Lunedì 21 marzo, Rescaldina (MI) inaugura la prima installazione con tutti i 1.055 nomi delle vittime di mafia

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(mi-lorenteggio.com) Rescaldina, 18 marzo 2022 – Un’istallazione per ricordare tutte le vittime di mafia in un luogo simbolo della lotta alla criminalità organizzata. In occasione della 27esima Giornata Nazionale della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafielunedì 21 marzo La Tela, osteria sociale che sorge all’interno di uno stabile sottratto alla ‘ndrangheta, insieme con Libera – presidio di Legnano “Antonella Valenti, Ninfa e Virgina Marchese” – e l’associazione culturale Articolonove, con il patrocinio del Comune di Rescaldina, inaugura la prima installazione in Italia che riporta tutti i 1.055 nomi delle persone che hanno perso la vita a causa della criminalità organizzata. Un totem giallo, posto proprio davanti all’ingresso de La Tela lungo la strada Saronnese 31 a Rescaldina, ricorderà a tutti il sangue versato dalla mafia e dalle organizzazioni criminali.

Da Giorgio Verdura, ucciso nel 1879 a Francesco della Corte, ucciso nel 2018, passando da nomi conosciuti a persone completamente sconosciute, anziani, giovani, ragazzi e anche bambini in tenera età: è lungo l’elenco delle vittime innocenti di mafia. «Leggere i nomi delle vittime, scandirli con cura, è un modo per far rivivere quegli uomini e quelle donne, bambini e bambine, per non far morire le idee testimoniate, l’esempio di chi ha combattuto le mafie a viso aperto e non ha ceduto alle minacce e ai ricatti che gli imponevano di derogare dal proprio dovere professionale e civile, ma anche le vite di chi, suo malgrado, si è ritrovato nella traiettoria di una pallottola o vittima di potenti esplosivi diretti ad altri», spiegano i promotori dell’iniziativa. «Storie pulsanti di vita, di passioni, di sacrifici, di amore per il bene comune e di affermazione di diritti e di libertà negate».

La Giornata Nazionale della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie nasce dal dolore di una mamma che ha perso il figlio nella strage di Capaci e non sente pronunciare mai il suo nome. Un dolore che diventa insopportabile se alla vittima viene negato anche il diritto di essere ricordata con il proprio nome. Dal 1996, ogni 21 marzo, un lungo elenco di nomi scandisce la memoria che si fa impegno quotidiano. Recitare i nomi e i cognomi, come un interminabile rosario civile, per farli vivere ancora, per non farli morire mai, dà vita a un abbraccio ai familiari delle vittime innocenti delle mafie, non dimenticando le vittime delle stragi, del terrorismo e del dovere.

A Rescaldina, i 1.055 nomi incisi sul totem diventeranno testimonianza concreta e visibile ogni giorno dell’anno, nel solco di una cultura della legalità cui La Tela è promotrice. La Tela infatti sorge all’interno di un locale che fu sottratto alla ‘ndrangheta nel 2006. Diventato proprietà del Comune di Rescaldina, dal 2011 è diventato punto di riferimento enogastronomico, sociale e culturale per il territorio attraverso una proposta culinaria sostenibile, eventi e manifestazioni culturali. Dal 2019 la gestione degli spazi è stata assegnata dal Comune attraverso un bando alle cooperative sociali La Tela (Rescaldina) e Meta (Monza), in associazione temporanea di impresa in un progetto al quale partecipano anche le associazioni Slow Food Legnano, Team Down, Articolonove e Mescalina, oltre alla Fondazione Somaschi e StuffCube.

La cerimonia di inaugurazione dell’installazione è in programma lunedì 21 marzo alle 18, negli spazi davanti a La Tela in strada Saronnese 31 a Rescaldina.

La Tela è un bene sequestrato alla criminalità organizzata, affidato al Comune di Rescaldina e gestito in ATI dalle cooperative La Tela e Meta insieme con altre associazioni del territorio. È ristorante e centro di aggregazione e di promozione sociale e culturale.

Redazione

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