Giussano. Piazza San Giacomo: indagini tecniche sullo stato del Caseggiato colonico Mazenta

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Obiettivo del Comune comprendere il livello di consistenza strutturale dell’edificio

(mi-lorenteggio.com) Giussano, 27 maggio 2022. L’obiettivo del Comune è quello di fotografare lo stato attuale dell’edificio, analizzando il degrado e la consistenza della struttura attraverso indagini in grado di rilasciare una diagnosi puntuale relativa a fondamenta, mura portanti, finiture ed elementi di pregio artistico e storico. Una ricerca al termine della quale si valuterà, in accordo con la Soprintendenza ai Beni culturali, quale destinazione prevedere per il Caseggiato colonico Mazenta di Piazza San Giacomo.

L’Amministrazione Comunale di Giussano ha stanziato le risorse necessarie per l’affidamento di un incarico di verifiche di prediagnosi per l’eventuale recupero del caseggiato colonico Mazenta, bene dichiarato di interesse storico il 24 ottobre 2016 con decreto del Segretario Regionale del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, e come tale sottoposto alle disposizioni di tutela del Codice dei beni culturali e del paesaggio.

La verifica di interesse culturale era stata avviata su istanza del Comune di Giussano, proprietario dell’immobile dal 2014. Oggi, anche alla luce della situazione in cui versa parte dell’edificio, il Comune ha deciso di attivare nuove indagini in modo tale da verificare l’attuale vincolo e optare conseguentemente per la destinazione più opportuna dell’immobile, in un’ottica di generale riqualificazione dell’area.

Attualmente, l’edificio è inagibile ed è stato messo in sicurezza: gli ingressi e le aperture al piano terra sono sbarrate ed è stata messa in opera una delimitazione del perimetro dell’immobile verso Piazza San Giacomo in cui è presente la porzione diroccata.

Come Amministrazione Comunale, abbiamo scelto di richiedere ad un professionista un ulteriore approfondimento su un edificio situato in una posizione strategica del nostro Centro storico – afferma Felice Pozzi, assessore con delega all’UrbanisticaProseguendo nel costante dialogo con la Soprintendenza, desideriamo comprendere se l’interesse storico affermato nel 2016 sia ancora attuale. Sulla base di questo riscontro, il Comune potrà avviare l’iter per il recupero dell’edificio o per una sostanziale modifica dell’area prospiciente Piazza San Giacomo”.  

L’incarico che il Comune assegnerà prevede l’elaborazione di un progetto di analisi del degrado dell’edificio, con saggi stratigrafici per verificarne lo stato di consistenza dal punto di vista strutturale. Verrà anche verificata la struttura verticale ed orizzontale originaria e le modifiche intervenute successivamente. Infine, verrà verificata l’esistenza di eventuali antiche decorazioni, esaminando le caratteristiche delle finiture superficiali così da stabilirne la sequenza.

Sulla base dei contenuti che emergeranno dai saggi e dalle indagini eseguite, verrà chiesto al professionista incaricato di fornire un’interpretazione dei dati rilevati da sottoporre al parere della Soprintendenza – aggiunge l’assessore Pozzi – Anche attraverso questo passaggio, dimostriamo nei fatti di voler progettare un nuovo volto urbanistico per il nostro Cento città: una visione a medio-lungo termine che permetterà all’Amministrazione Comunale di migliorare uno degli asset principali del proprio territorio”.

LA STORIA

Il caseggiato è situato in piazza San Giacomo, nei pressi di Villa Mazenta e del Casone, l’antico palazzo comunale. Risulta già presente nel Catasto Teresiano del 1722, accanto alla chiesa di San Giacomo (demolita alla fine degli anni Trenta del secolo scorso).

È probabile che la sua origine risulti coeva, o di poco successiva, all’elevazione di Villa Mazenta su progetto dell’architetto Pellegrino Tibaldi (già architetto della fabbrica del Duomo), realizzato nei primi decenni del ‘600 per volere di Giovanni Battista Giussani.

Successivamente la proprietà è stata trasferita alla famiglia Mazenta che, nel 1873, sottoscrive una convenzione con il Comune di Giussano per la delimitazione della piazza, nella quale il caseggiato è citato come pertinenza della villa patrizia.

V.A.

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