MILANO. REFERENDUM SU SAN SIRO AL FISCHIO D’INIZIO

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(mi-lorenteggio.com) Milano, 9 febbraio 2022 – Il Comitato Referendum X San Siro organizza per venerdì 11 febbraio alle 11.00 una conferenza stampa in piazza Scala che darà il calcio d’inizio alla raccolta preliminare delle 1000 necessarie per presentare i quesiti referendari. Si tratta dell’avvio dell’iter che  permetterà alla cittadinanza di esprimersi sul futuro dello stadio Meazza, un bene comune della città, un simbolo di Milano riconosciuto in tutto il mondo come la “Scala del calcio”, un impianto ai vertici delle classifiche internazionali che potrebbe benissimo essere riqualificato.
Nato nel novembre 2021 su iniziativa di cittadine e cittadini, associazioni, comitati e forze politiche il comitato Referendum X San Siro ha elaborato due proposte di quesito, uno abrogativo e uno propositivo. Nel primo caso semplicemente si chiede di abrogare la delibera della Giunta del 5/11/2021 che in sostanza dà l’assenso all’abbattimento dello stadio attuale; nel secondo l’obiettivo è consentire alla cittadinanza di chiedere all’amministrazione comunale di prendere le decisioni tenendo conto davvero dell’interesse pubblico: riqualificazione, concorso internazionale, salvaguardia delle aree di verde profondo, elaborazione di un piano per tutta l’area “San Siro”.


La partita, per restare in gergo calcistico è aperta: per arrivare al referendum servono 1000 firme preliminari entro il 5 marzo, che consentiranno di presentare ai garanti i quesiti da sottoporre poi al voto. Per raccoglierle sarà attivata la piattaforma telematica messa a disposizione dal Comune, come previsto dal regolamento sulla partecipazione, con lo stesso meccanismo che ha consentito la raccolta delle firme digitali per i referendum sulla legalizzazione della cannabis e per l’eutanasia legale, ma ci saranno anche i classici banchetti in giro per tutta la città. Il passo successivo sarà la vera e propria campagna referendaria con la raccolta delle altre 14 mila firme necessarie ad arrivare poi alle urne, attraverso la vera campagna referendaria.

Redazione

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