Milano, 29 aprile 2022 – Far tornare Milano al livello delle maggiori città europee per occupazione, qualità del lavoro, sviluppo economico, attrattività e crescita dei talenti ma anche tutela dei diritti, in particolare delle donne e dei giovani, e modalità di lavoro innovative.
È questo il piano al centro del Patto per il Lavoro firmato questo pomeriggio a Palazzo Marino da Governo, Comune di Milano, Assolombarda, Camera di Commercio Milano Monza Brianza e Lodi, Confcommercio, Afol Metropolitana, Città Metropolitana di Milano, CGIL, CISL e UIL.
Un Patto, e non un mero atto, destinato alla realizzazione di azioni concrete che lascino una impronta sulla città. Tra queste alcune sono già state delineate: la realizzazione di sportelli per il lavoro fisici e in digitale diffusi sul territorio e in luoghi non convenzionali, inseriti nel progetto della città policentrica in 15 minuti; la formazione permanente e continua e nella fase transizionale del lavoro; la creazione di opportunità di rilancio per i più fragili; il rafforzamento dell’orientamento scolastico sia verso il mondo delle università sia della formazione professionale tecnica superiore; la promozione della cultura della legalità e della sicurezza e della salute nei luoghi di lavoro. Tra le prime ad essere realizzata dal Comune di Milano ci sarà la premialità nei bandi di gara pubblici per le aziende con certificazione di pari opportunita’.
Il Patto è frutto di quattro mesi di incontri organizzati dal Comune di Milano che ha raccolto e tradotto in 70 azioni le proposte giunte dal mondo imprenditoriale e delle attività produttive, dai sindacati, dalle università, dalle associazioni di categoria, ma anche di gruppi di cittadini che hanno risposto all’invito del Comune a mandare le proprie idee. Il tavolo dei partecipanti al Patto si riunirà ogni tre mesi per fare il punto sui risultati e i nuovi passi da compiere.
Il documento firmato oggi è il risultato di un percorso partecipato che ha consentito di individuare obiettivi strategici condivisi e progettualità capaci di promuovere economia e sviluppo. Si tratta di un Patto e non di un atto, un punto di partenza per costruire una Milano del lavoro capace di adattarsi continuamente alla realtà economica e sociale attraverso progettualità nuove e inedite. L’accordo sottoscritto oggi sancisce infine il rafforzamento del legame tra le parti sociali che condividono la necessità di individuare le sfide e il modello di città che si intende costruire.
https://consentcdn.cookiebot.com/sdk/bc-v4.min.htmlPOLITICHE PER IL LAVORO. COMUNE DI MILANO REGISTA DI UN’ALLEANZA STRATEGICA PER LA CITTÀ – CON ALLEGATODaComunicazione Ufficio Stampa <comunicazione.ufficiostampa@comune.milano.it>Aredazione@mi-lorenteggio.comDatavenerdì 29 aprile 2022 – 18:22
POLITICHE PER IL LAVORO. COMUNE DI MILANO REGISTA DI UN’ALLEANZA STRATEGICA PER LA CITTÀ
Firmato oggi a Palazzo Marino il Patto per il Lavoro
In allegato il testo del Patto per il Lavoro
Milano, 29 aprile 2022 – Far tornare Milano al livello delle maggiori città europee per occupazione, qualità del lavoro, sviluppo economico, attrattività e crescita dei talenti ma anche tutela dei diritti, in particolare delle donne e dei giovani, e modalità di lavoro innovative.
È questo il piano al centro del Patto per il Lavoro firmato questo pomeriggio a Palazzo Marino da Governo, Comune di Milano, Assolombarda, Camera di Commercio Milano Monza Brianza e Lodi, Confcommercio, Afol Metropolitana, Città Metropolitana di Milano, CGIL, CISL e UIL.
