(mi-lorenteggio.com) Buccinasco / Trezzano, 15 febbraio 2022 – Per sensibilizzare la cittadinanza sui rischi del gioco d’azzardo patologico, i sei Comuni del territorio del Corsichese fin dagli anni scorsi hanno attuato insieme progetti di prevenzione. Nel 2018 è nato il progetto “Gioco a perdere” con varie iniziative rivolte alle famiglie e ai giovani. E un’azione comune: tutti i Comuni hanno adottato un’Ordinanza per limitare gli orari di utilizzo di slot machine e altri apparecchi elettronici. Per sensibilizzare la cittadinanza sui rischi del gioco d’azzardo patologico, i sei Comuni del territorio del Corsichese fin dagli anni scorsi hanno attuato insieme progetti di prevenzione. Nel 2018 è nato il progetto “Gioco a perdere” con varie iniziative rivolte alle famiglie e ai giovani. E un’azione comune: tutti i Comuni hanno adottato un’Ordinanza per limitare gli orari di utilizzo di slot machine e altri apparecchi elettronici.
L’Ordinanza è sempre in vigore: è vietato l’utilizzo di slot machine dalle 7.30 alle 9.30,
dalle 12 alle 14.30 e dalle 19 alle 21.
Nel corso dei quotidiani controlli del territorio, la Polizia locale di Buccinasco nei giorni scorsi ha sanzionato tre esercizi commerciali presenti sul territorio comunale perché non rispettavano l’Ordinanza sindacale sulla limitazione degli orari per l’utilizzo di slot machine e altri apparecchi da gioco.
L’Ordinanza (9/2018) è in vigore da a giugno 2018, grazie a un’iniziativa condivisa con gli altri Comuni del territorio (Assago, Cesano Boscone, Corsico, Cusago e Trezzano sul Naviglio) che hanno adottato la stessa misura nell’ambito del progetto “Gioco a perdere” di contrasto al gioco d’azzardo patologico.
L’Ordinanza vieta l’utilizzo di apparecchi da gioco con vincita in denaro in tre fasce orarie giornaliere per un totale di 6,5 ore al giorno. Da giugno 2018 slot machine e altri apparecchi devono essere interrotti: dalle 7.30 alle 9.30, dalle 12 alle 14.30, dalle 19 alle 21.
“Durante i controlli del territorio – spiega il sindaco Fabio Bottero – la nostra Polizia locale ha anche il compito di verificare il rispetto di questa Ordinanza che è sempre in vigore e non va dimenticata. Non dobbiamo abbassare la guardia su un tema importante come il gioco d’azzardo patologico che ha portato molte famiglie in gravi difficoltà: le conseguenze sociali, sanitarie ed economiche della dipendenza sono pesanti e inaccettabili”.
Secondo l’Istituto Superiore della Sanità i giocatori patologici sono 1,5 milioni e solo un’esigua minoranza (circa 40 mila persone) si rivolge ai Servizi per le Dipendenze. L’Italia è il Paese europeo che spende di più in azzardo in rapporto al PIL e la Lombardia è la regione in cui mediamente si gioca di più. Il settore è considerato da magistrati e forze dell’ordine il più appetibile per le mafie dopo la droga perché “a basso rischio ed elevato profitto” come definito dalla Commissione Antimafia nel 2016 e rilevato da numerose inchieste che dimostrano le infiltrazioni mafiose nel settore legale a scopo di riciclaggio. Intanto manca una legge di riordino nazionale e l’intesa del 2017 Stato-Regioni è rimasta in larga parte disattesa.
Avviso Pubblico – Enti locali e Regioni contro le mafie, insieme alla Fondazione Adventum, ha attivato il progetto sperimentale “Se questo è un gioco”, attraverso il portale
www.sequestoeungioco.org. Il progetto mira a intercettare on line il giocatore d’azzardo e i
soggetti a rischio, invitandoli a intraprendere un percorso di presa di consapevolezza e un dialogo tramite i social media. Si intende così fornire un aiuto concreto sia ai giocatori patologici sia ai familiari con un servizio di chat di supporto e con il link diretto ai servizi territoriali.
Redazione