione dei
tempi a disposizioni di lavoratori e lavoratrici. Orario flessibile, smart working già prima del
covid e altre formule che consentono ai dipendenti e alle dipendenti di gestire al meglio i tempi
del lavoro e i tempi della cura familiare. Proprio Queste buone pratiche, collaudate all’interno
dell’ente di area vasta, saranno portate come contributo al network.

E’ con orgoglio è soddisfazione che partecipiamo a questo importante progetto europeo
spiega il Direttore e Segretario Generale, Antonio Sebastiano PurcaroSiamo orgogliosi di poter dare un contributo fattivo, portando all’attenzione dei partner europei le azioni concrete che, da anni, sono realtà all’interno del nostro ente, con l’obiettivo di favorire la conciliazione dei tempi e migliorare la qualità della vita di lavoratori e lavoratrici. Siamo convinti che queste best practices portino benefici non solo al singolo individuo, ma anche al team di lavoro e, quindi, alla collettività. Siamo entusiasti di mettere in circolo la nostra esperienza e di ascoltare quelle dei partner, convinti che dal confronto si possano trarre utili accorgimenti per crescere, sempre di più, insieme”.

V.A.

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