CASE ALER, 1,1 MILIONI PER TELECAMERE E SORVEGLIANZA PRIVATA PER CONTRASTARE REATI E OCCUPAZIONI ABUSIVE

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Milano, 02 marzo 2022 – La Regione Lombardia ha stanziato 1,1 milioni di euro per la sicurezza nelle case Aler. Lo prevede una delibera approvata dalla Giunta su proposta dall’assessore alla Sicurezza, Immigrazione e Polizia locale, Riccardo De Corato, di concerto con l’assessore alla Casa ed Housing sociale, Alessandro Mattinzoli.

I fondi serviranno per acquistare e installare impianti di videosorveglianza (800.000 euro) e per sostenere le spese per i servizi di vigilanza privata (300.000). Le somme stanziate per il 2022 rientrano tra i progetti per la sicurezza dei quartieri di servizi abitativi pubblici (Sap).

I progetti, predisposti e attuati dalle Aziende Lombarde per l’Edilizia Residenziale (ALER), devono essere finalizzati a prevenire e contrastare il fenomeno delle occupazioni abusive e altri reati.

DE CORATO: AUMENTIAMO LA SICUREZZA NEI QUARTIERI – L’obiettivo – ha detto l’assessore De Corato – è aumentare la sicurezza nelle case Aler identificando i responsabili di eventuali reati. Telecamere e vigilanza servono, infatti, specialmente per segnalare all’autorità di pubblica sicurezza le occupazioni abusive entro le 48 ore così da intervenire in flagranza di reato senza provvedimento dell’autorità giudiziaria e procedere allo sgombero. Recentemente ho visitato la control room di Aler in viale Romagna a Milano. Ho apprezzato l’alta tecnologia in capo all’Azienda, molto utile per contrastare questo fenomeno”.

MATTINZOLI: PREVENIRE OCCUPAZIONI ABUSIVE – “Telecamere e sistemi di videosorveglianza – ha osservato l’assessore Mattinzoli – sono necessari per garantire più sicurezza negli edifici Aler dei quartieri più difficili di Milano e provincia, per contrastare e prevenire i fenomeni illegali a partire dalle occupazioni abusive”.

“Regione Lombardia – ha concluso l’assessore alla Casa – attua ogni misura perché soprattutto i quartieri più problematici in tutti i nostri Comuni possano essere vivibili. Tolleranza, rassegnazione e comprensione dell’illegalità non possono più essere accettabili”. 

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