“Memoria è Libertà”: nasce il nuovo progetto sui luoghi della Resistenza a Rho

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L’Amministrazione comunale e l’ANPI Rho insieme per ricordare la storia attraverso delle targhe informative. Per il 25 Aprile la posa delle prime 7 targhe.

(mi-lorenteggoo.com) Rho, 21 aprile 2022 – Una targa informativa per ogni luogo della Resistenza rhodense per creare un simbolico percorso storico rivolto alle nuove generazioni: questo il nuovo progetto “Memoria è Libertà” deciso dall’Amministrazione comunale insieme all’ANPI di Rho.

“La memoria della storia di Rho e in particolar modo quella della Resistenza riveste la massima importanza.
Per mantenere vivi e divulgare i valori della Resistenza e dell’antifascismo sono necessari però anche elementi concreti e reali, che permettano alle nuove generazioni di vedere e “toccare con mano” i luoghi dove uomini e donne hanno lottato per i principi di giustizia, libertà e democrazia e di collegarli alla propria vita.– afferma il Sindaco Andrea Orlandi – Il progetto “Memoria è Libertà” con le sue targhe informative risponde a pieno all’obiettivo di ricordare e di consegnare alle nuove generazioni un pezzo di storia. Ringrazio l’ANPI Rho per la sua attività nel divulgare questa parte della nostra storia, di cui tutti noi dobbiamo andare fieri ed esserne orgogliosi”.

“Ho curato personalmente il progetto che mi ha coinvolto e appassionato – commenta il Vice Sindaco e Assessore alla Comunicazione, Partecipazione e cittadinanza attiva Maria Rita Vergani -Il senso è racchiuso nella sua stessa denominazione: Memoria è Libertà. La conoscenza, le informazioni, la memoria storica sono fondamentali per una valutazione critica dei fatti avvenuti e quindi per il pensiero libero di ognuno di noi. È stato emozionante individuare i luoghi che hanno fatto la storia di Rho e dare loro dignità e riconoscimento. Dietro a ognuno di loro ci sono persone, parenti, amici o conoscenti, che negli anni ci hanno lasciato, ma che ci hanno però passato il testimone della libertà e della democrazia. Spetta a noi tenerlo ben stretto e passarlo a nostra volta alle nuove generazioni.”

“Il fine del progetto “Memoria e Libertà” è di identificare, con l’apposizione di targhe esplicative, i luoghi simbolo della Resistenza antifascista e, di converso, dell’occupazione tedesca. Tali targhe, al pari delle “Pietre d’inciampo” sono segni che vogliamo disseminare nella città per tenere viva una memoria incancellabile, consci che memoria è libertà” queste le parole del presidente ANPI di Rho, Mario Anzani.

Il progetto “Memoria è Libertà” è destinato a tutti i cittadini, ma soprattutto alle scuole come potenziale proposta didattica per far comprendere i valori della Resistenza e della Costituzione italiana, attraverso un’attività articolata che preveda visite ai luoghi simbolo della Resistenza rhodense.

In occasione del 25 Aprile 2022 saranno posate le prime 7 targhe, di cui tre saranno svelate in quanto sul percorso del corteo:
• Il Municipio, piazza Visconti
• La Stazione, piazza Libertà
• Il Circolo Ferrovieri, via Garibaldi
• La tipografia partigiana, via Garibaldi
• La Casa del Fascio, via Martiri della Libertà
• Il Collegio degli Oblati, corso Europa
• Ex scuole Elementari, via De Amicis

Il progetto continuerà nei prossimi anni con la realizzazione di ulteriori targhe che individuino i luoghi collegati alla Resistenza, in modo da completare un percorso storico della Resistenza.

Testi delle targhe

Il Municipio, piazza Visconti
La Resistenza rigenera la democrazia

Il 28 aprile 1945, risolta senza spargimento di sangue l’occupazione tedesca, il Comitato di Liberazione di Rho nominò una nuova amministrazione comunale, rappresentativa di tutte le forze democratiche che avevano condotto la lotta contro il regime fascista.
Con il Sindaco Giovanni Del Bo e il Vicesindaco Umberto Pellegrini,
sette amministratori furono incaricati di restituire ai cittadini le
istituzioni e i servizi che la dittatura e la guerra avevano loro negato.

La Stazione di Rho
Ogni Stazione scrive la sua Storia

Dopo il 1945 la Piazza Stazione fu rinominata Piazza Libertà.
Durante la Resistenza molti Rhodensi partirono da qui per raggiungere i partigiani sulle Prealpi lombarde. Nel settembre 1944 qui arrivò da Milano Giovanni Pesce – il comandante Visone – per organizzare anche
a Rho squadre e azioni di lotta.

Il Circolo Ferrovieri
Il Lavoro non si piega alla dittatura
Qui una piccola cooperativa frequentata da personale delle Ferrovie, di fede socialista e forte coscienza sindacale, fu punto di riferimento prima e durante la Resistenza. Il Comitato di Liberazione Nazionale
locale, sotto la guida di Agostino Casati, decise qui nella notte tra 25 e 26 aprile 1945 le azioni contro i presìdi tedeschi e fascisti ancora attivi a Rho.

La Tipografia Partigiana
La Resistenza senza fucile
In questo cortile nei mesi della Resistenza (settembre 1943 -aprile 1945) la tipografia di Aldo Pravettoni produceva materiali di propaganda e
falsificava documenti utili alla lotta partigiana.
Alla loro distribuzione provvedevano diverse donne, come Renata Favinie Rosina Boniforti.
Senza armi, scelsero di rischiare di persona per la libertà di tutti.

La Casa del Fascio
Dolore e coraggio più forti della violenza
La Casa del Fascio era il quartier generale del regime a Rho.
Nei sotterranei-prigione gli oppositori subivano interrogatori e torture.
Ne

i pressi furono colpite o giustiziate alcune vittime rhodensi della Resistenza. Tra loro Giovanni Annoni e Rodolfo Canegrati, e i giovani Alfonso Chiminello, Alvaro Negri, Pasquale Perfetti, Luigi Zucca, poi fucilati a Robecchetto sul Naviglio; con loro Cesare Belloni, che sopravvisse.

Il Collegio degli Oblati
Solidarietà fa rima con libertà

Il Collegio degli Oblati fu una delle realtà ecclesiali che nei mesi della
Resistenza (settembre 1943 – aprile 1945) offrirono appoggio segreto
ai comandanti partigiani del Comitato di Liberazione Nazionale Alta
Italia, costituito da forze di diverso orientamento politico. La sacrestia
nascondeva una potente ricetrasmittente che consentiva il contatto con
le forze alleate. Giuseppe Restelli teneva i collegamenti locali.

Le ex scuole elementari
Rho libera!

Durante i mesi della II guerra mondiale qui, all’ingresso delle scuole
elementari, i militari tedeschi avevano stabilito un loro presidio armato,
da cui controllare il centro città. La resa di Milano e Monza il 25 aprile
1945 li convinse a cedere le armi il giorno successivo, dopo una trattativa
condotta da Agostino Casati, presidente a Rho del Comitato di
Liberazione Nazionale, e dall’Oblato Padre Giovanni Battista Reina, in
funzione di mediatore.

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