(mi-lorenteggio.com) Milano, 27 gennaio 2023 – Il Ponte Atlantico di Milano – Forum per la difesa della democrazia in Europa, nato per unire e rappresentare un argine politico ad ogni prevaricazione autocratica, sovranista, illiberale – organizza una manifestazione per la democrazia e la libertà domenica 29 gennaio a Milano, a partire dalle ore 15.00.
Una marcia compatta, che unisce cittadini cristiani, ebrei, musulmani e laici e al contempo italiani, ucraini e iraniani, insieme a membri delle minoranze sessuali LGBT, per richiedere con decisione la pace a Kyiv e per l’affermazione della democrazia da Mosca a Teheran.
Punto di partenza della manifestazione alle ore 15.00, simbolicamente il Giardino dei Giusti, da cui inizierà la marcia pacifica fino al consolato iraniano e poi a quello russo, per chiedere giustizia, coesistenza e democrazia. Un gesto simbolico, che vuole inoltre farsi portavoce di una vera e propria denuncia nei confronti di Iran e Russia come Paesi sempre più omofobi e nemici della pacifica convivenza anche tra i loro stessi cittadini.
Le tre tappe saranno così onorate:
1) Partenza dal Giardino dei Giusti dove insieme al direttore del Museo della Brigata Ebraica Davide Riccardo Romano si visiteranno e ricorderanno le figure di dissidenti ucraini, russi e iraniani come Vasilij Semënovič Grossman (scrittore ebreo ucraino, dissidente contro il regime sovietico), Andrej Dmitrievič Sacharov (scienziato ebreo russo, dissidente del regime sovietico e Nobel Per la Pace), Anna Politkovskaja (giornalista russa di origine ucraina, uccisa dal regime di Putin) e Neda Salehi Agha-Soltan (studentessa iraniana uccisa nel 2009 dal regime degli ayatollah perché manifestava senza velo contro i brogli elettorali).
2) Seconda tappa al consolato iraniano, dove si ascolterà un rappresentante della dissidenza iraniana e Marco Arlati membro della segreteria nazionale dell’Arcigay. Qui verrà depositata la foto di Mahsa Amini (uccisa dalla polizia che l’aveva arrestata perché non portava correttamente l’hijab) in ricordo dei tanti giovani iraniani uccisi dal regime degli Ayatollah. Un minuto di raccoglimento sarà dedicato alle iraniane e agli iraniani che ancora oggi manifestano per la libertà e la democrazia a Teheran.
3) Infine, si concluderà la marcia davanti al consolato russo, dove sarà depositata la foto di bambini ucraini per ricordare come a migliaia, sono stati rapiti da Putin e sono tuttora in Russia. Questa sarà occasione per ascoltare i politici presenti portare un saluto. In chiusura della manifestazione, poi, la parola sarà lasciata agli interventi dei rappresentanti della comunità ucraina, come Kateryna Sadilova e la giornalista italo-russa Anna Zafesova che porteranno le testimonianze legate ai crimini di guerra che si consumano in Ucraina.
Il Ponte Atlantico è il Forum per la difesa della democrazia in Europa, nato per unire e rappresentare un argine politico ad ogni prevaricazione autocratica, sovranista, illiberale. È stato fondato dal direttore del Museo della Brigata Ebraica insieme al Comitato Ventotene, l’Istituto Liberale, l’associazione Piero Capone, l’associazione Italia-Ucraina Maidan, l’associazione Pro Israele, la Buona Destra della Lombardia, Più Europa Milano e a singoli aderenti. A questa marcia si sono aggiunti rappresentanti del Consiglio di transizione dell’Iran, dell’Arci Gay lombarda e di Azione e dei Radicali di Milano.
Tutti i cittadini che si riconoscono nel diritto alla libertà di opinione e nella democrazia sono benvenuti. Questa manifestazione vuole unire ebrei, cristiani, musulmani e laici contro l’alleanza militare russo-iraniana che nel 2022 ha mostrato il proprio volto peggiore con l’aggressione e l’oppressione sanguinaria al popolo ucraino e a quello iraniano.