IL MUSEO DELLA SCIENZA INAUGURA VR CINEMA, LA NUOVA SALA CINEMATOGRAFICA PERMANENTE IN REALTÀ VIRTUALE

0
717
03_VR_Cinema_Museo©IsaccoCanziani
03_VR_Cinema_Museo©IsaccoCanziani

(mi-lorenteggio.com9 Milano 9 febbraio 2022. Il Museo Nazionale Scienza e Tecnologia torna ad avere una sala cinematografica: a partire da sabato e domenica 12-13 e 19-20 febbraio, dopo quarant’anni dalla chiusura del cinema ospitato in quello che è oggi l’Auditorium, il Museo, grazie alla partnership con Rai Cinema, allestisce una VR Zone permanente in Sala Bifora.
All’interno di VR Cinema, la nuova sala in realtà virtuale, attraverso l’utilizzo di visori picoG2 di Pico Interactive, sarà infatti possibile per il pubblico del Museo immergersi all’interno delle più innovative frontiere della filmografia, tra sperimentazione e interattività.

Cortometraggi su temi di attualità, docufilm inediti, interviste esclusive a grandi protagonisti del cinema italiano e internazionale sono i contenuti selezionati da Rai Cinema Channel VR, la piattaforma di Rai Cinema dedicata alla creazione di produzioni originali in realtà virtuale (VR), che nel corso dell’anno si succederanno nel palinsesto VR Cinema del Museo.
Protagonisti del mese di febbraio saranno Vulcano – diretto dal regista Omar Rashid e proiettato in anteprima proprio al Museo -, un documentario sull’eruzione del vulcano islandese Fagradalsfjall con voce narrante di Valentina Lodovini, Happy Birthday, il cortometraggio sul fenomeno degli hikikomori con le musiche di Achille Lauro e Being an astronaut, il primo film in VR mai girato nello spazio che racconta la preparazione degli astronauti.

“ È un piacere iniziare con Rai Cinema una collaborazione che si inserisce in modo naturale nell’offerta culturale di attività digitali proposte dal Museo al suo pubblico, allargando allo stesso tempo lo sguardo verso il mondo del cinema. Con questo nuovo programma daremo spazio – e voce – alle migliori produzioni nazionali e internazionali e ai più innovativi autori e creators che stanno sperimentando linguaggi innovativi per raccontare la scienza, la tecnologia e la società in un modo totalmente inaspettato. Con i primi 3 titoli in programmazione, porteremo i nostri visitatori a poche centinaia di metri da un vulcano in eruzione, proveremo l’emozione di una space walk all’esterno della stazione spaziale internazionale e racconteremo una storia intima all’interno di una famiglia italiana che sta festeggiando un compleanno molto particolare. In occasioni speciali, accompagneremo inoltre la visione dei film con visite guidate nelle sezioni espositive per un’esperienza ancora più immersiva e coinvolgente”, commenta Luca Roncella, Responsabile Gaming & Digital Interactivity Museo Nazionale Scienza e Tecnologia.

Il Museo si avvale della partnership con Rai Cinema per variare e implementare la sua tipologia di offerta di contenuti in VR, cui si aggiungono prodotti autoriali dal taglio cinematografico di genere fiction e documentario sui temi di scienza, società e attualità, per un’esperienza visiva unica in uno spazio permanente e suggestivo.
In occasione di weekend speciali, sarà inoltre possibile abbinare alle attività virtuali anche visite guidate nelle sezioni espositive legate ai temi dei film e partecipare a incontri dedicati con esperti, curatori del Museo e autori dei contenuti cinematografici.

“L’apertura di un nuovo spazio VR permanente rappresenta per Rai Cinema un altro passo nel nostro percorso di posizionamento sui temi dell’innovazione e di costruzione di una cultura digitale nel campo dell’audiovisivo. Siamo felici di poter aggiungere un altro polo di fruizione delle nuove forme di linguaggio cinematografico in un network in continua evoluzione. Come servizio pubblico sentiamo il bisogno di facilitare l’esperienza audiovisiva in ogni sua declinazione, di avvicinare ogni tipo di pubblico rendendo la fruizione del VR sempre più accessibile e creando un ponte tra gli spettatori e i produttori” spiega Paolo Del Brocco Amministratore Delegato di Rai Cinema.

Il progetto VR Cinema si inserisce all’interno di una più ampia missione del Museo volta all’utilizzo dei linguaggi e delle tecnologie digitali per la valorizzazione del proprio patrimonio, sia come parte dell’esperienza della visita, sia al di fuori sfruttando la rete e le tecnologie mobili. Il Museo rappresenta un’eccellenza tecnologica e ne è una voce autorevole, essendo stato il primo museo in Italia a creare, nel 1997, un proprio sito web e un ufficio dedicato allo sviluppo delle strategie e dei linguaggi digitali, oltre ad essere oggi l’unico in Italia ad avere nel proprio organico un game specialist, esperto di game design.
Il settore del gaming e dell’interattività è infatti da anni parte integrante della strategia digitale del Museo che, nello specifico, si impegna nella ricerca, progettazione e realizzazione di applied games per le proprie aree espositive, mostre temporanee e piattaforme mobile come strumento per favorire la conoscenza, l’interpretazione e l’inclusione dei propri pubblici.

