Si partirà con la gestione di un ospedale de Il Cairo
(mi-lorenteggio.com) Il Cairo, 22 gennaio 2023 – Firmato oggi a Il Cairo, il Memorandum of Understanding (MOU) tra il Ministero della Salute e della Popolazione egiziano, GKSD Investment Holding e Gruppo San Donato, leader della sanità italiana. Presenti alla firma, il Ministro della Salute e della Popolazione egiziano, Khaled Abdel Ghaffar, il Ministro degli Affari Esteri italiano, Antonio Tajani, la Commissaria per le Infrastrutture e l’Energia della Commissione dell’Unione Africana, Amani Abou-Zeid, il Presidente di GKSD Investment Holding e Vice Presidente del Gruppo San Donato, Kamel Ghribi, il Vice Presidente del Gruppo San Donato e Vice Presidente di GKSD Investment Holding, Paolo Rotelli e l’Ambasciatore italiano in Egitto, Michele Quaroni.
Il Memorandum of Understanding ha l’obiettivo di rafforzare i rapporti di partnership tra le parti, in una prospettiva di lungo periodo, nella gestione di ospedali egiziani, nello sviluppo di Smart Clinic – grazie agli investimenti di GKSD Investment Holding e del Gruppo San Donato – e nella formazione di professionisti sanitari locali, attraverso corsi e programmi di scambio.
La collaborazione sarà determinante per rafforzare la qualità delle cure destinate alla popolazione egiziana e l’innovazione tecnologica negli ambiti clinici ad alta specializzazione. Il protocollo d’intesa prevede inoltre consulenza e supporto strategico per implementare la trasformazione del servizio sanitario egiziano e promuovere la realizzazione di progetti strategici che adeguino l’offerta sanitaria, ad oggi sottodimensionata rispetto all’effettivo fabbisogno della popolazione. Si partirà con la gestione dell’ospedale Sheikh Zayed, uno dei principali istituti sanitari locali.
L’accordo è il frutto dell’intensa collaborazione, già attiva, tra il Ministero della Salute e della Popolazione Egiziano, GKSD Investment Holding e Gruppo San Donato, che vede da anni il supporto in alcune specialità cliniche fondamentali, come la Cardiologia e la Cardiochirurgia pediatrica, ma anche la formazione del personale sanitario e i programmi di scambio tra professionisti italiani ed egiziani.
Inoltre, nel capoluogo egiziano, da più di 30 anni è attiva l’Associazione Bambini Cardiopatici nel Mondo, presieduta dal professor Alessandro Frigiola, direttore dell’area Cardiochirurgica pediatrica presso l’IRCCS Policlinico San Donato. Il programma di cooperazione ha registrato grandi successi: l’IRCCS Policlinico San Donato ha concluso in Egitto circa 60 missioni operatorie e ha coinvolto in lunghi periodi di training oltre 120 medici egiziani, specializzati in cardiologia e cardiochirurgia pediatrica e neonatale, con l’obiettivo di renderli autonomi nel trattamento delle cardiopatie di bambini al di sopra dell’anno di vita.
Attualmente, è in corso una collaborazione continuativa con i 4 Centri di Cardiologia e Cardiochirurgia pediatrica del Paese: il Kasr El Eini’s Hospital, il Children’s Hospital Abou Elreesh, il National Heart Institute e il Police Hospital.
“Con il MOU, che firmiamo oggi, vogliamo contribuire a costruire un sistema sanitario forte, che potrà soddisfare le necessità dei pazienti e migliorare il benessere degli egiziani e delle future generazioni. Vogliamo anche dimostrare al mondo come, attraverso la sanità, possiamo abbattere le barriere che ci dividono, creare valore e costruire legami solidi tra le nazioni”, così ha commentato Kamel Ghribi, dopo la firma del MOU.
“L’Italia possiede tra i migliori sistemi sanitari pubblici al mondo e l’erogazione di prestazioni gratuite sia da ospedali pubblici sia da ospedali privati convenzionati, efficienti e di altissima qualità, è una delle pietre angolari di esso. Il nostro obiettivo è far riconoscere le nostre competenze sanitarie con i fatti, direttamente nelle strutture egiziane, aiutando così il Paese a consolidare il proprio sistema sanitario e a preparare il futuro della medicina insieme. Crediamo molto in questa collaborazione perché abbiamo esperienze diverse ma di pari merito e la dialettica è alla base della ricerca scientifica, che a sua volta è la base del progresso della medicina”, ha sottolineato Paolo Rotelli durante l’incontro.
Redazione