Un Patto, e non un mero atto, destinato alla realizzazione di azioni concrete che lascino una impronta sulla città. Tra queste alcune sono già state delineate: la realizzazione di sportelli per il lavoro fisici e in digitale diffusi sul territorio e in luoghi non convenzionali, inseriti nel progetto della città policentrica in 15 minuti; la formazione permanente e continua e nella fase transizionale del lavoro; la creazione di opportunità di rilancio per i più fragili; il rafforzamento dell’orientamento scolastico sia verso il mondo delle università sia della formazione professionale tecnica superiore; la promozione della cultura della legalità e della sicurezza e della salute nei luoghi di lavoro. Tra le prime ad essere realizzata dal Comune di Milano ci sarà la premialità nei bandi di gara pubblici per le aziende con certificazione di pari opportunità.
Il Patto è frutto di quattro mesi di incontri organizzati dal Comune di Milano che ha raccolto e tradotto in 70 azioni le proposte giunte dal mondo imprenditoriale e delle attività produttive, dai sindacati, dalle università, dalle associazioni di categoria, ma anche di gruppi di cittadini che hanno risposto all’invito del Comune a mandare le proprie idee. Il tavolo dei partecipanti al Patto si riunirà ogni tre mesi per fare il punto sui risultati e i nuovi passi da compiere.
Il documento firmato oggi è il risultato di un percorso partecipato che ha consentito di individuare obiettivi strategici condivisi e progettualità capaci di promuovere economia e sviluppo. Si tratta di un Patto e non di un atto, un punto di partenza per costruire una Milano del lavoro capace di adattarsi continuamente alla realtà economica e sociale attraverso progettualità nuove e inedite. L’accordo sottoscritto oggi sancisce infine il rafforzamento del legame tra le parti sociali che condividono la necessità di individuare le sfide e il modello di città che si intende costruire.
Quattro linee strategiche:
1. Milano, città della formazione: investire in educazione, istruzione, formazione per generare risposte di qualità all’esigenze delle imprese, per conciliare vita e lavoro, per superare le disuguaglianze in ingresso e in uscita e favorire l’inclusività: servizi infanzia, orientamento, formazione civica, valorizzazione della formazione tecnica, professionale e scientifica; ricomporre la filiera formativa e allinearla rispetto agli attuali fabbisogni del mercato del lavoro;
2. Milano, città delle opportunità: smart working, economia urbana, imprenditoria e micro-imprenditoria attrattività dei talenti, del turismo, olimpiadi, start up innovative etc.; ridurre il mismatch tra domanda e offerta di lavoro, migliorare livelli occupazionali e sviluppo economico;
3. Milano, città del buon lavoro: sostegno, promozione e diffusione di un lavoro rispettoso delle leggi e delle parti normative ed economiche dei CCNL firmati dalle organizzazioni sindacali comparativamente più rappresentative, cultura della legalità e della sicurezza sul lavoro, protocolli Expo, osservatorio occupazionale;
4. Milano, città del rilancio: sostenere le persone che perdono il lavoro e non lasciarle sole nel momento di transizione; sostenere il ruolo attivo delle donne e i giovani, rendendo flessibili gli strumenti per la loro formazione e riqualificazione; attivare i milanesi per il contributo al bene comune; proporre forme di sostegno anche al mondo dell’economia carceraria.
La firma del Patto per il Lavoro giunge al termine di una due giorni ricca di incontri iniziata ieri con una intensa giornata di dibattiti e approfondimenti. Questa mattina invece, in una Sala Alessi totalmente trasformata con cinque monitor interattivi è stato il momento del racconto e delle idee: su un grande palco al centro della sala sono saliti 15 protagonisti della vita produttiva, accademica e professionale di Milano che hanno raccontato la propria esperienza lavorativa e la visione di città maturata nei rispettivi contesti: Carlo Capasa Presidente (Camera nazionale della Moda), Carlo Cracco (chef e imprenditore), Alessandro Scandurra (titolare di uno studio di architettura), Maria Porro (Presidente Salone del Mobile), Lara Carrese (Fondazione Milano – Cortina 2026), Enrico Pazzali (Presidente Fondazione Fiera Milano), Ferruccio Resta (Rettore Politecnico di Milano), Luciano Balbo (Presidente di OltreVenture), Alessandra Poggiani (Director of Administration Human Technopole), Sergio Urbani (Direttore generale Fondazione Cariplo), Rossella Sacco (Portavoce Forum Terzo Settore), Pierluigi Monceri (Direttore Regionale di Intesa Sanpaolo), Mauro Orso (Startupper fondatore de Glipsicologi online), Caterina Sarfatti (Director Inclusive Climate Action C-40 Cities) e Raffaele Terrone (CFO Scalapay.