Pervasività e integrazione degli strumenti e dei linguaggi del digitale sono una componente strategica importante per declinare la realtà museale, valorizzandone il patrimonio e l’offerta culturale al fine di ampliare il dialogo con pubblici e stakeholder, rafforzare la reputazione dell’istituzione e contribuire alla diffusione di una cultura scientifica autorevole.
Essendo infatti il digitale uno dei principali protagonisti dello sviluppo della società contemporanea, anche il suo racconto come tematica è diventato imprescindibile per un museo di scienza e tecnologia, che diventa così un luogo principe sia per l’uso del digitale, che per il racconto e l’interpretazione di questa rivoluzione tecnologica che ha trasformato il mondo in così pochi anni.

PALINSESTO VR CINEMA
Il Museo, grazie alla partnership con Rai Cinema, allestisce una speciale VR Zone permanente all’interno della Sala Bifora dove, attraverso l’utilizzo di visori per la realtà virtuale, sarà possibile immergersi all’interno delle più innovative frontiere della visione, tra sperimentazione e interattività. Primo weekend di apertura al pubblico il 12-13 febbraio.
Sabato 12 e domenica 13, sabato 19 e domenica 20 febbraio | ore 10, 11.15, 12.30, 14.30, 15.45 e 17
Durata: 45 minuti
Attività su prenotazione compresa nel costo del biglietto del museo
Postazioni disponibili: 8

Vulcano – La vita che dorme
Regia: Omar Rashid | Nazione: Italia | Anno: 2021
Durata: 10’ | Genere: Documentario | Lingua: italiano
Una produzione Gold & Valmyn in collaborazione con Rai Cinema
Il vulcano islandese sul monte Fagradalsfjall si risveglia da un sonno lungo 8 secoli. Con la sua eruzione riviviamo il legame ancestrale uomo-terra facendoci cogliere da un istinto primordiale dimenticato da tempo.

Being an astronaut
Regia: Jürgen Hansen & Pierre-Emmanuel Le Goff | Nazione: Francia | Anno: 2019
Durata: 15’ + 15’ | Genere: Documentario | Lingua: inglese
Il primo film in VR mai girato nello spazio. Seguiamo la preparazione degli astronauti Thomas Pesquet e Peggy Whitson e tutte le prove cui si sottopongono dal training centre della NASA a Houston (USA) prima di andare in missione.

Happy Birthday
Regia: Lorenzo Giovenga | Nazione: Italia | Anno: 2019
Durata: 8’ | Genere: Fiction | Lingua: italiano
Una produzione One More Pictures con Rai Cinema
È il compleanno di Sara. Sembra una serata perfetta in una villa esclusiva, con giocolieri, pattinatrici, maghi e la sua band preferita. Ma qualcosa non va. E proprio quando arriva la torta, la festa svela la sua vera natura.

APPROFONDIMENTO
STORIA DELLA SALA CINEMATOGRAFICA DEL MUSEO (1954-1980)
L’attuale Auditorium del Museo, teatro abituale di conferenze ed eventi, era un tempo era una sala cinematografica in piena regola, voluta da Guido Ucelli, fondatore del Museo.
La sala viene inaugurata alla presenza del Presidente della Repubblica Luigi Einaudi il 13 aprile 1954, a circa un anno dall’apertura del Museo (15 febbraio 1953). È arredata con cura, ha 461 posti in platea e 182 in galleria. Il progetto è dell’architetto Piero Portaluppi mentre l’apparato di proiezione e l’acustica sono realizzati da Cinemeccanica, azienda milanese leader del mercato nazionale. C’è anche un proiettore a 16 mm, formato tipico del cinema scientifico e didattico.
Il primo film, proiettato il 3 ottobre, è il documentario scientifico Sesto Continente, opera prima di un giovane regista esordiente: Folco Quilici.
Al Museo si proiettano esclusivamente documentari di provata qualità: è «un cinema per la gente che pensa», scrive il Corriere della Sera il 1° gennaio 1955, che istruisce ed è piacevole.
Dopo qualche anno, si decide di proporre anche film a soggetto, riservando al documentario una giornata fissa ed eventi particolari, come la Mostra Internazionale del film scientifico. Anche nella scelta dei film di finzione, rimane valido il principio “museale” dell’educare con diletto: i film vengono scelti secondo i criteri, ancora nuovi in Italia, del “cinema di assaggio”. Le retrospettive sono dedicate alla cinematografia di un paese estero, oppure ad un argomento popolare: i giovani, le donne, la fantascienza, e così via. Con grande equilibrio, si cerca di evitare sia la cinefilia eccessiva che la deriva commerciale.
Sin dagli inizi il cinema del Museo propone anche una programmazione specifica per i ragazzi. Ucelli accoglie le richieste dei pedagogisti che cominciano a chiedere spazi dedicati ai piccoli. Negli anni ’50, le famiglie che portano al cinema i bambini, infatti, hanno ancora l’abitudine di vedere film per adulti.
Nel 1980 la sala deve chiudere per via delle nuove normative in termini di sicurezza. Nel 2003 si è dato il via ad una operazione di recupero dello spazio, trasformato oggi in un Auditorium da 234 posti, (inaugurato nel marzo del 2007).

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui