(mi-lorenteggio.com) Milano, 17 gennaio 2022 – “Apprezziamo il fatto che il Sindaco sia venuto in aula per relazionare sugli ultimi eventi riguardanti la sicurezza, ma il nostro apprezzamento si ferma qui. Siamo molto preoccupati perché quanto avvenuto nell’ultimo anno e culminato nei terribili fatti di Capodanno e nell’ultima aggressione dell’agente di polizia locale. Prendiamo atto del fallimento di 11 anni di amministrazione della sinistra nelle politiche giovanili, nelle politiche per l’inclusione sociale e nelle politiche per la sicurezza dei cittadini e soprattutto delle cittadine milanesi. Il bilancio dell’amministrazione è oggettivamente negativo e ora, con grave ritardo, vengono recuperate le proposte fatte da sempre dal Centro Destra: più uomini e mezzi a presidio della città assumendo 500 agenti di polizia locale e chiedendo al Governo, che fino ad ora ha trascurato Milano, più uomini e mezzi per le forze dell’ordine” dichiara Andrea Mascaretti Capogruppo di FdI “come si suol dire le chiacchiere stanno a zero dopo 11 anni di amministrazione, ora occorrono i fatti” prosegue Mascaretti “nelle nostre richieste fatte al Sindaco e alla Maggioranza, oltre a più uomini per le Forze dell’Ordine, ci sono l’Istituzione di una Consulta cittadina per la sicurezza e l’affidamento della Commissione Consiliare Sicurezza all’Opposizione, per iniziare così una collaborazione fattiva nell’interesse della Città”.
“I gravi fatti di Capodanno, gli episodi di violenza in questi primi giorni del 2022, sono conseguenze della totale mancanza di controllo del territorio con situazioni di illegalità e degrado in diversi quartieri della città presenti da anni, sia in centro che in periferia. Violenze commesse da gruppi multiculturali di giovani, molti dei quali minorenni, dalla Loggia dei Mercanti a San Siro fino ad arrivare alla fermata del Passante di Porta Vittoria. Giovani che spesso non studiano e non lavorano.” Afferma il Consigliere Francesco Rocca (FdI)
Sulla stessa linea anche la Consigliera di FdI Chiara Valcepina “i vergognosi eventi di Capodanno e di questi ultimi giorni dimostrano il grave problema di insicurezza che sta tenendo sotto scacco Milano da troppi anni: prime vittime di questa situazione sono i soggetti più vulnerabili, le donne. Nonostante gli appelli e le numerose proposte dell’opposizione nulla ad oggi è stato fatto. Un’amministrazione che si vanta di promuovere iniziative a tutela delle donne milanesi ha il dovere di prevenire e reagire con forza dopo quanto accaduto, in primis, rafforzando i presidi delle Forze dell’Ordine, parallelamente a politiche sociali sostanziali di integrazione, inclusione e formazione. Non si può fingere che vada tutto bene, o che l’emergenza sociale sia solo la conseguenza della pandemia. Inoltre” prosegue Valcepina “Il Sindaco interviene in consiglio come se fosse stato eletto al primo mandato e dice che “i nodi vengono al pettine”, ma “questi nodi – bisogna dirlo con chiarezza – sono la conseguenza di anni di politiche sociali “ideologiche” e non sostanziali, non possono essere liquidati solo come il frutto della crisi sociale indotta dalla pandemia. La verità è un’altra: siamo di fronte al fallimento delle politiche giovanili, dell’integrazione e dell’immigrazione e alla colposa indifferenza dell’amministrazione degli ultimi 10 anni. L’amministrazione ha ora il dovere di rispondere con efficacia alla netta percezione di insicurezza dei cittadini milanesi”
Il Vice Presidente del Consiglio Riccardo Truppo (FdI): “È servito il deposito di una mozione di Fratelli d’Italia per ottenere l’assicurazione da Sala che da subito ci saranno nuove assunzioni di agenti di Polizia Locale e che saranno mappate le situazioni di criticità della città. Di fatto si decreta il fallimento della coesione sociale di sinistra e le politiche di inclusione di cui si sono riempiti la bocca per anni. Sala e il PD scaricano poi l’operato del Ministro La Morgese che ha fatto a detta di tutti poco o nulla. La nostra richiesta però non si ferma qui. Chiediamo nuove FFOO dell’operazione strade sicure e che Sala chieda di più al Ministero colpevole di grave negligenza.