DICHIARAZIONI DEI PARTNERS FIRMATARI
Massimo Bonini – Segretario CGIL
“La firma del Patto è importante perché nasce dalla consapevolezza che l’area milanese offre grandi opportunità ma anche profonde disuguaglianze che rischiano di aumentare a seguito dei cambiamenti d’innovazione che attraverseranno il mondo del lavoro nei prossimi anni. Il patto ha tra gli obbiettivi la qualità del lavoro, la cultura della legalità e il rispetto dei contratti nazionali; temi che, come CGIL, abbiamo più volte posto all’attenzione pubblica. Con questa firma, si compie un primo passo fatto di azioni concrete che dovranno essere monitorate ed eventualmente adeguate ai cambiamenti che potrebbero avvenire in futuro
Maurizio del Conte – Presidente Afol Metropolitano
“La parola chiave è collegare la formazione al lavoro, per fare di Milano la capitale del lavoro di qualità. Vogliamo realizzare politiche attive sempre più connesse con la formazione professionale. Il patto per il lavoro nasce con il Comune di Milano, le parti sociali e gli stakeholder del territorio perché solo attraverso un dialogo costante tra le parti si realizza un ecosistema che valorizza il capitale umano e promuove il lavoro di qualità”.
Carlo Gerla – Segretario Generale Cisl
“La firma di questo Patto, fortemente voluto da Cgil, Cisl e Uil, è un risultato importante che ci carica di responsabilità. Frutto di dieci mesi di discussione, è finalizzato a dare un sostegno concreto alle persone in difficoltà o che devono consolidare le proprie competenze per entrare nel mercato del lavoro e rimanerci stabilmente. Oggi è fondamentale operare insieme – sindacati, imprese, istituzioni -, come in un cantiere riformatore, per dare risposte ai problemi della buona occupazione, sociali e dello sviluppo sostenibile”.
Danilo Margaritella – Segretario Generale Uil
“Oggi a Milano si firma un patto importante per il lavoro. Si tratta di qualcosa che nasce dall’impegno di tutte le forze in campo per rilanciare e stabilizzare il lavoro. E questo patto per il lavoro di Milano vede al centro il buon lavoro. Con buon lavoro intendiamo davvero dare opportunità di ingresso ai giovani così come l’accesso e la permanenza delle donne nel mercato del lavoro. E tutto questo con l’obiettivo di passare dalla occupabilità a una vera buona occupazione per tutti”.
Carlo Sangalli – Presidente di Camera di Commercio di Milano, Monza Brianza e Lodi e di Confcommercio
“La nuova normalità di Milano post Covid parte dal rilancio dell’occupazione attraverso il Patto per il Lavoro. L’obiettivo è rimettere pienamente in moto la città con uno smart working più flessibile e incentivi per le imprese e i lavoratori. E in questo senso il Patto per il Lavoro – con il gioco di squadra tra istituzioni e sistema imprenditoriale – può rappresentare un esempio per tutto il nostro Paese”.
Alessandro Spada – Presidente di Assolombarda
“La firma del Patto per il lavoro rappresenta la prima tappa di un percorso volto a rilanciare l’occupazione e l’attrattività della città di Milano attraverso un progetto, in pieno stile ambrosiano, condiviso da tutti gli stakeholders del territorio, da pubblico e privato, dai sindacati e dalle imprese. Il Patto, attraverso un lavoro di squadra basato sul confronto e la condivisione d’intenti, si pone l’obiettivo di raggiungere il traguardo più sfidante: promuovere un mercato del lavoro intelligente e innovativo per rispondere con grande reattività e velocità alle sfide che ci attendono. Assolombarda è pronta a fare la sua parte, nella convinzione che un mercato del lavoro efficiente sia una condizione fondamentale per supportare la competitività delle nostre imprese e dare slancio alla crescita della città di Milano”.
Redazione