(mi-lorenteggio.com) Milano, 23 febbraio 2022 – Sabato 26 febbraio, alle 10.30, l’Arcivescovo, mons. Mario Delpini, presiederà in Duomo l’ordinazione episcopale di mons. Roberto Campiotti, nominato da papa Francesco Vescovo di Volterra.
Nato a Varese il 31 ottobre 1955, ordinato sacerdote nel 1979, dopo alcune esperienze come vicario parrocchiale, dal 1995 al 2006 mons. Campiotti è stato parroco a Sumirago (Varese) e dal 2006 al 2010 responsabile della Comunità Pastorale San Benedetto in Sumirago. Dal 2010 è Rettore del Collegio Ecclesiastico Internazionale San Carlo Borromeo di Roma, che accoglie sacerdoti e studenti da tutto il mondo, lì inviati dai loro vescovi per completare la formazione sacerdotale. A questo link un’intervista al nuovo vescovo pubblicata sul portale diocesano: https://bit.ly/35qjbi4
La Santa Messa di sabato vedrà come vescovi co-consacranti, insieme a mons. Delpini, mons. Paolo Martinelli, Vescovo Ausiliare e Vicario episcopale per la Vita consacrata e la Pastorale scolastica, e mons. Alberto Silvani, Amministratore Apostolico di Volterra. Saranno inoltre presenti sull’altare numerosi altri vescovi e presbiteri.
La celebrazione verrà trasmessa in diretta streaming sul portale diocesano www.chiesadimilano.it, sul canale YouTube “ChiesadiMilano” e su Chiesa TV (Canale 195 del digitale terrestre).
Il nuovo Vescovo – che farà il suo ingresso ufficiale nella Diocesi di Volterra il 27 marzo – ha scelto il motto episcopale «Christo nihil praeponere».
Presentazione dello stemma di S.E. Mons. Roberto Campiotti
Vescovo eletto di Volterra
Lo stemma episcopale, basato sulle regole e i simboli dell’araldica, è un linguaggio visivo per comunicare attraverso immagini e segni, identità o messaggi ideali. Ogni nuovo vescovo, nel solco di una radicata tradizione iconografica e simbolica della Chiesa, provvede anche alla creazione di un proprio stemma che oggi si può intendere come un mezzo visivo a cui affidare un proprio messaggio ideale per esprimere aspetti della propria vocazione o indirizzi del proprio ministero, e, nel contempo, essere il necessario suggello di atti amministrativi o documenti pastorali che la funzione vescovile richiede.
Nello stemma innanzitutto è raffigurato un monte nella sua consueta stilizzazione araldica composto da sei vette ascendenti, sulla cui sommità s’innalza la croce di San Benedetto; questa composizione vuole evocare il Sacro Monte di Varese. Sacro Monte che essendo intitolato a Santa Maria è quindi affiancato dal giglio dorato, uno dei più consueti simboli mariani.
La composizione allo stesso tempo rimanda al motto scelto: Christo nihil praeponere; la croce che si innalza sopra tutto, è simbolo di Cristo a cui nulla viene anteposto.
Gli smalti principali dello stemma, il rosso e l’argento, ricordano i colori dello stemma di Varese, città natale del nuovo Vescovo di Volterra.
Lo stemma è distinto dagli usuali contrassegni episcopali, la croce astile d’oro ed il galero con 12 fiocchi verdi.
La composizione dell’insegna e il suo disegno artistico si deve all’araldista Marco Foppoli (AIH), che ha redatto anche la consueta blasonatura, ovvero la descrizione tecnica dello stemma.