Festa dell’uva a San Colombano rimandato al 3 ottobre

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La proposta del weekend alla cantina Poderi di San Pietro per festeggiare la fine della vendemmia

Poderi di San Pietro cantina aperta tutto il giorno con aperitivo e cena per la vendemmia

(mi-lorenteggio.com) San Colombano, 29 settembre 2021. La festa dell’uva di San Colombano è un’ istituzione: una storica sfilata di carri allegorici che giocano sul mondo del vino, dal 1957. Tutto nasce però nel 1874 con la Sagra provinciale dell’Uva di San Colombano, per far conoscere il prodotto più importante della collina: il vino della DOC “San Colombano”, l’unico della provincia di Milano e Lodi. L’enoteca Poderi di San Pietro rimarrà aperta tutto il giorno del 26 settembre per questa festa (dalle ore 10 alle 19) con la possibilità di prenotarsi per una visita privata in cantina ore 17.30 al costo di 10 euro. Dalle ore 13 alle 22 si potranno degustare i migliori vini accompagnati da musica dal vivo direttamente in vigna, per festeggiare la fine della vendemmia (a 10 euro). Sarà possibile inoltre prenotarsi per un aperitivo con i prodotti del territorio (dalle ore 19 a 15 euro) e per l’apericena dalle ore 18 a 20 euro con in degustazione il risotto bio dell’agriturismo Luna del lodigiano.

Prenotazione obbligatoria al 3407245345.

Strada Vicinale dei Chiavaroli, incrocio con Via Capra – 20078 San Colombano al Lambro MI, Italia

Poderi di San Pietro

Poderi di San Pietro: il vino di Milano. Tra i più grandi produttori in provincia di Milano, con una vigna a soli 30 minuti dal centro città, per 60 ettari nei territori di San Colombano e nei comuni limitrofi di Graffignana e Miradolo Terme, sono tra i maggiori produttori della D.O.C. di San Colombano e I.G.T. “Collina del Milanese” con una produzione che varia tra le varietà a bacca rossa di Croatina, Barbera, Uva rara, Merlot, Cabernet e Pinot nero e a bacca bianca con Chardonnay, Trebbiano, Cortese e Malvasia. La storia dell’azienda comincia nel 1998 e diventa subito la cantina più tecnologica e moderna del territorio, noto fin a partire dal 1500 per la coltivazione della vite, sotto la guida di Giuliano Toninelli, già imprenditore agricolo con l’agriturismo Luna a Marudo (Lo), allevatore di suini con una produzione in biologico e nominato imprenditore dell’anno 2016 dalla Camera di Commercio di Lodi.

Una curiosità: nel 2009 sono stati trovati i resti di un mammut all’interno delle vigne che oggi è in studio e tornerà presto in cantina in esposizione, aperta al pubblico.

V.A.

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